Capitolo 11

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AMELIA

Ci svegliammo abbracciati,proprio come ci eravamo addormentati la sera prima.
Sotto le coperte,petto contro petto,io amavo mettere la testa nell'incavo del suo collo,quindi la mia testa era lì,mentre la sua era spento sopra la mia testa.
Io avevo messo una gamba sopra la sua anca.
Mi svegliai perché Claudio si attorcigliava i miei capelli nelle sue dita.
-Hey-
-Hey,buongiorno!-
Sorrisi.
-Ame,stavo pensando,ma i tuoi capelli sono rossi o ramato?-
Risi.
-Ahahah Cla sono ramato! C'è una bella differenza tra il ramato e il rosso!-
Sorrise anche lui,poi si alzò e scese al piano di sotto,dalle scale urlò che mi aspettava tra 5 minuti in cucina.
In quei 5 minuti chiamai Ginevra.
Hey

Hey Gì

Buongiorno! Oggi vieni a scuola?

Eh Gine oggi Claudio deve andare in ospedale...allora...

Allora ti sei offerta per accompagnarlo e io ti devo coprire. Giusto?

Ehm...sì.

Okay no problem,ci penso io. Dirò che ieri sei venuta a dormire a casa mia e che qualcosa ti ha fatto male quindi sei tornata a casa,stamattina mi hai chiamata e mi hai detto che avevi febbre. Okay?

Okay perfetto,grazie Gì poi dammi i compiti.

Si ovvio.

Ciao ciao

Ciaonee! Ah e salutami Claudio

Okay ahahah,Ciaooonee.

Poi chiusi.
Mi misi le calzine che Claudio mi aveva dato la sera prima.
Erano dei fantasmini bianchi con dei gufetti azzurri,verdi e gialli.
Poi prima di andare di sotto andai in bagno,feci i miei bisognini e poi scesi per andare in cucina.
Mentre scendevo le scale potei notare una foto appesa alla prete dove c'erano:
Claudio,la sorella,la madre e il padre. La solita foto di famiglia presente in ogni casa.
C'erano la madre e il padre abbracciati,e la sorella e Claudio pure.
Suppongo che prima si volevano molto bene.

Una volte essermi seduta a tavola,Claudio mi porse una tazza di cappuccino.
-Grazie!-
-Prego-
Poi si sedette anche lui difronte a me.
-Che hai?-
Mi preoccupai,era giù...
-Niente...-
-Ma?-
-Ma...niente-
Feci spallucce,poi continuai a bere il mio cappuccino.
Finita la colazione io e lui salimmo sopra,in camera sua per cambiarci.
-Qual'è il tuo colore preferito?-
Mi chiese.
-Il verde. E il tuo?-
-L'arancione. Però un arancione caricom.-
Risi.
-Ma a te piace The Hunger Games?-
Appena me lo disse gli si illuminarono gli occhi. Si vedeva che lui andava pazzo per Hunger Games,e io non ero da meno!
-Ovvio! Certo che mi piace,se è per questo adoro anche The Divergent Series,oppure Harry Potter,Shadowhunters,Twilight...potrei continuare così a vita.-
Lui scoppiò a ridere,poi mi confessò che The Hunger Games era la sua saga preferita,la adorava. Poi gli rinfacciai una cosa.
-Ma aspetta,TU SEI UN FANBOY!! Ahahahaha Oddio ma allora esistono! Non è solo una leggenda metropolitana!-
-No,non faccio tutte quelle cose che fate voi,cioè,io non impazzisco appena vedo i due protagonisti insieme,non faccio aship alla random! Ahahahah-
***
Arrivammo all'ospedale con l'autobus.
Appena arrivammo davanti all'entrata lui fece congiungere le nostre mani,poi mi baciò la mano,io gli feci cenno di toglierci da davanti l'entrata e di spostarci più in là.
Poi il resto lo fece lui.
Mi spinse contro al muro,lui mise le mani allacciate alla mia vita mentre io al suo collo.
Ci staccammo diversi minuti dopo,poi entrammo.
Io in lontananza vidi mia mamma,quindi mi nascosi dietro Claudio nella speranza che non ci vedesse.
Quando finimmo,un dottore ci portò fino in camera.
Una volta arrivati nella camera dell'ospedale,Claudio sospirò pesantemente e poi balbettò:
-Mi sa che qui ci rimarrò a lungo...-
Mi venne la morte nel cuore.
Come potevo pensare che la persona che odiavo fino a qualche mese fa,sarebbe potuta morire?
Come potevo pensare che la persona che amavo,se ne sarebbe potuto andare dalla mia vita?
Semplicemente non lo sapevo.
Non avevo idea di cosa sarebbe potuto succedere n'è a lui,e tanto meno a me.
Lui non era perfetto,ma neanche io lo ero.
Mi incamminai verso l'uscita dell'ospedale,dopo aver avvistato Claudio che stavo andando a prendere da mangiare.
Ovviamente,il caso volle che io incontrassi mia mamma.
-Amelia?-
Mi girai lentamente pregando che non se la prendesse con me.
-Amelia,Oddio perché sei in ospedale ti sei fatta male? Stai bene? Sei caduta? Vuoi un po' d'acqua?...-
Avrebbe continuato all'infinito ma io la interruppi.
-Mamma,mamma....sto benissimo...qui non sono io che ho bisogno di aiuto...- bisbigliai quest'ultime parole,poi mia mamma fece una faccia sospettosa ma allo stesso tempo arrabbiata e preoccupata.
-Amelia..che ci fai in ospedale?!-
mi grattai la testa,poi ci pensai su...su cosa inventarmi.
-Niente mamma,ero venuta così.-
-Amelia non prendermi per il culo!- urlò e tutti i medici e persone che erano nei paraggi si girarono a guardare,che imbarazzo...
-Minchia mamma un mio amico sta male,ha la leucemia!- scoppiai in lacrime. Me ne andai.
Non seppi se mia madre mi stesse rincorrendo o cosa,ero troppo impegnata a fregarmene altamente di mia madre. Non capiva.
Andai nel retro dell'ospedale,mi misi le ciffuette e sparai la musica al massimo. Guarda caso partì "7 years" si Lukas Graham.
-No vabbè,la sfiga mi vuole bene- dissi scazzata,poi cambiai la canzone e partì "Hello" di Adele. -Eh no cazzo!!- quasi urlai. Cambiai ancora e partì "You Don't Own Me" di Grace. La ascoltai tutta,poi mi addormentai.
Mi ero "accomodata",se così si può dire,su una sedia di plastica bianca vecchia. Aveva i manici spezzati e un piede della sedia traballava.
Ascoltai ancora mezz'oretta di canzoni,poi mi addormentai.
Mi svegliai perché stava piovendo,anzi,diluviando e non me n'ero neanche resa conto. Mi alzai e me la feci di corsa fino a dentro l'ospedale,cercando di non scivolare.
Entrai dentro e mi precipitai subito al secondo piano.
Andai nella camera di Claudio ma non lo trovai.
Chiesi alla prima infermiera dov'era e lei mi disse che si trovava al 4 piano.
Così,a piedi,me la feci fino al 4 piano,chiesi poi ad un'altra infermiera quale fosse la sua camera,e anch'essa mi disse che lo avevano spostato di camera,si trovava al 3 piano. Me la feci con calma fino al terzo piano,e lì un'infermiera mi fermò
-Amelia! Cara! Che ti è successo?!-
Era un'infermiera molto alta,mora,non la conoscevo,ma stranamente lei conosceva me.
-Ehm...niente. Piccolo inconveniente..- mi misi entrambe le mani dietro il collo così da togliermi tutti i capelli ormai non grondanti più d'acqua.
-Oh vieni cara,ti do dei vestiti-
-Nono grazie vado di fret...- feci per girarmi,ma lei mi prese per mano e mi portò in una stanza dove c'erano dei letti,e due vestiti.
-Tieni metti questi...per i capelli..-
La interruppi
-Nono seriamente vado molto di fretta,dopo mi cambierò,grazie gentilissima!-
Sorrisi e me ne andai.
Incontrai poi un infermiere,e gli chiesi quale fosse la sua stanza
-In fondo al corridoio,la 5ª porta a destra-
-Grazie-
Stava aprendo la bocca ma io come la feci di corsa fino alla camera.
Bussai.
Non sentì risposta.
Bussai ancora,e anche sta volta niente.
Aprii piano la porta così da vedere se ci fosse qualcuno.
Era una camera piuttosto grande per essere quella di un ospedale.
C'era un corridoietto,dove a sinistra era presente un bagno con tanto di doccia.
Poi era presente una finestra enorme,quasi quando il muro che aveva tipo un rialzo in muretto,con dei cuscini,dove uno ci si poteva sedere. Poi c'era una scrivania con 2 sedie,e altre 3 sedie sparse per la camera. Sembrava tanto una camera d'albergo.
Vidi poi Lui. Lo vidi. Stava dormendo. Vidi poi tutti quei macchingegni attaccati a lui... scoppiai a piangere.
Mi appoggiai ad uno dei muri e mi misi entrambe le mani sul viso. Poi sentì qualcuno mugolare.
-Ehi,perché piangi- quel filo di voce soffocato non poteva che non essere di Claudio.
-Non-Non sto piangendo- dissi tra un singhiozzo e l'altro che cercavo di trattenere.
-Vieni qui-
Lui alzò un lembo della sua coperta,mi tolsi le scarpe e mi infilai nel letto con lui. Mi mise poi un braccio sotto il collo,io mi girai su di un fianco e misi una mia mano sul suo petto.
-Non piangere okay? Sto bene-
Sorrisi. Lui mi faceva sempre sorridere.
-Ma sei tutta bagnata! Cosa hai fatto?-
-Mh niente mi sono addormentata fuori-
-Che scema- disse ridendo.
-Lo so grazie-
Mi accoccolai ancora di più a lui,e lui mi strinse a sua volta.
-Piccola mia.-
Erano le 20:00 e mi ricordo che quando litigai con mia mamma erano le 14:00.
-Vatti a fare una doccia. Puzzi.- disse ridendo ancora.
-ahahah grazie eh-
Dissi alzandomi
-Però prima vieni un'attimo qui.-
Mi avvicinai.
-Hai qualcosa proprio...- non fini la frase perché mi baciò.
Oddio le sue labbra...
-Mh-Mh...-
Mi staccai velocemente da Claudio e mi girai.
MIA. MADRE.
Ripeto,la sfiga mi vuole bene.
Claudio si mise di nuovo a ridere.
-E con te parliamo dopo- mi disse "minacciosa" io mi chiusi in bagno e aprii l'acqua calda.
20 minuti dopo sentii bussare alla porta.
-Amelia ti ho portato shampoo, bagnoschiuma e un cambio.-
Aprii la porta tanto da far passare il mio esile polso,poi presi la mia roba.
Uscii sala doccia e mi avvolsi al corpo un asciugamano enorme che era appeso al termo arredo del bagno. E poi un altro per i capelli.
Sentii mia mamma parlare con Claudio.
-Allora? Ti piace questa stanza?-
-Beh si..ma signora perché mi ha spostato qui?-
-Innanzitutto perché voglio il meglio per il ragazzo di mia figlia,e ti prometto che ti preserveremo le migliori cure possibili,poi anche perché quella camera non andava bene.-
-Ma avete queste camere negli ospedali?-
-Queste camere veramente sono state fatte per la gente importante. Ci è capitato più volte di curare gente nobile,come la Marchesa D'Aragona.-
-Uuuh figo-
Mi asciugai i capelli,mi vestii e poi uscii dal bagno.
-io vi lascio-
Mia madre si alzò,prese la cartella clinica di Claudio e l'I-Pad e uscii dalla camera.
La fermai prima che uscisse e l'abbracciai,credo che non sia un bellissimo modo per dire ad una qualsiasi madre che si è fidanzati. Però vabbè,non l'ha presa tanto male,pensavo peggio.
-Grazie mamma- strinsi ancora di più l'abbraccio e lei sussurrò un "Di niente tesoro mio" poi uscii definitivamente dalla camera.
-E adesso?-
-E adesso tu vieni qui.-
Si alzò dal letto e lo mise in angolo retto,così da stare appoggiato al letto. Mi avvicinai a lui e mi misi come prima.
-Ora si che profumi-
-Di che profumo?-
-Di te,ed io amo il tuo profumo-
Mi baciò e mi misi a cavalcioni sopra di lui,poi misi entrambe le mai al suo viso,mentre le sue erano sul mio fondoschiena,così da tenermi il più vicino a lui.
-Ti amo-
Sussurrò sulle mie labbra,ed io sorrisi facendo scontrare i nostri denti.
Mi morse il labbro,ed io gli slacciai i fiocchi del camice dell'ospedale.
Iniziai a fargli una serie di succhiotti sul pettorale scolpito sinistro,così da formare la metà di un cuore. Erano molto violacei,poi feci con le dita l'altra metà del cuore. Lui abbassò il mento per osservare sbalordito la mia "opera"
-Ah si? Tutto qui?-
Mi avvicinò a se facendomi anch'esso una serie di succhiotti sul collo,finita l'opera fece una foto col mio telefono e me la fece vedere.
-Mia madre mi ucciderà per questo.-
Sorrise maliziosamente.
Mi aveva fatto una serie di succhiotti così da formare una scritta:MIA.
Erano anche venuti bene,ma come lo copro questi...?!
Mi accoccolai a lui sotto le coperte,per 5 minuti poi,dal nulla mi baciò ancora.
Mi prese dai fianchi e mi mise di nuovo sopra di lui. Mi sfilò la maglietta,io non dovetti fare nulla,gli avevo già tolto il camicie,quindi meglio per me.
Dopo mi tolse anche leggings che mia mamma mi aveva portato. Mi tolse poi il reggiseno,continuando a fare succhiotti,c'erano come 5 succhiotti sul seno destro,e poi continuavano in fila fino al basso ventre,perfettamente paralleli.
La situazione si era ribaltata da tempo ed io non me n'ero neanche resa conto.
Iniziò a scostarmi l'elasticità delle mutandine,poi me le sfilò completamente.
-Aspetta aspetta aspetta,fermo.-
-che devo aspettare-
-La porta- mi alzai e chiusi la porta,completamente nuda come se niente fosse.
Poi mi rimisi a letto.
-Mh...dov'eravamo arrivati? Ah sì giusto-
Infilò due dita in me. -Cazzo Claudio-
Mi alzai con bacino,ma lui mi tirò di nuovo subito a se prendendomi da un fianco.
Iniziò a pompare,prima piano,poi molto più velocemente,facendomi gemere.
Lentamente infilò poi anche un altro dito
-Minchia-
Inarcai la schiena e chiusi gli occhi,mordendomi in seguito il labbro.
Continuò a pompare ancora infilando un altro dito.
Lui mi baciò per soffocare il mio urlo.
Poi,in seguito ancora,infilò un altro dito,avendo tutta le sue dita in me. Poi infilò anche tutta la mano,fino ad arrivare al polso,con movimenti dolci iniziò a muovere la mano.
Appena iniziò a muovere con più velocità inarcai la schiena buttando un urlo soffocato. Io misi la mia mano sul suo petto,scendendo sempre più giù fino ad arrivare al suo "attrezzo".
Lo presi fra le mani e iniziai a muovere la mano molto velocemente.
-Cazzo amelia.-
Disse solo. Poi tolse la mano da dentro di me.
Prese un preservativo che aveva nella tasca più piccola dello zaino,se lo infilò e dopo entrò in me.
Prima non si stesse fermo per farmi abituare. Poi iniziò a spingere prima piano,poi velocemente,poi più velocemente
-A..Amelia st..sto p-per V-v-venire- balbettò in preda all'orgasmo.
Venimmo entrambi urlando i nostri nomi.
Io mi alzai e andai in bagno,mi feci un'altra doccia senza lavare i capelli,poi mi vestii e mi misi come "camicia da notte" una sua maglietta che aveva portato come cambio.
Mentre invece lui non si mise quel camice orrendo che lo faceva stare a culo al vento ma si mise il pigiama che aveva portato.
Mi misi nel letto con lui e iniziammo a parlare,quando poi bussarono alla porta. Andai io ed era la cena,sia per me che per lui.
C'era pasta al sugo,acqua e due budini. Poi c'era un biglietto con su scritto VI preparerò sempre io la cena e pranzo,il cibo dell'ospedale fa schifo.
Era ovviamente di mia mamma. Mangiammo tutto e poi ci accoccolammo nel letto.
Lui accese la Tv,trasmettendo "Le Regole Del Delitto Perfetto" -Io amo questa trasmissione- disse lui con gli occhi a cuoricino. Risi e poi gli misi una mano nei capelli per scompigliarglieli.
Verso le 00:00 ci addormentammo.
***
HEI PACIOCCHEEEEEEEEE
scusate per questa ENORMISSIMA pausa,ma questa volta proprio non avevo voglia di scrivere...scusatemi💦💦

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