Capitolo 14

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Si avvicinó ad Ariana, puntandogli la pistola calibro 9, ormai esasperata mi gridó contro, poggiando la pistola nella testa di Ariana, "Dov'é il codice!??" Ariana non sembrava avere paura, la vidi cercare di levarsi il nastro adesivo dalla bocca, mentre Lucas ci era giá riuscito. Stavano tramando qualcosa, spero solo che non si facciano scoprire. Nessuno si era ancora accorto di Lucas, erano tutti concentrati su di me. E quale sarebbe stata la mia risposta. "Ti sbrighi" mi ronghió contro, facendomi risvegliare dai miei pensieri.

Pov Ariana

Non vedevo nulla con quella fottuta benda negli occhi,ero legata ad una sedia, e quelle urla e minaccie potevano solo accompagnare la situazione, se solo fossi libera. Proverei a salvarmi, avevo un pó di timore, ma ci avrei provato.
Poi Lucas riuscendo a levarsi con fatica il nastro adesivo, mi bisbiglió all'orecchio, mentre la tizia urlava contro Max, cercando di avere informazioni, nessuno si accorse del dialogo che stavamo avendo io e Lucas, erano tutti concentrati su Max, Lucas gli fece segno di prendere tempo e poi parló..
"Ariana ho un coltellino in tasca, se riesco a prenderlo e dartelo riesci a liberarti?!", levai il nasto adesivo dopo 4 minuti, e in fine gli risposi, "ma sei bendato se non ci riesci, se cade, e quella vipera ci sente, ci uccide" dissi cercando di non farmi sentire dai trafficanti, ma di farmi sentire da Lucas, lo dissi con in pizzico di intimorezza. "Se non proviamo moriremo ugualmente" mi incoraggio, "ok" risposi convinta, "aspetta il mio segnale" disse, non risposi, per non farmi sendire dalla vipera, che aveva ordinato ai suoi scagnozzi di andare a prendere la valigia.

Sentii gli scagnozzi uscire, Lucas mi bisbiglió "ora", allungai piú che potevo la mano, ci arrivai, mi stava per scivolare, in quel momento avevo sentito il mio cuore andare a mille, come se volesse uscire dal mio petto, avevo preso uno spavento.

Lo presi, dopo svariati minuti mi liberai, levai la odiosa benda, non potevo perdere tempo a liberare Lucas, cosi mentre la vipera urlava, presi la pistola che aveva buttato a terra, gli diedi un colpo alla schiena, con la pistola, la feci cadere, gli levai il coltello affilato di prima, dopo gli puntai contro la pistola, non potevo ucciderla, non era da me. Ma poi mi passarono tutti i momenti passati con mia madre, una lacrima mi rigó il viso. "Maledetta" dissi mentre avevo preso un lungo respiro. Gli sparai alla pancia. "Questo è er mia madre, morirai lentamente, stronza." Liberai in fretta e furia Max e Lucas, quando finí di liberare Lucas, entrarono gli scagnozzi, che non persero tempo a puntarci i fucili contro, all'improvviso,una specie di terremoto, fece tremare l'aereo, essendo in un aereo, non poteva essere un terremoto, capii subito che si trattava di una turbolenza molto elevata.. tutto ció che era in quella stanzina si muoveva da destra a sinistra. La turbolenza non aveva intenzione di finire...

Spazio autrice

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E al prossimo capitolo.

CIAONE !!

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