Caro pasticca,
Ti scrivo questa lettera, ma non sono sicuro che la riceverai o almeno che tu possa leggerla, perché mi manchi e spero che magari scrivere a te mi possa riportare a quando correvi per le montagne e in mezzo alla neve, vorrei ritornare a quando non eri cieco, a quando riuscivi ad abbaiare senza trasformare quel tuo piccolo grido di battaglia in un latrato senza fine.
Ci siamo incontrati quando io avevo quasi 3 anni; mi ricordo che eri una piccola palla di pelo che correva ovunque e ti passava in mezzo ai piedi senza che te ne accorgessi, il tuo nome era proprio appropriato.
Quando ero più piccolo ero geloso di te lo devo ammettere, da lì in avanti siamo diventati inseparabili;
Giocavamo insieme, camminavamo insieme, riposavamo insieme e ogni tanto quando mamma ce lo permetteva stavamo sul divano insieme, te lo ricordi?
Le nostre avventure nei campi immensi di via delle gaine, una volta ti beccasti 39 punti nella gola per colpa di un cancello chiuso male e dei fox terrier che ne uscirono, stavo piangendo, ma non per la paura di essere morso, ma vederti in mezzo a 3 cani alti mezzo metro più di te mi aveva fatto tremare... non volevo perdere il mio amico per colpa di un cancello.
Quando arrivò flor a casa ti sentivi confuso: altro cane più grande, ma più piccolo.
Mi mancano le notti che i tuoni riempivano le nostre orecchie e te per proteggerci abbaiavi con quel ruggito da leone, mi manchi te.
Concludo questa lettera dato che sono con le lacrime agli occhi;
Pasticca sappi che sarai sempre nel mio cuore e non mi dimenticherò mai del tuo nasino umidiccio, delle tue orecchie sempre sull'attenti, non mi dimenticherò mai del mio compagno di giochi, del mio amico, del mio piccolo eroe...
Non mi dimenticherò mai del mio pasticca.