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<Sei fuori di testa> parlando alla mia "amica", se si può definire cosi.
<Non importa! Finchè non torna Josh posso> ridendo e correndo davanti al divano bianco.
<Ma se siete milionari, compratene una anche te> posando il pennello che avevo in mano.
<È più eccitante approfittare di questi momenti> tirando fuori la lingua per scherzare.
<Oh, certo, come vuoi> chiudendo la cipria bianca che avevo in mano.
<Puoi finire quando torna lui?> pregandomi col joystick in mano.
<Tranquilla, dico alla mia amica che non posso, capirà> sorridendole.
<Sei un angelo, intanto fai come se fosse casa tua> concentrandosi nel gioco.
<Se mi cerchi, sono nella stanza degli ospiti> ridendo incamminandomi.
<Ok, a dopo> senza girare la testa.

20 minuti dopo

Sfogliai la rivista che avevo in mano finchè non sentii dei passi veloci sule scale di legno chiaro.
<Rebecca! È arrivato!> facendomi alzare per trascinarmi nella stanza dei trucchi.
<Siediti, avanti> le dissi velocemente divertita.
E feci in tempo a prendere il piegaciglia che vidimo Josh entrare nella stanza.
<Amore, ciao> avvicinandosi alla sua fidanzata per lasciarle un bacio delicato.
<Josh attento al trucco per favore> ricordandoglielo.
Lo vidi allontanarsi e alzando le mani divertito <Scusa, tranquilla vai avanti. Stasera ti do I soldi> facendomi l'occhiolino per poi uscire dalla stanza.
Mi concentrai su come finire quello che prima avevo cominciato, e dopo 5 minuti misi l'ultimo tocco di blush rosato.
Kristen si alzò dalla sedia girevole bianca e togliendo delle mollette dalla testa si aggiustò I capelli, per farmi finire di metterle la lacca.
<Ok, sei pronta, ma il vestito?> allarmandomi.
<Tranquilla, è qui> attraversando la stanza con la sua vestaglia di seta rosa pallido.
La aiutai a metterlo e dopo averle messo le scarpe, Josh entrò nella stanza e la vide in tutta la sua bellezza.
<Rebecca, questà è la tua paga di oggi. Ti ho anche aggiunto un extra per esserti prolungata. Dopo ti mando un messaggio per dirti quando venire la prossima volta> mi disse senza distogliere lo sguardo da Kristen.
Presi la busta bianca e me ne andai silenziosamente, prendendo le mie borse e la valigetta argento, fino alla porta dove salutai alzando la voce.
<Arrivederci> cosi per finire, chiusi la porta marrone dietro di me.
Percorsi il vialetto fino al cancello e tornai a casa dopo aver salutato Jim, la guardia all'entrata.
Misi piede nel mio appartamento e chiamai la mia coinquilina <Hey, sei a casa?> attirando l'attenzione di Sam.
<Ho ordinato pizza, ti va bene?> abbracciandomi.
<Oh, grazie. A casa di Kristen c'era un profumino wow per la cena di stasera> immaginandomi l'enorme tavolo agghindato e pieno di cose buonissime.
<Siamo a Las Vegas, è normale> contagiandomi a ridere.
Appena finii di mangiare sentii suonarmi il telefono, cosi risposi.
<Pronto?>
"Rebecca?"
<Si? Cosa succede?>
"Devi venire qui subito, sono un disastro! Josh si è spinto troppo oltre"
<Ok arrivo. Dammi 5 minuti>
"Ok, fai veloce"
Riattaccai senza rispondere e parlai a Sam che dovevo andare via subito, e lei capendo rise e mi buttò fuori dalla porta.
Corsi con le mie borse, mentre molta gente mi guardava male.
Cosa diavolo volete?!
Arrivai davanti al cancello e chiamai a gran voce Jim, che velocemente mi aprì dopo aver sentito "Kristen, emergenza".
Corsi lungo il vialetto e bussai alla porta posteriore, sapendo che se c'erano ospiti non dovevo entrare da davanti.
<Muoviti, è di sopra>mi spronò Maria, la domestica.
Camminai verso le scale e salendo notai tutti attorno allo spendido tavolo con tovaglie blu e bianche.
Cercai di fare il meno rumore possibile, ma un uomo si accorse della mia presenza e mi fece l'occhiolino.
Continuai per la mia strada e trovai Kristen con il trucco sbavato e I capelli come se un petardo fosse scoppiato su di essi.
<Oh mio dio, ma cosa ha fatto?> senza aver bisogno di una risposta.
<Ce la fai?> sedendosi e indicandosi il viso con le mani.
<Ovvio, sono una makeup artist anche per questo>ammiccandole.
Dieci minuti dopo era tornata normale, solo che invece I capelli stavolta erano raccolti in uno chigon arruffato, e le labbra erano dipinte di rosso scuro invece del rosa.
Appena finii, feci per mettere tutto via come al solito, ma Kristen mi prese a braccetto, mi sorrise e mi abbracciò.
<Tranquilla> le dissi.
Andò giù dopo avermi ringraziata e dopo alcuni minuti dove finii di mettere via tutti I trucchi andai al piano di sotto trovandomi in una discussione di lavoro.
<Se ne è andata! Ed entro domani non ne trovo un'altra che sappia fare tutto velocemente!>.
Non sapevo di cosa si trattasse e feci per andare via, ma Josh mi chiamò velocemente "Rebecca!".
Mi girai ed andai verso di lui con tutte le mie borse sulle spalle.
<Si? Desidera qualcos altro?> essendo il più possibile gentile, avendo dei pezzi grossi davanti a me.
<Lei è la tua truccatrice personale?> chiese l'uomo che mi aveva visto prima a Kristen.
<Si, è bravissima. E sa aggiustare I disastri più difficili in poco tempo, so che non vuoi gente con I capelli di un colore strano nel tuo cast, ma ti giuro che è brava, molto anche>sorridendo ampiamente, spostando il suo sguardo da me all uomo in giacca e cravatta.
<L'immagine serve per me> squadrandomi.
<Potrebbe farlo lei> indicandomi Josh.
<Scusate se mi intrometto, ma cosa potrei fare?> mettendo meglio le mie borse sulle mie spalle.
<Domani ci sarà una sfilata e una delle tre truccatrici sta male, quindi non credo che due ragazze riescano a truccare ventuno persone in poco tempo, vorresti sostutuirla tu? Mi serve una risposta adesso> essendo deciso.
Pensai a cosa o di chi si potrebbe trattare la sfilata ma, ovviamente risposi di "Ma certo. Quando e dove?" sorridendo felicemente.
L'uomo scrisse il tutto in un foglio e poi me ne tornai a casa con una gioia che non credevo di avere.
Tornata a casa, raccontai tutto a Sam e si mise a saltare assieme a me.
<Di chi è la sfilata?> mi disse.
<Non lo so. Ma domani devo arrivare alcune ore prima nell indirizzo che mi ha scritto per concordarmi con le altre due truccatrici ma, sai cosa? Non mi frega niente di chi è! È un passo enorme che va in salita per la mia carriera> tenendomi le guance con le mani.
Andai a dormire e pensai a cosa mi sarebbe successo da domani al futuro.

Makeup Artist || Michael CliffordWhere stories live. Discover now