odio la mia vita e basta

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Ciao,sono Chiara.ho 15 anni e pultroppo sono orfana.non ho conosciuto i miei genitori perché mi hanno abbandonato in un parco per bambini,sotto a uno scivolo,subito dopo aver partorito.mi hanno ospitato fino a 6 anni le suore in una casa famiglia poi,una coppia,da tempo spesata ma senza figli mi adottò.mio papà adottivo si chiama Franco, è impiegato alle ferrovie;la mamma invece Sonia e lavora come infiermiera all'ospedale,ha una sorella odiosa di nome sara.frecuento la seconda classe di liceo artistico con un discreto rendimeto scolastico.a scuola sono sempre presa di mira dal solito bulletto che non manca mai in ogni classe.

Non può andare peggio di così

Sono rientrata da scuola. La mamma grida.volano piatti e posate.i miei"genitori"si vogliono separare.tutto per uno stupido addio al celibato!non ci credo!vi racconto cos'è successo...Franco ha un caro amico del liceo che fra poco si sposa allora ha invitato mamma e papà al matrimonio.come la tradizione vuole il futuro sposo(un porco nato)ha voluto fare l'addio al celibato con alcool e spogliarelli a tutto andare.papà non beve e non fuma ma si vede che lo hanno obbligato a fare ciò. Ormai ubriaco fece uno scherzo telefonico al suo capo il quale lo licenziò.
È per questo che domani si va dall' avvocato per separarsi.cosa sarà di me?ebbene scelsi di stare con la mamma.sembrava tutto OK con lei,fin quando le proposero di trasferirsi per lavoro lontano a casa,se non avesse accettato la avrebbero licenziata.cosi decise di partire e mi lasciò sola con sara(ve la ricordate ?la sorella cattiva?).lei non lavorava e fa fare tutti i lavori di casa a me.perché ogni volta che mi dice qualcosa dice solo:"io non posso fare nulla perché ho una reputazione".

Ho 18 anni!!

Mamma doveva tornare un anno fa...avete capito...non è tornata!per fortuna ora sono maggiorenne faccio quello che voglio!ma dato che non ho soldi la mia cara amica Camilla mi aiutò a trovare un lavoro.mi assunse una donna abbastanza anziana che cercava aiuto.era una donna favolosa,si preoccupava per me,perfino arrivò ad accogliermi in casa sua.i miei amici venivano spesso a trovarmi per prendere un gelato.

grazie a un gelatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora