• Un Amore Impossibile •

Capitolo 33°

La campanella... La campanella suona e questo è un segno ovvero significa che è il momento dell'intervallo.

Al solo suono la classe si svuotò. Raccolsi le mie cose e le misi sul mio zaino. Stavo per uscire quando la professoressa mi chiamò così mi girai
-Signorina Stichers sbaglio o a questa lezione non ha prestato attenzione? - disse un po' irritata.
- Mi scusi prof . so che sono nuova e già sono distratta . Ma attualmente mi sento confusa . In realtà questo non dovrebbe influire sullo studio ma invece noto le conseguenze. Non posso dirle ora quello che sta succedendo perché si, si parla della mia vita privata ma le posso solo dire che ho dei problemi. Problemi che cerco di risolvere. Le prometto mi impegnerò al massimo e non succederà più, sarò piu attenta alla lezione di chimica .Arrivederci - pronunciai.

La professoressa non mi blocco neanche. Dalla sua faccia si direbbe che la sconvolsi.
Quando uscii dalla classe sentii solo un sussurro era la prof. che diceva:
-Si ma... La mia era una lezione di letteratura-

Risi, che le guance andarono a fuoco, non mi resi conto di quello che avevo detto eppure funzionò. Ci credette . Sul fatto di impegnarmi era vero ma che non mi sarei più distratta non glielo potevo assicurare .

Tanto sbadata dalla situazione vado a sbattere contro qualcuno. Nelle solite scene succede così :"Cadono i libri lui ti blocca e li raccogliete insieme vi guardate negli occhi e poi 'piacere sono puntini puntini , piacere io sono puntini puntini.'
In realtà no. Non cadde nulla a nessuno così me ne andai indifferente.

-Aspetta, aspetta te ne vai così? Non chiedi neanche scusa? - disse sorridendo . Perché sorrideva non lo so ma affar suoi.
-Scusa- dissi senza emozioni mentre gli davo ancora le spalle.
-Ma...-
-Non rompere - lo interruppi mentre cominciai a camminare alla parte, sua, opposta.

-Nervosetta? -
-Mmmm....- sbuffai- Mi scuso  non è giornata di solito non mi comporto così. - porsi le mie scuse ritornando indietro.
-Tranquilla, piacere Joe- Si presentò. È un ragazzo davvero bello : capelli castano chiaro sul biondo, occhi verdi e sguardo intenso. Molto alto.
-Beatrice - sorrisi.

-Che fai oggi pomeriggio? -
-Sappi che se è un appuntam-
-No non lo è . È solo un' uscita per conoscerci, direi che sbattere contro non è stato un buon inizio - mi interruppe facendo una risatina che fece sorridere me.
-D' accordo ma non tardare non lo sopporto. Alle 15:30 a casa mia dove vuoi tu . Non conosco la città. -
- Non preoccuparti, sarò la tua guida -

_Spero vi piaccia scusate gli errori bye_