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5:30, la sveglia suona. Durante la notte Alice si è intrufolata in camera mia e ora sta dormendo profondamente abbracciata all'orsacchiotto bianco, nel mio letto. Le faccio una foto con la mia macchia fotografica e esco dalla stanza infilandola nella borsa.
Trasporto come ogni mattina mia madre fino al divano ed esco di casa per andare da Al. Cosa che a quanto pare non farò.
Davanti a casa mia, appoggiato ad un vecchio Pick up verde militare, c'è Shawn con un tazza di caffè al caramello in mano.
"So che questo implica un cambio della tua routine ma, dopo che ieri sei sparita dopo le prime tre ore di lezione e non ti sei fatta viva in caffetteria, credo di potermelo permettere" dice con un tono misto tra il contrariato e il divertito "che ti è successo?" mi chiede, e capisco che sarà un lungo viaggio.

"Cioè, mi vuoi dire che ti ha fatto sospendere, ti ha portato in spiaggia, e vi siete anche baciati??!" la sua espressione è degna di essere immortalata "Margherita De Medici, mi stupisci" dice e inizia a prendermi in giro.
"Già, è successo. E oggi vuole parlarmi.. non per vantarmi, ma credo che dopo quello che è successo ieri voglia chiedermi di stare con lui" dico sognante "questa volta ne sono sicura!!" e mi compare un grande sorriso in volto.
"Ci credo! Ieri sera parlavo con Mandy al telefono e mi ha detto che ha visto passare Jess davanti a casa sua con un sorriso ebete stampato in faccia." dice ridacchiando.

Entriamo a scuola nell'esatto istante in cui suona la campanella.
Le prime tre ore passano lentamente e sono particolarmente noiose ma, appena suona la campanella dell'intervallo, esco come una saetta dalla classe e mi fondo nel giardino della scuola dove, secondo un messaggio ricevuto stamattina, dovrei incontrare Jess.
Mentre il tempo passa inizio a preoccuparmi di aver sbagliato panchina, e inizio a guardare il cellulare e attorno a me.
Quando la campanella suona di nuovo rientro sconsolata ed è in quel momento che vedo uno spettacolo terribile.
Davanti al mio armadietto ci sono Jess e l'amica di Grace, Janette, che si scambiano un bacio profondo e violento. Raccogliendo tutto il mio orgoglio e trattenendo le lacrime passo accanto a loro, tirando una spallata volontaria contro a Jess, che si volta verso di me mentre mi allontano.
"Meg, aspetta..." dice, ma io aumento il passo.
Davanti alla porta della mia classe incrocio Grace e Mandy.
"Bello spettacolino eh, Meggy?" mi chiede ridendo e io non posso fare a meno che farmi sfuggire un singhiozzo.

Entro in classe e, probabilmente, il mio viso è tanto rosso quanto lo sento in fiamme, dato che Shawn mi osserva e mi fa segno di spiegargli tutto più tardi.

"Bene ragazzi, sapete che la scuola organizza una gita nella metà di Novembre" inizia a dirci il professore di filosofia "beh, quest'anno la metà selezionata è Washington, più precisamente Washington DC, dal momento che visiteremo la casa bianca. Il viaggio sarà di tre giorni e vedrà coinvolti il quarto e il quinto anno. Sui vostri banchi trovate i fogli per l'autorizzazione, l'elenco dell'occorrente e il programma dettagliato della gita. Dovete portare l'autorizzazione entro venerdì, o non verrete in gita." il tono con cui pronuncia queste parole fanno capire che non sta scherzando.
"Inoltre, se il tempo e l'organizzazione ce lo concederanno, potremmo intrattenere un discorso con la First Lady" conclude emozionato.
Al suono della campanella mi allontano dalla classe e mi rinchiudo in bagno. Grosse lacrime iniziano a rigare le mie guance incontrollate, e i singhiozzi si fanno sempre più forti.
"Meg.." la sua voce è inconfondibile. Sgancio il lucchetto del bagno e lascio entrare la ragazza alta, con gli occhi azzurrissimi e i capelli mossi castani.
"Nina, che ci fai qui?" le domando tra un singhiozzo e l'altro.
"Ho visto la mia migliore amica correre in bagno piangendo e l'ho seguita." m risponde con un piccolo sorriso.
Nina è stata la prima ragazza che ho conosciuto a scuola. Mi ricordo che l'avevo trovata in lacrime sul pavimento di questo bagno. Aveva litigato con quella che era la sua fidanzata, Alexis. All'inizio voleva nascondermi il fatto di preferire le ragazze, ma dopo che le ho fatto capire che non l'avrei scaricata, si è confidata con me.

"Io mi chiedo cosa passa per la testa di quell'idiota" dice appena smetto di raccontare" come ha fatto solo a pensare minimamente di poterti usare in questo modo?!" quasi grida tirando un pugno alla porta del bagno.
"Do-dobbiamo tornare in classe" dico asciugandomi le lacrime.
"Tranquilla, ho detto alla prof che ti sentivi male e che avevi bisogno di assistenza" mi tranquillizza facendomi l'occhiolino.
Dopo circa dieci minuti suona la campanella e usciamo dal bagno per dirigerci in classe.
A metà strada ecco che lo vedo,mi fermo a guardare come cammina spensierato piena di rancore, ma appena incrocia il mio sguardo ricomincio a camminare verso la mia aula.
"Meg, ti prego aspettami!" Grida nella mia direzione e io trattengo un singhiozzo mentre continuo a camminare.
Sento uno strattone al braccio e mi costringo a voltarmi.
"Jess non rompere." dice freddamente Nina.
"No Nina, vai pure, ti raggiungo in classe." ribatto a denti stretti "che vuoi Jess?" gli chiedo mentre la mia amica si allontana.
"Io volevo parlarti. Avrei voluto farlo prima che tu vedessi ma.."
"Vai avanti."
"Vedi, io ti ho sempre trovata una buona amica, e ieri quando mi hai baciato sono rimasto davvero stupito.."
"Non sembrava ti desse molto fastidio in quel momento." lo interrompo seccata.
"Lo so, ma non volevo farti soffrire... era il tuo compleanno.." fa una breve pausa "io e Janette ci frequentiamo ormai da qualche mese, è per questo che ieri ho finto di essere interessato a lei ma di non conoscerla." la voce gli trema.
"Va.. va bene, sono felice per te.. congratulazioni.." dico, e senza lasciargli altro tempo per rispondere mi volto e riprendo a camminare.
"Ehi!" dice infastidito un ragazzo che ho urtato per sbaglio.
"S-scusa..." dico singhiozzando, e proseguo velocemente verso la mia classe, mentre, ovattato in sottofondo, sento il suono della voce dello sconosciuto che probabilmente mi sta insultando. Non lo ascolto e rientro in classe per le untime due ore di lezione.

N/A:
Il mio cane sta impazzendo perché c'è il temporale. Povero 🐶
Cosa ne pensate della storia?
Spero che vi piaccia perché amo scriverla 😍
Love You all
Leti 🌸

Routine.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora