Il coraggio di cambiare

99 10 3
                                    

E la vincitrice di Miss California 2016 è...

Ancora non capisco come possa essere arrivata fino a questo punto, abbracciata all'altra finalista, in attesa di conoscere il verdetto finale. Io, che molto probabilmente per qualche cavillo burocratico nemmeno potrei partecipare a una gara del genere, che mi sono iscritta solo perché tra i giudici c'era lui, sono arrivata in finale, senza nemmeno svelare chi io sia veramente, o meglio chi sia stata fino a due anni fa, quando ancora mi chiamavano Mike Stone.


Due anni prima, Los Angeles

«Al diavolo, Sam! Che cazzo ti è venuto in mente, spiegamelo!» La porta dello studio si aprì improvvisamente, rimbombando in quella sala dalle pareti alte, mostrando la figura slanciata di un uomo, decisamente infuriato con colui che lavorava in quell'enorme salone.

Sam Miller aveva ottenuto il più bell'ufficio dell'agenzia grazie ai suoi attori, che nel giro di poco tempo erano diventati un'icona del cinema porno internazionale.

E quello che stava entrando era proprio uno di loro, o forse era meglio dire che era la punta di diamante dell'agenzia, colui che gli aveva fatto ottenere proprio quel riconoscimento, Mike Stone.

«Ciao, Mike.» Lo accolse con tutta la calma del mondo, abituato ormai a quel modo di fare irruento che aveva la sua star, vedendolo infuriarsi ancora di più. «Pensavo ti sarebbe piaciuta la sorpresa. In fondo era quello che volevi, no?»

«Un film porno gay con Gordon Reeds, non vedevo l'ora» rispose, con un sarcasmo rotto da una vena di tristezza. «Comunque Gordon ha rifiutato, è troppo etero e omofobo per accettare una cosa simile, anche se si tratta di lavoro. Il tuo piano non ha funzionato, mi dispiace.»

Mike iniziò a guardarsi intorno, come al solito, cercando di sbollire la rabbia. Il suo sguardo scorreva sulle varie gigantografie che adornavano le pareti di quella stanza, raffiguranti tutti i grandi attori e attrici che, negli anni, avevano lavorato per la sua stessa agenzia. In particolare, il suo sguardo ricadeva sempre su una fotografia in bianco e nero. Raffigurava il corpo di una donna, nudo, leggermente inarcuato. Non si vedeva nient'altro che il ventre, magro al punto da lasciar intravedere le costole. Era tagliata proprio sul seno, non rivelando così chi fosse la donna immortalata in tale fotografia.

«Prima o poi mi dirai chi è la ragazza di questa foto, vero? Non capisco perché tanto mistero» proferì, con un tono decisamente più calmo di quando si era introdotto in quell'ufficio.

«Sembra che nessuno sappia chi sia, a parte il presidente dell'agenzia. Ho provato a scoprire qualcosa di più, ma non riesco a fargli trapelare nulla, mi dispiace.»

Mike non si sarebbe mai accontentato di quella risposta, ma sapeva anche che era inutile insistere con Sam, perché le sue parole erano sincere. Continuava ad osservare quella fotografia, mentre ripensava a quanto successo poche ore prima sul set, con Gordon. Non poteva negare che non gli sarebbe affatto dispiaciuto fare un film proprio con Gordon. Da quando l'aveva visto, era stato come folgorato da quell'uomo, tanto che ormai i sogni dove lui prendeva posto di una delle ragazze nei film dell'altro erano all'ordine del giorno. Sam era l'unico a sapere quel segreto, per questo che Mike era tanto furioso con lui, in quel momento: sicuramente era stato organizzato tutto dal suo manager, ma non era servito a nulla. Gordon Reeds non avrebbe mai accettato di girare un film di quel genere, era talmente omofobo che nemmeno un'ingente somma di denaro gli avrebbero fatto cambiare idea.

Proprio ripensando a quanto accaduto, qualcosa dentro di lui si era come sbloccato, portandolo a prendere una decisione che aveva rimandato per troppo tempo, reprimendola nel suo subconscio più recondito, senza mai cancellarla del tutto.

Il coraggio di cambiareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora