<<Ci sarà anche Alex?>> chiedo curiosa
<<Penso di si>> mi risponde annuendo.
<<Oh bene, almeno ci sarà qualcun'altro con cui parlare oltre te> rido.
<<Stai dicendo che non sono abbastanza simpatica per stare solo con me?>> risponde sedendosi e facendo un finto broncio.
<<Ale è più simpatico>> continuo a ridere <<Okay, no. Voglio bene ad entrambi e sono felice che ci siate tutti e due>>
<<Ecco, così va bene>> sorride soddisfatta.
<<Penso proprio che oggi dovrò andare a parlargli>>
<<Probabilmente è nel bar, è sempre lì quel ragazzo>> ridacchia Ashley.
<<Cos'è? Conosci pure tutte le sue abitudini?>>
<<Lo vedo sempre al bar, stupida>> mi fa una linguaccia per poi alzarsi per scegliere i vestiti.
<<Quindi sei una specie di stalker! Dovrò stare più attenta>> rispondo ridendo.
<<Certo, come vuoi>> mi dice Ashley sospirando e va in bagno per prepararsi.
Guardo l'orologio per qualche secondo e sospiro capendo che purtroppo non posso parlargli ora.
<<Ho lezione tra 10 minuti, gli parlerò dopo>> dico alzando il tono di voce per farmi sentire <<A dopo Ash>>
Prendo la mia borsa ed esco dalla stanza andando verso la mia classe.
Alex è il mio migliore amico da sempre, quando abitavo nella vecchia casa di mamma era il nostro vicino e siamo sempre stati a scuola insieme e tuttt'ora lo siamo.
A volte mi domando come farei senza di lui, mi ha aiutata in momenti difficili e ancora oggi mi aiuta e cosa più importante continua a sopportarmi, nonostante tutto.
Penso che sia la persona che mi conosce meglio di tutti e anche l'unica che sappia capirmi davvero, anche solo con uno sguardo a volte.
Mentre cammino per il corridoio in silenzio continuo a pensare a quella cassetta, probabilmente qualcuno potrebbe anche salutarmi e io non lo sentirei.
Entro in aula e mi siedo al mio solito posto che non si trova nè troppo in fondo nè troppo avanti, a metà.
Se fossi avanti mi sentirei come dire, osservata?
Mentre in fondo non capirei nulla.
A metà lo trovo perfetto.
La professoressa entra e comincia a spiegare qualche argomento, ma naturalmente non riesco proprio a seguire la spiegazione, dato che oggi la mia concentrazione è rivolta a qualcos'altro.
L'unica cosa che riesce a distrarmi dai miei pensieri è il suono della campanella che indica la fine della lezione.
Penso che sia dagli anni del liceo che non provavo questa sensazione di sollievo perché stiamo per uscire dalla classe.
Tutto sommato, mi piace molto quest'università e non mi pento di averla scelta.
Mi affretto ad uscire e vado verso il bar del campus per incontrarmi con Alex, come ogni giorno dopo tutto.
Lo vedo seduto vicino al bancone e a quanto pare mi nota anche lui dato che mi saluta con la mano.
<<Ehi cucciola!>> mi prende in giro Alex appena arrivo.
Sa quanto odio quando usano nomi così sdolcinati. In particolare cucciola, sarà dolce quanto vuoi, ma non sono un cane.
<<Ehi ciao sporco mezzosangue>> dico io ridendo.
Si entrambi siamo due fanatici di Harry Potter, e spesso ci prendiamo in giro.
Insomma come si può non amare quel maghetto?
<<Come osi?>> domanda ridendo.
<<Io posso, perché.. perché sono io>> rispondo modesta.
Alex scuote la testa divertito.
<<Tornando seri, com'è andata da tua madre?>>
<<Tutto bene, abbiamo sistemato tutto gli scatoloni. Non sembra neanche più casa mia, scommetto che anche se ci entrassi tu non la riconosceresti>> rispondo accennando un sorriso.
In poche parole la mia casa era la seconda casa di Alex, e la sua era la mia seconda casa.
Quando eravamo ancora piccoli passavamo quasi tutti i pomeriggi a casa di uno di noi a giocare.
Ordiniamo due caffè da portare via, dato che il bar è pieno.
Dopo aver pagato facciamo un giro per il college continuando a parlare o scherzare, poi ci dividiamo per andare ognuno alla propria lezione.
Anche questa volta non riesco ad ascoltare molto ciò che dice il professore, infatti i miei pensieri sono concentrati su quella maledetta chiave...
Penso che bisogna essere davvero stupidi per perdere una cosa del genere.
Quel diario è importante, quindi la chiave deve essere in un luogo altrettanto importante.
Dopo 30 minuti di lezione mi viene un'idea: potrei cercare la chiave al liceo!
Ma certo nella mia vecchia scuola ci sono un sacco di posti dove potrei averla nascosta, uno di quei posti in cui andavamo io e Thomas per restare soli, quando eravamo tristi per esempi andavamo nella stanza della caldaia, nei sotterranei, non c'era mai nessuno lí, ci abbandonavamo a noi stessi e ci lasciavano andare io mi sfogano con lui e lui con me, adoravo andare lì, si stava così bene ed eravamo felici.
Davvero felici.
Ripensare a quei momenti mi scalda il cuore, pensare a com'ero spensierata...
Vorrei ancora poter non pensare a cosa dover fare l'indomani, vorrei ancora poter amare come amavo prima come adoravo stare con quel ragazzo, ora non è più così, purtroppo quei tempi sono finiti lasciando tutti quei ricordi nel passato.
Aspetto che finisca la lezione con ansia e appena finisce corro subito in camera mia.
Apro la porta e mi siedo sul letto mettendo la cassetta sulle mie gambe.
Resto ad osservarla per qualche secondo e cerco di capire se ci possano essere altri modi per aprirla prima di andare a cercare la chiave.
Mi viene in mente il metodo della forcina, quello che usano sempre nei film.
Allora corro in bagno a prenderne alcune e provo ad infilare una nella serratura della cassa ma la forcina si spezza, provo ancora ma inutilmente, compio altri cinque o sei tentativi ma fallisco miseramente ogni volta e capisco che questo metodo funziona solo in TV o forse che non sono la persona più adatta per fare cose del genere.
Probabilmente è la seconda imbranata come sono.
Un po' scoraggiata provo a cercare altri metodi: prima provo con altre chiavi ma nessuna di queste entra nella fessura che è davvero minuscola, poi provo a rompere la cassetta però scopro che è formata da uno strato d'acciaio oltre che quello in legno...
Prendere una cassetta normale no vero?
Mi maledisco da sola.
Sempre più malinconica rinuncio all'intento di aprirla senza chiave.
Devo assolutamente trovare quel dannato aggeggio!
Ma dove cazzo è finita?
STAI LEGGENDO
REMEMBER
FanfictionSi può essere destinati a stare insieme? É possibile che neanche la distanza e il tempo riesca a far dimenticare quelle emozioni che si provano solo a fianco alla persona che si ama? Per Claire e Thomas tutto ciò è così, solo che loro ancora non lo...