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Yeri non si era mai sentita così in tutta la sua vita,i suoi capelli erano in uno stato penoso, il mascara colava sulle guance rosee mischiandosi alle lacrime,lasciando dietro di sé una scia nera. Una bottiglia dopo l'altra di soju finiva nel suo stomaco,provocando ogni volta una scossa di adrenalina nel suo corpo,regalando piccoli attimi di relax. La sua amica Min Soo le accarezzava la schiena, accompagnando i suoi movimenti con dolci parole.
-Quel figlio della merda nemmeno ti merita. Va bene è ricco e bello però che peccato, quando dio distribuiva l'intelligenza, lui faceva la fila in un qualche strip club.-
Yeri fece per protestare, ed invece la sua mano cercò disperatamente un'altra bottiglia di alcool, ma fini con il crollare sul tavolo scoppiando di nuovo in lacrime.

Kris entrò nel bar, era abituato alle sceneggiate della ragazza, e si avvicinò alle due salutando Min Soo con il cenno della mano,sospirando.-Kim Jongin?-, chiese il ragazzo conoscendo, però, già la risposta. Min Soo fece "Sì " con la testa condinuando a coccolare l'amica. Kris intanto tirò il suo cellulare dalla tasca del pantalone e compose il numero di Tao.

Egli arrivò dopo due quarti d'ora. Yeri sedeva con il capo appoggiato sul tavolo metallico, parlando , nel sonno, sulla scomparsa dei dinosauri. Notò anche i due amici che si scusavano con I proprietari del locale.

Era notte fonda,i ragazzi non sapevano cosa fare e soprattutto non volevano lasciare da sola l'amica. Così Tao si portò la Yeri addormentata sulla schiena.Kris, dopo aver pagato, si avvicinò al gruppetto e gli venne come un colpo di genio.
-E se andassimo a casa del tuo maritino a fare baldoria? Sarà come una piccola vendetta!-
Yeri come se fosse tornata completamente lucida, si svegliò e sorrise all'amico e indicò un taxi urlando facendo quasi esplodere un timpano a Tao.

Quando arrivarono alla villa del giovane Kim che tra qualche giorno doveva prendere in sposa Yeri,ma era scomparso con delle prostitute e non si faceva sentire da quasi una settimana,le iniziarono a temere leggermente le ginocchia. Non era sicura completamente cosa stessa facendo, ma l'alcool faceva tutto per lei. La porta era chiusa, ovvio, così decisero di entrare dalla finestra che per loro fortuna era aperta.

Non appena mise il piede dentro la stanza, pensò che ci fosse qualcosa che non andava. Da quando Jongin si interessava al calcio? E poi da dove diavolo uscivano tutti quei trofei d'oro? Era quasi sicura che tre settimane fa non ci fossero.

Kris le si avvicinò e le mise la bottiglia di un wisky sotto il naso. -Al signorino qui piace spendere i soldi -, le fece notare il suo amico cinese ,Wu Yi Fan,che tanto odiava il suo nome e si faceva chiamare semplicemente "Kris". -Dovrei vendere due reni per permettermi questo gioiellino. -

Yeri fece una smorfia e gli strappò la bottiglia dalle mani scolandosela tutta in una botta. Iniziò a girarle la testa e dopo un po' perse i sensi.
***
Si risvegliò sopra un tavolo. Una forte luce penetrante la accecò per un attimo, e solo dopo un po' si accorse che due uomini in divise blu la stavano studiando molto accuratamente, puntandole contro una piccola torcia elettrica. Un po' distante da loro c'era un terzo uomo in smoking completamente nero, che parlava al telefono e le lanciava occhiate nervose. La ragazza fece per alzarsi dal tavolo, i presunti poliziotti si accorsero di lei e la dichiararono in arresto per violazione di domicilio. Vide anche l'uomo avvicinarsi, sorridendo maliziosamente.
-Signor Kim,grazie al cielo ci avete chiamato subito dopo esservi accorto dell'instrusa-, iniziò a parlare un poliziotto, dalle forme rotonde, che ricordavano vagamente una ciambella.

-Grazie mille,ma ora vorrei scambiare due parole con la signorina-
I due uomini in divisa si allontanaro, lasciando la povera Yeri che ancora non capiva nulla tra le grinfie dell'uomo. Non sembrava ne stupito ne arrabbiato. -Lei deve essere la signorina Choi, la futura moglie del mio vicino Kim.-
Yeri cercò con lo sguardo i suoi vestiti -Come fate a saperlo?- chiese la ragazza individuando la sua maglietta nel lavandino.
-So molte cose su di lei e sul vostro marito. Jongin lo vedo spesso nei miei locali con diverse donne.-Yeri strinse cin odio una mano nel pugno e fece per scendere dal tavolo, quando l'uomo di avvicinò alla ragazza, poggiando le mani sulla superficie in legno, imprigionandola così tra le sue braccia. Yeri lo fissò con ansia. -Non riesco a capire cosa volete da me- disse la ragazza,trattenendo il respiro, continuando però fissarlo negli occhi. L'uomo soffocò la sua risata, la guardò da sotto il ciuffo ben curato. Yeri iniziò a tremare guardandosi intorno. Non riusciva a capire perché si trovava in una situazione così imbarazzante.

Mentre guardava le finestre rotte,e i quadri strappati con forza dai muri,sentì un rumore dietro di lei.
Dal piano di sopra scese un altro ragazzo,che fece capolino nella cucina e sorrise all'uomo in smoking, ignorando completamente la ragazza in intimo che sedeva sul tavolo.
Esgli saluto l'uomo con un semplice -Hyung- e uscì quasi subito dalla casa.
L'uomo sospirò pesantemente, si avvicinò al lavandino e prese la maglietta di Yeri porgendolgiela.

Si avvicinò ai poliziotti mentre Yeri si infilava la maglietta.
Uno dopo l'altro,gli uomini in divise blu iniziarono ad abbandonare l'appartamento ,lasciando i due da soli.
-Ho lo stesso cognome del vostro marito,e voi molto probabilmente volevate fare tutto ciò a casa sua.-
Yeri abbassò la testa cercando di non incrociare lo sguardo con il signor Kim, capì poco dopo che la sua casa era diventata un porcile per mano sua, Yeri si giurò mentalmente di non bere più una bottiglia si soju per i prossimi trenta anni.
-Io... Mi dispiace.- Kim le prese il mento con due dita e la costrinse a guardarlo negli occhi.-Non le farò denuncia, in cambio lavorerete per me- Yeri era sul puntl protestare ma capiva anche benissimo che aveva solo una scelta, se non voleva marcire dietro alle sbarre.
-Vede,io sono molto occupato e non riesco sempre a stare dietro mio fratello.- Lasciò la presa da Yeri e le fece cenno di seguirla. -E in gioco entrate voi, dovete solo badare per un mese mio fratello-
Egli porse un foglietto di carta bianca a Yeri - È il mio numero.- La accompagnò alla porta,chiudendola dietro di lei,lasciandola in una totale confusione.

Ai ragazzi cattivi piacciono le Noone. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora