XII

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Cloe POV:

Cloe: Niki... Per favore, devo vederti.
Niki: Dove sei?
Cloe: A casa.
Niki: Mandami l'indirizzo e arrivo subito, aspettami

Guardai per l'ennesima volta quel cellulare, credo che in quel momento sia stata la cosa piú importante della mia vita. Si, la mia vita dipendeva da quel telefono.
Ero nel mio letto, Nina se n'era andata da poco, dopo avermi dato un'aspirina che, grazie al cielo, ebbe l'effetto dovuto.
Ora lei molto probabilmente se ne stava in cucina, o nella sua stanza; ma io aspettavo solo una cosa: Nicholas.
Quell'uomo, molto piú grande di me, ma che amavo, si cazzo, lo amavo alla follia; era l'unico ad avermi salvato, era l'unico a cui importava davvero di me.
Con lui mi sentivo amata, rispettata, coccolata e importante; lui avrebbe potuto farmi qualsiasi cosa, che io l'avrei sempre e comunque perdonato, perché non mi importava di niente, solo di lui.
Il campanello.
Mi alzai piú veloce che potei e raggiunsi la porta passando per il corridoio e la cucina, la quale aveva la luce accesa, ma non mi fermai nemmeno un momento per vedere se, effettivamente, Nina si trovasse li; ora quello che dovevo fare era aprire quel battente e sprofondare tra quelle braccia forti che tanto adoravo.
Appena mi trovai davanti Nichols scoppiai in un pianto liberatorio; era da troppo tempo che eravamo lontani per colpa di mia zia, ma qui, ora, nessuno poteva impedirci nulla.
Saltai appena arrivando ad incrociare le braccia dietro al suo collo, il suo profumo, l'odore dell'amore.
Sentii una porta sbattere dall'interno dell'appartamento; molto probabilmente era quella della stanza di Nina.
«Ehi.»
Quella voce; quella bellissima voce: calda, profonda; che mi faceva venire i brividi ogni volta che la sentivo.
«Ciao Niki.»
Lo sentii sorridere appena.
«Cloe, mi lasci entrare per favore?»
Mi staccai da lui arrossendo, ed indietreggiai qualche passo per farlo passare.
«Andiamo in camera?»
Intanto che pronunciavo quella domanda mi ero già avviata verso la mia stanza; e lui come risposta mi abbracciò da dietro, e l'ennesimo brivido mi percorse il corpo, come una tempesta.
«Mi sei mancata.»
Quelle parole sussurrate al mio orecchio erano il mio paradiso.
Continuai a rimanere imbambolata davanti a lui, stretta tra le suebbraccia forti e calde che mi servivano per vivere, perché io senza di lui non sarei stata niente, come una goccia in mezzo all'Oceano.
«Anche tu.»
Mi districai appena dal suo abbraccio e gli presi la mano con la mia facendo intrecciare le nostre dita e lo guidai verso la mia camera; dopo aver chiuso la porta a chiave, non c'era piú spazio per le parole.
Ci baciammo a lungo; io intrappolata in una dolce tortura tra lui e la porta.
I baci erano lenti, vogliosi... Era come se mi stesse dicendo ''Sono qui con te adesso, basta piangere."
Mi staccai dal battente e feci indietreggiare Nicholas, che intanto continuava a baciarmi, fino al letto, sul quale si sedette, facendomi segno di raggiungermi. Mi accomodai sulle sue gambe, e poco dopo gli levai la maglietta, ma quando cercai di aprire la sua cintura mi prese i polsi con le mani.
«Cosa fai?»
Rimasi spiazzata... Non gli andava? Perché?
«Ecco... Io... Io, volevo solo fare l'amore con te.»
Sospirò guardandomi negli occhi, e io non potei far altro che annegare in quell'oro liquido che aveva al posto delle iridi.
«Non credo che sia quello che tu vuoi davvero.»
«Come?»
Mi diede un bacio sulla guancia continuando a rimanere fermo con il viso vicino al mio orecchio.
«Non penso sia quello che vuoi davvero in questo momento.»
Un moto di tristezza e sensi di colpa mi pervase il corpo, di conseguenza gli occhi mi si fecero liquidi.
«Ma io ti amo, Nicholas. Io voglio fare l'amore con te.»
Se sembravo una bambina? Forse lo ero davvero.
Mi strinse a lui e io andai ad intrecciare le mie dita con i suoi capelli scuri che gli coprivano la nuca.
«Davvero é quello che vuoi? Che io ti ami? Vuoi davvero donarmi il tuo fragile cuore, Cleo?»
Annuii mentre le lacrime si facevano piú insistenti, riuscii solo ad annuire contro la sua spalla.
Niki portò la schiena all'indietro sdraiandosi completamente ed inverti le posizioni, facendomi trovare sotto di lui; che si avvicinò con le labbra alla mia guancia, scacciando le lacrime che ci erano sopra con dei dolci baci, e quella situazione cosí dolce non fece altro che aumentare il mio stato emotivo, e mi trovai inesorabilmente a piangere come una bimba. Ma a quella mia reazione cosí esagerata il moro si accigliò guardandomi con uno sguardo incomprensibile e buffissimo, il che mi fece scoppiare a ridere e la sua espressione divenne ancora piú strana.
«Ma si può sapere che cos'hai? Mi sembri posseduta, Cloe!»
Risi ancora portandomi le mani davanti agli occhi per asciugarmi le lacrime, che ormai si erano tramutate in piccole gocce salate piene di gioia.
Quando mi calmai riuscii finalmente a parlare.
«Facciamo l'amore adesso?»
Rise di gusto per un paio di secondi e mi guardò.
«Sei proprio una piccola lunatica.»
Risi e lo attirai a me baciandolo con piú urgenza di prima; le nostre lingue si cercavano e danzavano un ballo erotico e dolce allo stesso tempo, pieno di emozioni e di promesse.
Mi accarezzò le cosce alzando la camicia da notte rosa che indossavo e me la sfilò facendomi rimanere in mutande, dopodiché si alzò per qualche secondo e si sfilò i pantaloni per poi tornare ad impossessarsi delle mie labbra, che bramavano le sue piú di qualsiasi altra cosa.
Sentii il suo sesso premere contro la mia intimità, ormai quell'inutile pezzo di stoffa non serviva piú a nulla. Piegai la gamba sinistra e cercai di sfilargli le mutande con il piede, ma invano. E lui iniziò a ridere mentre ci stavamo ancora baciando.
«Si può sapere cosa stai facendo?»
Mi scappò una risata.
«Cerco di toglierti i boxer!»
Non aggiunse altro, si abbassò solo verso il mio seno andando a stuzzicarmi un capezzolo che succhiava e leccava avidamente, mentre con la mano destra mi accarezzava un fianco, facendomi fremere sotto di lui. Quando finí quella dolce agonia si abbassò ancora di piú verso la mia intimità e mi sfilò le mutande, e io agevolai il suo movimento tirando appena su le gambe.
«Niki...»
Alzò gli occhi nei miei.
«Ti voglio.»
Lui sorrise, su sfilò l'ultimo indumento che aveva addosso, si rimise sopra di me, aprendomi appena di piú le gambe con l'aiuto di un ginocchio ed entrò dentro di me lentamente, ed io, che non ero piú abituata a quel meraviglioso ed invadente contatto mi lasciai sfuggire un gemito, che morí nella sua bocca quando mi baciò ed iniziò a muoversi, sempre piano e dolcemente; quando iniziai, per quanto possibile, ad andare incontro ai suoi affondi, prese un ritmo piú veloce e constante che mi fece letteralmente vedere le stelle, il suo profumo, i suoi capelli ormai umidi per via del sudore, che ormai copriva entrambi,il piacere che cresceva sempre di piú, e l'amore sconfinato che provavamo, ci fece toccare il paradiso. Inarcai la schiena e mi aggrappai con ancora piú forza alle sue spalle, reclinando la testa all'indietro, e venni trovolta da quel meraviglioso orgasmo, che raggiunse anche lui dopo essersi sfilato da me, venendomi sulla pancia con fiotti bianchi e caldi.
Io ero sfinita, lui prese una salvietta umidificata dal comodino e me la passò sull'addome, pulendomi dal suo seme, per poi buttarla nel cestino di fianco al letto dopodiché si sdraiò di fianco a me, e io mi accoccolai tra le sue braccia, in cerca di quel calore che nessuno era stato in grado di darmi.
«Ti amo Niki.»
Mi diede un bacio sulla tempia e lo sentii sorridere contro di essa.
«Anch'io ti amo cucciola.»
Mi abbandonai alle braccia di Morfeo, con la consapevolezza che domani lui sarebbe ancora stato al mio fianco a proteggermi da qualsiasi mostro che si faceva strada nella mia mente.

Bene bene... Che ve ne pare dei POV di Cloe? Ne volete altri? E anche di altre personaggi, tipo Noah? O rimaniamo come sempre solo dal punto di vista di Nina?
Tra voi c'è gente che mi odia xD ma bene! Io come personaggio amo Niki, non so voi :3 vi prego di lasciarmi un commentino e una stellina

Kiss Me Under The Light Of A Thousand StarsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora