Capitolo 1. Hyung

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Sto letteralmente gelando.
E ciò è molto strano, non a caso sono disteso sul pavimento della sala comune davanti al camino acceso.
Credo di essere qua da almeno qualche ora abbondante.

Il fatto è che non ho freddo perché è inverno e fuori nevica, no.
Ho freddo perché mi sento solo, nonostante la carriera ed i miei amici.
Ho bisogno di affetto...quel tipo di affetto che solo la tua ragazza può darti.
Ma c'è un problema non indifferente in tutto questo, ed il fatto è che sono gay.
Me ne sono reso conto abbastanza di recente...

Come ho fatto?

Ogni volta che vedo Jimin, non riesco a non pensare ad un apprezzamento soprattutto sul suo fisico.
Potrei passare ore a parlare di quanto è perfetto o addirittura scriverci un libro ed intitolarlo "I vaneggiamenti di Jeongguk".
So di non avere una mezza possibilità, e mi fa rabbia scambiare le sue attenzioni per qualcos'altro.
So che mi stuzzica e mi cerca solo perché somiglia a suo fratello.

Che darei per non essere così.

Sospiro per l'ennesima volta rotolandomi fino a posizionarmi con la pancia all'aria.

Uhm...interessante il soffitto bianco.

《Jeongkookie!~》Cinguetta Jimin facendo capolino nella mia visuale, prendendo il posto del soffitto insipido.

Quanto vorrei odiare quella vocina innocentemente assassina per i miei ormoni.
Park Jimin, odio te ed il tuo fottuto modo di essere irritabilmente adorabile.

«Jimin.» Mugugno in risposta abbastanza svogliatamente.
Vorrei stare con lui giorno e notte, ma visto che non mi ricambierà, tanto vale metterci una croce sopra e cominciare a farci l'abitudine.
«Yaaaah, sono uno Hyung per te! Sei sempre il solito maleducato irrispettoso!» Replica dandomi uno scappellotto guadagnandosi la mia occhiataccia più fulminea.
«Che vuoi?» Rispondo malamente massaggiandomi la nuca «Hai voglia di fare compagnia al tuo Hyung? Gli altri sono tutti fuori!» sorride nel dirmelo.

Ed io ovviamente perdo un battito.
Dovrei dirti di no, ma hai quello sguardo da cucciolo che mi fa venir voglia di prendermi a pugni anche se solo ci provo a risponderti negativamente.
Ma non posso cedere, non così.

«E tu perché non sei uscito?» Mi metto seduto inclinando la testa verso l'alto per guardarlo meglio.
«Avevo un appuntamento ma è stato disdito...e poi mi piacerebbe passare del tempo con te.»

Ha detto che gli piacerebbe passare del tempo con me.
Vorrei prendermi la testa tra le mani, rotolare, urlare, saltare su un unicorno e volare fin Saturno, sclerando su quanto la cosa possa farmi impazzire.
VUOLE LA MIA E DICO SOLO MIA COMPAGNIA.
Okay Kook, adesso calmati o persino il ceco che sta in fondo al viale potrebbe vedere i tuoi pensieri.

«Va bene, infondo mi stavo annoiando.» Affermo con non-chalance fingendomi il più indifferente possibile.
«Ottimo! Ti va se ci guardiamo un film al computer in camera mia?» Mi porge una mano per aiutarmi ad alzarmi e la afferro facendolo.

Mmmmh camera sua, ci sono sempre stato per poco tempo a meno che non fosse per le camere condivise assieme a Tae.

Mi limito ad annuire ed andiamo in camera sua, mi siedo sul suo letto aspettando prenda il computer, quando all'improvviso gli squilla il cellulare e posa il portatile sulle mie gambe facendomi segno che ci mette solamente un minuto.
«Si, no sono a casa. Ah...davvero? Non avevi un impegno? Capisco, arrivo allora, dammi il tempo di vestirmi e sono da te.» Riattacca la chiamata grattandosi la testa e si volta verso di me «Ahm...Kookie scusa ma ho un impegno imprevisto...ricordi ti dicevo di un appuntamento cancellato? È appena stato "riattivato".» ride mentre me lo dice, ma smette appena mi guarda bene.

『Paper Heart』[Pausa] - JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora