"Signor Collins, forza dobbiamo fare i soliti esercizi" cerco di convincere Brad, ma come sempre prima di riuscire a farlo muovere ci vuole del tempo, molto tempo
C - "Ma dimmi Megan, cosa ci fai tu qui?"
"Signor Collins, non si ricorda? Sono la vostra fisioterapista"
C - "Si sì lo so, non sono ancora demente, sono vecio ma non demente! Intendevo perché una ragazza bella e brava come te, si trova qui con noi vecchi" che bella domanda...perché mi trovo qua?
X - "Megan! C'è una telefonata per te, dicono che è urgente"
"Arrivo subito!" Lascio l'allenamento fisico di Brad alla mia collega e vado in sala medici
"Pronto?"
X - "Parlo con Megan Anderson?"
"Si, sono io"
X - "Salve, sono Angelo Girarda. La chiamo per dirle che è stata scelta tra tutti i candidati" Candidati? Per cosa?
"Mm..mi scusi, ma non capisco. Per cosa sono stata scelta?"
A - "Lei non è mica laureata in fisioterapia?"
"Si, solo che.."
A - "Allora è lei! Ci vediamo all'aeroporto di Milano il 1 Agosto. Riesce ad arrivare fino a lì?"
"Io si, ma"
A - "Bene, porti tutto quello che le può servire per soggiornare fino alla fine delle olimpiadi. Ovviamente tutta l'attrezzatura, di cui lei ha bisogno, la forniremo noi"
"Scusi ancora... Ma lei ha per caso detto 'olimpiadi'?"
A - "Si signorina Anderson! Ho detto proprio 'Olimpiadi'! Lei sarà la fisioterapista della squadra nazionale di pallavolo maschile che partecipa alle Olimpiadi di Rio"
Cosa?? È uno scherzo? Non può essere vero.. Io sono solo Megan Anderson, fisioterapista in una casa di riposo della piccola città in cui vivo, niente di più. Ah, ora ho capito! È uno scherzo dei miei colleghi!
"Certo certo! Ragazzi è stato divertente, ma ora ho capito quindi potete pure smettere di fingere!"
A - "Non so di cosa stia parlando signorina Anderson. In ogni caso la aspettiamo alle ore 11.00 all'aeroporto di Milano. Arrivederci e a presto!"
E con queste ultime parole chiude la telefonata. O meglio, i miei colleghi la chiudono.
Esco dalla stanza ridendo, finché mi scontro con Elisabetta, il medico della casa di riposo nonché mia migliore amica
E - "Allora Megan, cosa ti hanno detto? Ti hanno presa?" chiede ansiosa
"Sisì, certo! Fisioterapista alle olimpiadi di Rio per la nazionale di pallavolo maschile" rispondo sempre ridendo, mi dispiace ma non c'è la faccio a trattenermi
E - "Ma è fantastico! Ero sicura che ce l'avresti fatta! Quando ho presentato la tua domanda, avevo paura di aver fatto qualcosa di.."
"Presentato la domanda?" Aspetta, non era uno scherzo?! Era tutto vero?!
E - "Sei arrabbiata, vero? Scusami.. volevo solo che il tuo sogno si realizzasse. Quando ho visto il concorso, ho subito pensato a te.."
"Betta! Fermati un attimo. Finito il turno mi devi spiegare tutto, dall'inizio" annuisce alle mie parole e da lì ci lasciamo ognuna al proprio lavoro: lei a visitare i pazienti e somministrare farmaci, io a farli alzare il culo dalle sedie..."Non ci credo!"
E - "Non capisco, sei incazzata o contenta?"
"Io-io" non riesco a dire niente, così l'abbraccio soltanto e sento delle lacrime scendere sul mio viso, ma lacrime di gioia
"Grazie Betta! Cosa farei senza di te.."
E - "Ma figurati! Voglio solo che tu possa realizzare il tuo sogno e questa è l'occasione giusta! E poi, qua ti annoierai quando io mi trasferirò, quindi diciamo che ti ho agevolato le cose"
"Ma smettila! Mi mancheranno di più i vecchietti, specialmente il signor Collins!" Ma mi mancherà di più la mia amica..
E - "Ora, devi solo dirlo a tua mamma"
"Solo..facile a dirsi, lo sai che non vuole più sentire la parola 'Pallavolo' "
Saluto velocemente la mia amica, ringraziandola ancora, e mi avvio verso la macchina. Dopo venti minuti circa, arrivo a casa, però appena smonto dalla macchina inizio a sentire la tensione salire e scorrermi in tutti i muscoli del mio corpo..
"Mamma! Sono a casa!" Nessuno risponde, l'allarme non c'era quindi è sicuramente a casa
"Mamma!" Niente, forse è nel suo studio. Salgo le scale e mi dirigo verso l'ultima stanza a destra, la apro e la trovo a parlare al telefono, ma appena entro chiude subito la telefonata
X - "Tesoro! Già a casa?"
"Si, ho finito il turno"
X - "Come è andata al lavoro?"
"Bene, anzi benissimo. Ho ricevuto una nuova offerta di lavoro"
X - "Veramente? E dove? Per quanto?"
"Ehm, sarò la fisioterapista della nazionale di pallavolo maschile alle olimpiadi.." Inizio a spiegarle quello che mi ha raccontato Elisabetta riguardo al concorso e il resto, fino alla telefonata ricevuta oggi. Bene, ora prepariamoci a urla e disapprovazioni
X - "Ma è fantastico!! Oh sono così orgogliosa di te!" dice abbracciandomi come non aveva mai fatto da quando ero piccola. Qua c'è qualcosa che non va, è successo di sicuro qualcosa
"Ma non sei neanche un po' contraria?"
X - "Perché dovrei? È una grandissima opportunità e sono più che convinta che tu debba andare! Il 1 Agosto devi partire?"
"Sì esatto"
X - "Tra tre giorni, dobbiamo iniziare a sistemare subito tutto quanto e.."
"Tre giorni?!" guardo il calendario e mia mamma ha ragione! Oggi è il 29 luglio, mancano pochi giorni all'inizio di una nuova avventura, all'inizio di un'opportunità!Tre giorni dopo
"Si mamma, sono appena arrivata all'aeroporto di Milano"
"E sai dove devi andare?"
"Ora chiedo al check-in, ma non posso farlo se sto al telefono con te!"
"Va bene, ma mandami un messaggio prima che l'aereo decolli"
"Si tranquilla! Ci sentiamo dopo" mentre chiudo la telefonata, mi metto in fila per il check in, sperando di essere nel posto giusto..non vorrei già perdermi prima ancora di iniziare!
X - "Non ci credo! Megan Anderson!" Mi giro verso la persona che ha nominato il mio nome, e resto a bocca aperta, senza dire una parola... Dopo anni che non la vedevo, ora è a pochi metri di distanza da me, proprio in questo aeroporto. Cosa ci farà qui?
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One Job, Two Loves
FanfictionUna ragazza, un lavoro, un vecchio amore e uno che forse nascerà.. Come è possibile che la propria vita possa cambiare dopo una semplice telefonata?