You can't win against me (#Wattys2017)

•6•

<Krystal...> mi sento chiamare.
Quando mi volto,incrocio lo sguardo di Aaron che mi sorride. Lo guardo in modo strano chiedendomi il motivo per cui mi abbia seguita ed è come se mi avesse letto nella mente perché mi risponde subito <Hai detto ad Ian e ad Alex di offrirti qualcosa stasera quindi deduco che ci sarai anche tu,giusto?>.
Scoppio a ridere per l'espressione che assume <Perché? Pensi che non dovrei esserci?>
<È solo che non credo sia un posto per brave ragazze> risponde imbarazzato
<Chi ti dice che sono una brava ragazza?> chiedo continuando a fumare <Alex ci ha detto dei tuoi modi bruschi ma ripete continuamente che sei buona> dice guardando la spiaggia. Evito di rispondergli e lui non parla per un po',ma ad un certo punto decide di rompere il silenzio che,a quanto pare, non gli piace affatto: < Stasera posso passarti a prendere> la sua, suona più come una domanda ma io rido pensando che sia davvero un ragazzo dolce,all'oscuro del fatto che non accetto mai i passaggi in quando adoro guidare. Non ricevendo una risposta continua <se vuoi>.
Sorrido e suppongo che starà pensando a quanto sia una svitata perciò decido di rispondere <Nono,ci vediamo direttamente lì>. Mi volto per tornare dentro,sento Aaron alle spalle e sembra proprio la mia ombra. Riprendo la borsa e saluto tutti. <Ci vediamo stasera> mi sussurra Ian mentre gli lascio un bacio sulla guancia.

Una volta arrivata a casa,mi faccio una doccia veloce e preparo il pranzo. Il pomeriggio lo passo leggendo,per poi addormentarmi qualche ora,o almeno questo era il mio intento. Mi sveglio quando sento suonare,rispondo al citofono ed è Ian che ovviamente faccio entrare; deve venire sempre a disturbare altrimenti non si divertirebbe come vorrebbe. <Tesoro,ancora così stai? Sbrigati che facciamo tardi,sono le 21>
<Cosa c'è che non va nel mio pigiama?>rispondo sbuffando e fregandomene del fatto che sia ormai sera,riesco a prepararmi in poco tempo...se voglio.
<Se per pigiama consideri una canottiera nera,il problema è dentro alla tua bella testolina rossa> ammicca verso di me.
Sa che facendo ciò,non gli risponderò male.
Vado in cucina,cacciando dal frigorifero la torta che mi ha portato ieri sera Ester(una specie di nonna per me). Taglio una fetta e inizio a mangiare <Grazie,per avermi servito,sei la migliore amica del mondo> sbuffa Ian.
<Tesoro,vienitela a prendere,che aspetti?> rispondo sorridendo
Quando si avvicina,lo distraggo e in un secondo si ritrova la mia fetta in faccia: doveva aspettarselo. <Sei una grande stronza. Se solo mi hai sporcato la camicia non sai cosa ti accadrà> Rido ancora per la sua espressione e per il bel volto ormai pieno di cioccolata. Mi taglio un'altra fetta mentre va a pulirsi.
***
Siamo davanti alla discoteca. Ho dovuto portare con me il mio migliore amico perché ha paura di parcheggiare l'auto qui e non ritrovarla più,cosa che io rischio. Ma come dargli torto,non è un bel posto e neanche affidabile. Mentre parcheggio,vedo Alex che ci aspetta vicino alla sua moto e Ian scende rapidamente per raggiungerlo. Quando entriamo ci affiancano Aaron e Davis,neanche stessero ad aspettare proprio noi tre. Dopo cinque minuti mi ritrovo da sola con Aaron perché Davis doveva incontrare una vecchia fiamma,mentre gli altri due dovevano "parlare".  <Vuoi bere qualcosa?> mi chiede il ragazzo accanto a me,ovviamente con dolcezza. Ho notato che è l'unico a rivolgersi a me in questo modo,il che è preoccupante soprattutto se pensiamo che gli unici che osano rivolgermi la parola o sono amici, o costretti,o conoscenti o hanno bisogno di qualcosa. Decido di trattarlo bene perché non credo meriti di essere ferito: <Certo,andiamo ad ordinare>
Dopo un po' arrivano le nostre ordinazioni e una volta finite decido di buttarmi in pista e ballare come il resto delle persone.
Sento qualcuno prendermi per i fianchi e avvicinarmi a sé,nel momento in cui mi giro resto stranita.