Hilary.
Sto dormendo.
Qualcosa però mi sveglia.
Il campanello.
Sbuffo.Riuscirò mai a dormire in pace oggi?
Lo ignoro, sarà la pubblicità, ma il suono del campanello persiste.
Mi alzo sbuffando nuovamente.Di sicuro non è Andrea, ha le chiavi e non torna adesso, in più pensa che io sia a scuola, a proposito... non deve sapere che ho saltato le lezioni.
Mi dirigo verso la porta barcollando.
-Ma chi è?
Non risponde nessuno e il campanello continua a suonare.
Ora ho paura.
E se è un aggressore che mi ha seguita?
No, troppe paranoie.
Guardo dallo spioncino della porta e vedo un ciuffo castano.
Un ciuffo tremendamente familiare.Apro la porta lentamente, e mi ritrovo davanti Benjamin.
Cosa ci fa lui qui?
Dietro di lui ci sono Violet e Federico che però si allontanano subito.
Ma perché me lo vuole incollare addosso? Questa me la paga.Accidenti a me che ho accettato di accompagnarla.
-Cosa vuoi? Pensavo di averti detto che non voglio aver a che fare con te, no? Torna da dove sei venuto con la tua chitarrina e lasciami stare, per favore.Faccio per chiudere la porta, ma la blocca con il piede.
Entra invitandosi da solo e fa incrociare i nostri sguardi.
Ha un'espressione seria, io anche.
-Sei sordo? Esci da casa mia.
-No, prima devo sapere cosa ti è successo, e perché sei così scontrosa.Comincio ad alterarmi.
-Ma cosa vuoi da me? Sono stanca, non ti conosco, sei completamente uno sconosciuto per me, lasciami stare!
-Ti lascerò stare... appena mi spiegherai cosa ti è successo. Non mi faccio trattare così senza un motivo.
-È l'ultima volta che te lo ripeto, Benjamin. Esci da questa casa e lasciami stare.
-Visto? Sai il mio nome. Quindi non sono completamente uno sconosciuto per te.Mi prende in giro?
Lo guardo malissimo, uno sguardo di disprezzo e rabbia.
Non capisco perché.
Mi innervosisce, non sembra importargli un granché.
Anzi, si avvicina e poco dopo ci ritroviamo nella stessa distanza di prima, al parco.-Allora, so che ti sembrerà difficile da credere, ma non tutte le persone "conosciute" sono come dici te. Io e Fede, siamo sempre gli stessi ragazzi che suonavano in una cameretta qualche anno fa con pochissime persone che ci conoscevano. Noi non cambiamo mai. Ora rispondi a questa domanda: se io fossi davvero un montato di merda, sarei venuto fino a qua per parlarti e capire cos'hai?
Non so che dire.
Cioè, ha ragione, ma non sono convinta.
Non sapete quanto ci è voluto per potermi confidare con Violet appena conosciute. Mi ero ripromessa di non fidarmi più di nessuno che non siano Violet o Andrea.Però...
Mi sembra sincero.
Abbasso lo sguardo.***
Io e Benjamin siamo seduti sul divano del salotto.
Uno accanto all'altro.
Lui sta aspettando che io parli, mentre io ho ancora lo sguardo abbassato.
-Non obbligo mai la gente a fare qualcosa che non vuole, ma mi sembra che tu non stia molto bene, magari posso aiutarti.
Sussurra.
-No, nessuno può.
Sussurro a mia volta.
-Non è facile.Continuo.
-Lo so, ma a volte fa del bene parlare con qualcuno che non conosci.
Risponde.
-Quando avevo 2 anni... ero in macchina con i miei genitori e mio fratello, stavo andando a lezione di canto.
-A due anni?
Chiede con un debole sorriso.
-Sì. Mia madre era una grande cantante, e ci teneva che lo diventassi anch'io. Quindi, credeva che se avessi iniziato in tenera età, sarei salita in alto.
Faccio una pausa.
Aspetta che io continui senza fiatare.
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Zitta e Baciami. [Benjamin Mascolo] {B&F}
FanfictionCosa succederebbe se Benjamin Mascolo, quel ragazzo poco sicuro dagli occhi oceano, si innamorasse di una ragazza piena di problemi che ha sempre vissuto circondata dal dolore di una grossa perdita? Annegherà in questi suoi problemi? O sarà lui stes...