Mio padre, mettondosi il mio braccio attorno al collo e cercando di farmi alzare disse:
-"È meglio che tu rimanga qui, Nathan-
"Ma non possiamo lasciarlo da solo, con una possibile frattura alla gamba!"
Intervenne prematuramente mia madre...
-"Stavo appunto per dire che tu rimarrai con lui in auto ed io, Jade e Dalia andremo verso il casello della Dogana per chiedere aiuto".
Erano circa le 3:30, cercavo di calcolare l'ora tramite la luce dato che il mio cellulare era fermo alle 10:50, ora del nostro ingresso in Canada, mentre il telefono di mia madre era letteralmente impazzito: le lancette giravano molto velocemente come se le ore diventassero secondi ed i minuti centesimi; all'improvviso queste arrivarono ad una velocità tale da rompere gli ingranaggi e far fermare le lancette, che segnavano le 11:20.
Pochi minuti dopo mio padre si allontanò lungo la strada con Dalia e Jade.