"Sara Garozzo?!" parlando così a bassa voce, che nessuno mi avrebbe mai sentito.
S - "Megan!!" Urla una seconda volta Sara, così entrambe ci avviciniamo e, quando siamo a pochi centimentri di distanza, sono sicura al cento per cento che sia lei: alta più di me (questo è poco ma sicuro), con dei capelli biondi che le arrivano fino alle clavicola e occhi verdi.
"Cosa ci fai qui?"
S - "È una storia un po' lunga, devo prendere un volo per Rio" Rio, quindi Brasile, quindi Olimpiadi, quindi prende il mio aereo!
"Per le olimpiadi? Partecipi??"
S - "Si, cioè no. Io sono l'aiuto allenatrice per Gianlorenzo Blengini, l'allenatore della nazionale italiana maschile di pallavolo" resto a bocca aperta dalle sue parole.. Siccome non le avevo più risposto, Sara mi fa una domanda a sua volta
S - "Te, invece, come mai sei a Milano?"
"Se te lo dico, non ci crederai mai" rispondo ridendo
S - "Ti ricordi, vero, di me? Mettimi alla prova"
"Beh.. sarò la fisioterapista per la nazionale maschile di pallavolo" e sul viso mi spunta un sorriso timido, non sono ancora convinta delle mie capacità e questa è di sicuro un'occasione grandiosa, ma anche una grande responsabilità
S - "Ma è fantastico! Oddio non sai quanto sono felice!" Dice abbrcciandomi e non posso fare a meno di sorridere. Mi è mancata, eravamo molto legate quando giocavamo insieme allo sport che più amavo, ma poi purtroppo ci siamo perse di vista.. questa sarà anche un'opportunità per recuperare la nostra amicizia, e devo dire che non è iniziata male!
S - "Allora vieni con me che raggiungiamo gli altri dello staff e la squadra" La squadra! Non ci avevo ancora pensato, vedrò in carne e ossa i ragazzi che ho seguito da anni e anni come da piccola seguivo i loro predecessori..
Sara mi porta via dei miei pensieri e mi trascina verso la sala, dove dobbiamo attendere la chiamata per l'imbarco. Girando l'angolo, i miei occhi di soffermano a guardare la sala piena di ragazzi e ragazze, tra nuotatori, pallavolisti e altri atleti, pronti per questa nuova olimpiade, pronti per arrivare al podio. E poi ci sono io, una ragazza pronta per una nuova avventura!
Sara inizia a chiamare un nome e a sbracciarsi alla ricerca, ma chi sta cercando?!
S - "Ah eccoti, Angelo!" Un signore alto, sulla quarantina di anni, credo, si gira e saluta Sara con un grande sorriso
A - "Sara, fatti abbracciare!" Mentre si abbracciano, il signore si accorge di me
A - "Te devi essere la nuova arrivata: Megan Anderson, giusto?"
"Si, sono io! Piacere" dico porgendogli la mano
A - "Piacere mio! Io sono Angelo Girarda, ci siamo sentiti al telefono" ah si! Quella telefonata che ha dato una svolta alla mia monotona vita!
A - "Vieni che ti presento il resto dello staff e l'allenatore!" Mi trascina da ogni parte e mi presenta un sacco di gente e mi dice troppi nomi che, molto probabilmente, dovrò richiedere perché in questo momento nella mia testa non c'è posto se non per l'ansia e l'eccitazione di questo nuovo viaggio!
Alla fine mi porta verso un altro gruppo e quando ci avviciniamo noto che è la squadra di pallavolo! No no cazzo, ti prego non portarmi lì. Mi trascina a forza e mi ritrovo vicina e stangoni alti il doppio di me. Io sono alta circa 1.65.. Il più piccolo di loro è ovviamente il libero, ma lui è comunque più alto di me.. In mezzo al gruppo vedo anche la mia amica, insieme a quello che presumo essere l'allenatore che sta parlando con tutti i ragazzi
A - "Ragazzi, scusate se vi interrompo ma mi servirebbe il vostro allenatore"
G - "Eccomi! Dimmi tutti Angelo"
A - "Lei è Megan, Megan Anderson. La nuova fisioterapista che ti dicevo"
G - "Piacere! Credo che ormai tu sappia chi sono. Angelo non la finisce mai di parlare" e sussurandomi all'orecchio "e non finirà mai di presentarti chiunque sia qui presente" non posso fare a meno di sorridere a quelle parole. Gianlorenzo mi spiega alcune delle cose, ma ovviamente ci sarà tempo per imparare tutti quanto. Mentre , l'allantore parla con Angelo, io resto lì e ascolto, ma non so perché, mi sento osservata: mi guardo intorno, ma tutti sono ignari della mia presenza.X - "I passeggeri del volo per Rio De Janeiro delle 11.30 sono pregati di dirigersi all'entrata del gate per l'imbarco"
A - "Oh è il nostro volo!" e lo vidi correre a cercare le sue valige.
Feci lo stesso andando verso le mie e mi ritrovai, al mio fianco, la mia amica Sara, per fortuna che c'è anche lei
S - "Tranquilla, ci sono io! Questa volta non ci perderemo mai più di vista" si, ha ragione.. basta con il passato, ora si pensa al presente. E ci avviamo insieme verso l'imbarco.S - "Agitata?" mi chiede la mia amica seduta di fianco a me
"Ci crederesti che sono più agitata di quello che succederà dopo, più che adesso?"
S - "Sai, prima quando stavi parlando con Angelo e Gialorenzo, i ragazzi mi hanno" ma non finisce la frase che il pilota ci chiede di sederci per prepararci al decollo e, in quel momento, mi ricordo che devo mandare un messaggio a mia mammaA: Mum
Ora decolliamo. Tutto apposto ci sentiamo al mio arrivoNon faccio in tempo a spegnere il telefono, che mi arriva subito la sua risposta
Da: Mum
Buon lavoro e, mi raccomando, divertiti! Ah, se lo vedi saluta Matthew..Un velo di tristezza mi compare sul viso, ma, prima che Sara possa notarlo, lo scaccio subito. Spegno il telefono e guardo fuori dal finestrino aspettando il decollo. Finché dopo poco l'aereo inizia a muoversi, percorre la pista e, infine, si alza libero nel cielo. Metto le cuffiette e chiudo gli occhi, lasciandomi cullare dal volo di questo trasporto che mi condurrà verso la nostra destinazione: Rio De Janeiro!
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One Job, Two Loves
Fiksi PenggemarUna ragazza, un lavoro, un vecchio amore e uno che forse nascerà.. Come è possibile che la propria vita possa cambiare dopo una semplice telefonata?