Il paesaggio variava lentamente ma lei rimaneva comunque a guardare dal finestrino come se ad ogni svolta le si presentasse sempre qualcosa di nuovo, mai visto prima.
E un po' lo era, era ancora piccola agli occhi del mondo, ma per sua madre era più grande, ai suoi occhi era meglio di molti "grandi".
"Allora piccola, come va li dietro?"
"Bene mamma" la guardò per pochi secondi prima di tornare con la mente fuori dal finestrino.Passarono le ore e si fece buio, ma non si fermavano, ma ora erano in una strada abbastanza isolata, a cercare un posto per la notte, date le continue insistenze della moglie.
Lei iniziava a sentire gli occhi pesanti e sbadiglió, la madre sentendola si girò e le sorrise, ma lei stava già chiudendo gli occhi e vide solo un'immagine sfocata.
Poco dopo si risvegliò ma teneva ancora gli occhi chiusi perché voleva tornare a dormire, ma poteva sentire benissimo ciò che succedeva.
All'improvviso si sentì una botta e l'auto inchiodò di colpo.Aprì gli occhi.
Una figura nera era piombata di colpo addosso alla macchina mettendo le "mani" sul cofano. Nella botta Mamma aveva picchiato la testa in avanti e ora stava con il capo chino penzolante in avanti, inerte, mentre il sangue le scorreva giù per la testa da una spaccatura sul cranio. Una corona di vetri rotti.
Papà era stordito e pallido scuoteva inutilmente la spalla della moglie.Si rifiutava di accettarlo, la donna che ha amato con tutto se stesso per anni.
Morta.Le lacrime gli lasciano gli occhi fredde come schegge di ghiaccio.
Poi il suo volto si scurisce.
"Papà?"
"Resta in macchina, Erica"
"Cos'è successo alla mamma?"
"Niente d'importante "Detto questo uscì dalla vettura.
Guardò il mostro e disse:
"Non posso permettermi di perdere anche lei per colpa tua"
Così si lanciò contro il mostro con l'intento di ucciderlo.Ma lui fu più veloce.
Gli afferrò la gola e ci piantò gli artigli dentro, uccidendo.Scaraventò il corpo di là oltre il buio.
Andò dalla parte del portiera di Erica e la aprì prendendola in braccio con dolcezza. La guardò degli occhi e disse:
"Ora con te tutto sarà più sicuro, ora che lo sei anche tu" e la posò a terra.
Erica lo guardò bene ma non aveva paura, era curiosa.
"E ora dove si va?"Le domandò il mostro.
"A casa?" Gli chiese
"No, avanti" l'avventura non era finita.