Prologo

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Era semplicemente un ombra, niente di più e niente di meno, scura e dai contorni appena definiti. Non l'avevo mai vista in faccia, e non credevo che lei si fosse mai accorta di me. Un giorno qualsiasi a mezzanotte in punto,mentre ero affacciato alla finestra a osservare il cielo stellato, lei era spuntata fuori. Correva e saltava di tetto in tetto. La faceva sembrare la cosa più facile e bella del mondo. Non mi era mai venuto in mente neanche per un secondo di provare a chiamarla, o andare lì e chiedergli chi fosse. Solitamente si sdraiava qualche tetto più in sotto rispetto alla finestra della mia camera e osservava la volta celeste. Anche quando il cielo era annuvolato e le stelle non si vedevano, lei guardava. Sembrava vedere oltre le nuvole, sembrava riuscire ugualmente a vedere il cielo. Lei guardava il cielo, io guardavo lei. Non avevo mai detto a nessuno di averla vista. Ero sicuro che non fosse stato un caso, c'era un motivo se l'avevo vista, ma non lo conoscevo ancora. Il Destino. Che cosa bizzarra. Ma quello che di certo sapevo e che qualunque cosa me l'avesse fatta vedere, caso o destino, ne ero felice.

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