l'amore

31 3 1
                                    

Un giorno di marzo, mentre eravamo a lezione mi chiese:"Mark ma tu potresti uscire questo pomeriggio,avrei delle cose da comprare,e poi voglio andare a pattinare,prima che levino definitivamente la pista,che ne dici?"

Io sorrisi e dissi:"certo,ma come mai ti è venuta voglia in questo momento? "

Lei sorrise, io rimasi a fissarla,non accorgendomi che il professore ci stava rimproverando, dicendo che non avevamo rispetto per lui e per la fisica .

Ci scusammo e  tornammo a seguire, la giornata passò molto lentamente, era seccante quando le ore universitarie passano lente,almeno lei mi impediva di addormentarmi perché ogni volta che ci provavo mi dava una gomitata.

La guardavo tanto intensamente che il professore disse:"i due ragazzi in fondo, non potreste mostrare il vostro amore in privato "

Vidi Lei arrossire a dire con voce incerta :"noi?guardi che si sbaglia "

Io abbassai lo sguardo e sussurrai :"ha mai visto due persone che si odiano che poi dimostrano amore?a mio parere sono tutte storie inventate "

Il professore replicò,e il fatto che mi aveva sentito mi stupì, :"Io e mia moglie ci odiavamo profondamente, un giorno per una scommessa la dovetti baciare,stiamo insieme da 40 anni,non fu immediato logicamente, passarono diversi anni prima di capire che volevo ancora le sue labbra sulle mie,e poi capì che non volevo solo un bacio,ma volevo amarla come solo un uomo innamorato sa fare"

Rimasi senza prole, mi aveva fregato, il problema era che lei mi piaceva, in un modo diverso rispetto alle ragazze a cui avevo mostrato interesse, chinai lo sguardo e non parlai più, nemmeno con lei, mi sentivo come se mi avessero scoperto.

Tornati in stanza mi preparai e andai da lei,nel momento in cui stavo bussando alla porta pensai di portarla a pranzare fuori, e regalarle un mazzo di fiori.

Solo che questo avrebbe sostenuto la tesi del professore, sospirai e decisi di fregarmene.

Andai dal fioraio più vicino e le presi 19 rose rosse,poi bussai alla porta,mi aprì Nadia, che sorrideva e disse:"chi cerchi?"

Io la guardai e dissi : " una bella ragazza con cui pranzare"

Lei si voltò e disse :" Aurora è il tuo...amico...nemico,ti vuole comunque"

Vidi alzarsi dal letto con Elizabeth che le rideva dietro,prese un cuscino e glie lo tirò in faccia,Elizabeth lo rilanciò prendendola in pieno,scombinandole la treccia, io avevo ancora le rose in mano,e guardavo loro.

Quando Aurora si avvicinò, il mio cuore iniziò a battere ,iniziai a balbettare, era la prima volta , farfugliai cose insensate per un pò, poi lei disse:" è ufficiale, non ho capito nulla,puoi ripetere grazie"

Sfoggiando il sorriso più bello che potesse fare,ciò non aiutò affatto.

Dissi quindi :"allora io ehm , potrei avere la tua compagnia per pranzo? Avevo in mente una cosa carina "

Poi mi accorsi che tenevo ancora i fiori in mano quindi continuai arrossendo :"e queste sono per te,non possono eguagliare la tua assoluta bellezza ma guardandole non ho potuto evitare di pensare a te"

Lei prese le rose e mi lasciò un bacio stampato sulla guancia, e sorridente disse;"ehm non me lo aspettavo, dovrei prepararmi, ma entra pure ,ci metto davvero poco"

Mi accomodai sul suo letto e le ragazze chiesero:"dove la porti di bello?"

Io risposi : " ho preparato delle cose per lei,spero le piacciano"

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

L'aria era fresca,ma non da rovinare la giornata, si stava bene sotto il sole,il cielo era limpido, e lui era lì , aveva la camicia bianca, il gilet e i jeans , era seduto di fronte a me, aveva un sorriso enorme, E serviva i piatti preparati da lui con orgoglio, io seduta di fronte, lo guardavo e lo prendevo in giro.

L'amore E L'orgoglio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora