Rimando la sveglia finché posso.
Non ho voglia di svegliarmi così presto per andare a scuola.
Ho esattamente 15 minuti di pace quando si sentono gli urli di mia madre.
Così mi sveglio tutta assonnata grattandomi la pancia.
Vado in bagno mi lavo la faccia e poi mi vesto
.
Oggi voglio rimanere comoda.
Nello zaino metto libri a caso.
Ho troppo sonno.
Non mi importa di quello che potrebbe dire la prof...non mi importa di niente.
Metto le cuffiette nelle orecchie e parto per andare a scuola.
Dopo aver preso il caffé vado in classe e stranamente sono in tempo.
Sembra passato un secolo quando fortunatamente finisce la scuola.
Esco fuori e mi incammino verso casa.
Entro.
Musica depressa 100%.
Tagli.
Sangue.
Lacrime.
Ecco la mia routine quotidiana.
Passano giorni e giorni.
Sempre la stessa storia.
Sempre stesse cose.
Arriva l'estate.
Una persona normale andrebbe al mare o in piscina.
Io non posso.
Perché io non sono all'altezza.
Odio i miei occhi.
Il mio corpo.
Le mie braccia.
Le mie gambe.
La mia faccia.
La mia vita.
Odio tutto e tutti.
Certe volte mi chiedo, perché esisto?
Rimando la sveglia finché posso.
Non ho voglia di svegliarmi così presto per andare a scuola.
Ho esattamente 15 minuti di pace quando si sentono gli urli di mia madre.
Così mi sveglio tutta assonnata grattandomi la pancia.
Vado in bagno mi lavo la faccia e poi mi vesto
.
Oggi voglio rimanere comoda.
Nello zaino metto libri a caso.
Ho troppo sonno.
Non mi importa di quello che potrebbe dire la prof...non mi importa di niente.
Metto le cuffiette nelle orecchie e parto per andare a scuola.
Dopo aver preso il caffé vado in classe e stranamente sono in tempo.
Sembra passato un secolo quando fortunatamente finisce la scuola.
Esco fuori e mi incammino verso casa.
Entro.
Musica depressa 100%.
Tagli.
Sangue.
Lacrime.
Ecco la mia routine quotidiana.
Passano giorni e giorni.
Sempre la stessa storia.
Sempre stesse cose.
Arriva l'estate.
Una persona normale andrebbe al mare o in piscina.
Io non posso.
Perché io non sono all'altezza.
Odio i miei occhi.
Il mio corpo.
Le mie braccia.
Le mie gambe.
La mia faccia.
La mia vita.
Odio tutto e tutti.
Certe volte mi chiedo, perché esisto?
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Questions
RandomPerché esistono le domande? Sono anche loro un errore? Altre domande. Forse troppe