La carica è inarrestabile, io e gli altri siamo ormai a pochi grauv di distanza.
Sono riuscito ad avanzare con il mio sar davanti a tutti. Sento nell' aria un nuovo odore, è acre, pestinenziale, è l' odore della paura?
Salto le mura, l' odore si fa sempre più intenso... più visibile... più piacevole, erette da poco e mi precipito verso un gruppo di soldati nemici.
Appena mi vedono i tre davanti si appoggiano al suolo con un ginocchio solo e iniziano a bombardarmi, quelli dietro rimangono in piedi facendo fuoco, credendo davvero di potermi fermare con quella piccola raffica di sfere.
Iniziai ad avanzare, armato con ill mio tryt*, assumo un andatura lenta, sicuro che quella preda sia mia e di nessun altro, sento ancora i loro attacchi che vengono respinti dalla mia armatura, nemmeno un graffio. Sono ormai davanti a loro, iniziano ad indietreggiare, l' olezzo della paura si fa sempre più forte, mi assale le narici, punta dritto al cervello. Inizio a correre.
Le teste dei primi tre finisce ad una ventina di metri dal loro corpo, il quarto viene sbudellato e negli ultimi istanti di vita riesce a vedere il proprio intestino uscire dal corpo sventrato. Il quinto, totalmente spaventato inizia a vomitare lì vicino, prendo il suo corpo, tiro la testa, gliela stacco e gli faccio leccare il suo stesso vomito. Il sesto scappa, mi da le spalle e butta l' arma, lo raggiungo in pochi istanti, sto per finirlo quando un' aurea di calore mi pervade il torace, sento un forte impulso pervadere il mio corpo, guardo meglio, la mia armatura è stata perforata da un proiettile, la corazza si tinge di un blu scuro, quasi nero, il mio sangue, mi volto verso il mio nuovo obbiettivo con ancora il sesto soldato in una delle quattro mani. Cerco di individuarlo, ma un' altra fitta alla mia spallami distoglie, la direzione è diversa, la sensazione uguale. Mi volto, provo ad individuare anche quello, ma si ripete ancora la stessa cosa, diversa angolazione, stessa sensazione.
Vedo il mio sar soffrire per un esplosione sotto il torace, le gambe spezzate da diverse scheggie metalliche che volano dappertutto, il torace si apre e si carbonizza in un istante, il terreno si fa verde, percepisco alcuni spasmi delle antenne, era morto.
Anche i miei compagni sono in difficoltà, una moltitudine è già morta, altri sono nella mia stessa condizione, mi pervade un forte senso di nausea. Sento anche colpi di artiglieria indirizzarsi verso i miei compari, non verso il nemico, interi battaglioni massacrati per fuoco amico. Anche nel mio accampamento vedo fiamme e diversi colpi di laser, vedo un' intera schiera di fanti venir risucchiata da un piccolo argar. Capisco, ci hanno accerchiati.
Ora devo preoccuparmi di me stesso, la mia armatura è un colabrodo ormai, al quinto proiettile sento finalmente cos' è il dolore, la mia energia è quasi totalmente prosciugata, vedo sfocato, cado per terra, il gelido suolo mi accoglie, mi abbraccia, mi consiglia di lasciare quel luogo e di passare ad un mondo migliore, ricordo gli ultimi saluti della mia amata, provo a rialzarmi, sono l' ultimo dell' imponente armata della mia razza, tutti i nemici sono su di me, con i loro piccoli fuscelli metallici ritti verso di me.Stramazzo a terra, compiendo gli ultimi spasmi, morente, lontano da casa, dell' acqua inizia a fuoriuscire dai miei occhi, sto piangendo?
Sono felice, oggi ho imparato due nuove emozioni.
*Legenda:
Tryt- Un arma da usare in combattimento ravvicinato, è costituita da tre punte tipo tridente ma senza manico. Ogni punta è affilata sia per gli affondi che per i tagli laterali.
-angolo-###-dello-###-"scrittore"-
Ok devo ammetterlo. Questo era un test, volevo provare a cambiare tipo di scrittura, inserire parole strane ed una lingua aliena, maaaa mi sono resoconto dell' impossibilità dell' impresa a 14 anni... spero quindi che vi sia ugualmente piaciuto e alla prossima storiella! qwq