Il veleno.

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Il Signore Oscuro mi aveva convocato, sapevo cosa mi attendeva, ero spaventato però mi feci avanti, non dovevo fuggire. Voldemort credeva che la bacchetta riponeva la sua fiducia in me, essendo l'assassino di Silente, credeva alla vecchia storia, quella dove bisognava uccidere il proprietario della Bacchetta, ma la bacchetta apparteneva a Potter che aveva disarmato Draco che a sua volta aveva disarmato Silente. Voldemort mi fissò, poi risvegliò Nagini e sentii l'amaro dolore del veleno, stavo morendo con la gola tagliata. Curioso che un Serpeverde muoia così, ma il veleno era quasi sopportabile in confronto al dolore dei miei sensi di colpa. Mentre non respiravo più, il mio desiderio fu esaudito, Lily venne a trovarmi. Potter mi guardò senza sapere cosa provare e io piansi la lacrima che conteneva i miei ricordi e la verità su di lui: doveva morire, era un horcrux. Raccolse la lacrima con una fiala distogliendo lo sguardo da me.
- Guar..da...mi... - Il mio ultimo desiderio. Incrociò il mio sguardo e smisi di respirare. Ero libero, il veleno non c'era più e sentii una voce familiare.
- Severus - provinciò.
Era Lily, e mi sorrise
- Ti ho perdonato quando hai protetto mio figlio per la prima volta. Grazie. - e mi prese la mano, non mi importava se il sentimento era ricambiato o meno, eravamo insieme. Ero diverso, avevo un viso che mi piaceva, c'era mia madre felice insieme a me, eravamo tutti insieme e felici, dopo tanti anni di sofferenze.

Quella ragazzina dai capelli rossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora