Odio studiare..forse lo avete già capito,specialmente oggi che ho ancora un forte mal di testa per aver bevuto troppo.
Stamattina non sono andata a scuola per questo,non ho ancora acceso il telefono e molto probabilmente la mia migliore amica si starà preoccupando,ma io sto bene.SI.
Ho appena finito di ripassare Geografia,mi avrebbe sicuramente interrogata domani,la conosco bene quella prof.
Tra un mese e mezzo circa sarà Natale,e so già che sarà il peggiore senza mia madre..lei cucinava sempre qualcosa di buono,e tutti insieme in famiglia mangiavamo,ci divertivamo come se fossimo dei bambini.
In fin dei conti lo si rimane sempre.
Quest'anno lo passerò in camera,a piangere..tutti li fuori e io in camera,con delle cuffiette,o magari vedendo dei video mentre lei c'era ancora e c'erano solo sorrisi.
Sto affogando piano piano,non ho più nulla che mi distragga.Ogni cosa mi riporta a mia madre..perché in ogni cosa c'era sempre lei.
Nemmeno cantare mi aiuta.Lo facevo sempre con lei,e quando mi sentivo giù mi aiutava sempre..ma adesso niente,e nulla ci riesce.
Non voglio nemmeno che Francesca stia male per me.Non voglio farla preoccupare,le faccio solo uno di quei sorrisi falsi,che ormai sono abituata a fare.Decido di riandare da mia madre,sto bene se la vedo..anche se al cimitero!
Mi preparo ed esco di casa correndo.
Inizia a piovere ma io rimango li al cimitero,non voglio andarmene..mi sento al sicuro se sto li..
Accarezzo il muro di cemento,e comincio a parlare con le lacrime agli occhi..
-Ciao mamma,non è passato tanto da quando te ne sei andata,ma mi manchi.Quando tornerai?Voglio abbracciarti..fa davvero male non averti.Sai papà mi ha raccontato tutta la verità e anche se ammetto che è stato doloroso per me,vi posso capire,grazie per avermi protetta.-Ho sempre pensato che la vita è stata fin troppo crudele con me da sempre.Mi ha portato via mia madre,e ha lasciato qui le persone che non meritano di vivere.
Mamma,cara mamma,lo so.
La morte non è niente,sei semplicemente passata dall'altra parte:è come se fossi nascosta nella mia stanza accanto.Io sono sempre io,e tu sei sempre tu.Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.Ti chiamo ancora con il nome che io so,che mi è famigliare:ti parlo nello stesso modo affettuoso che ho sempre usato.Non cambierò tono di voce,non assumerò un aria solenne o triste.Continuo a ridere di quello che ci faceva ridere sempre,di quelle piccole cose che piacevano quando eravamo insieme.Prego,sorrido e ti penso.Il tuo nome è sempre la parola famigliare di prima:lo pronuncio senza una minima traccia di tristezza o d'ombra,anche se è difficile.La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:è la stessa di prima,c'è la continuità ma non si spezza.Perché dovresti essere fuori dai miei pensieri semplicemente perché sei fuori dalla mia vista?Non sei lontana,sei solo dall'altra parte,dietro l'angolo.Va tutto bene.Ritroverò il tuo cuore e ne ritroverò la tenerezza purificata.Adesso asciugo le mie lacrime,e cerco di non piangere più.Io ti amo mamma,il tuo sorriso è ancora la mia pace.
La pioggia scende su di noi,stiamo piangendo insieme..presto ci rivedremo,te lo prometto mamma,te lo prometto.Bacio quel muro che ci divide e cerco di tornare a casa.
Prendo il mio pacchetto di sigarette e ne tiro una,l'accendo e piano piano inizio ad ispirare.
Il fumo mi corrode la gola e comincio a tossire fino a quando non mi riprendo e poi continuo a fumare normalmente.
Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto,ma è l'unica cosa che mi rimane.
Mi dirigo verso una panchina libera e mi ci siedo.
Il fumo ormai è sparso dappertutto,e i miei pensieri continuano a fare spazio nella mia mente.
Da lontano noto un ragazzo,alto,con un ciuffo sbarazzino che giocava a calcio nonostante stesse piovigginando.Ancora una volta il mio stomaco provò una forte sensazione.
《che ci fai qui?》
Si siede accanto a me Federico.
《nulla,sono appena andata a trovare mio madre..》《fumi?》
《ho iniziato,mi fa stare bene e mi calma.》
Aspiro.Il fumo passa per la gola,brucia,mi riempe i polmoni.E quando butto tutto fuori,insieme alle preoccupazioni e al dolore,capisco che in quel momento di calma,sono ancora viva.
《ti rovini la vita,smettilaa!》-togliendomi la sigaretta dalle mani e lanciandola.
《ognuno è libero di rovinarsi la vita come meglio crede》
《ma non così,sei giovane ancora vivi.Non farti del male,se hai qualche problema parlane,una sigaretta non può risolverti i problemi,può semplicemente farti calmare per un po ma i tuoi problemi rimangono sempre così,smettila di fumare!》
Dal mio viso traspare una sensazione di tristezza,abbasso lo sguardo e comincio a piangere.
《scusami,non volevo!Sei il primo che me lo dice,non credevo che potesse importare mai a qualcuno..e che non c'è la faccio più ad andare avanti.》
Federico mi prende e mi tira verso di lui per poterlo abbracciare,ormai li sto bagnando tutta la maglia.
《Tranquilla,va tutto bene..io ci sono,Francesca c'è..ma non fumare più.》
Devo ammettere che mi ha fatto stare bene.Da quando ho deciso che sarei cambiata,lui è stato il primo a farmi uscire il mio animo sensibile come una volta.
Non so come abbia fatto,ma nei suoi occhi si legge che vuole fare solo del bene,non mi userebbe mai,devo ringraziarlo per questo,i piccoli gesti,le parole per me contano,significa che almeno per qualcuno vale la pena vivere.
Mi alzo e asciugandomi le lacrime mi avvio a casa,voglio stare sola,devo poter trovare una soluzione.
Apro la porta e corro in camera senza nemmeno salutare mio padre.
Davanti a me c'era una porta semichiusa.
《papà,che c'è li dentro?》
Salii velocemente le scale e mi disse:
《tutte le cose di tua madre.》
《posso entrarci?》
《sei stata sua figlia,certo che puoi..entrare》
Mi avvio verso questa porta ed entro.C'era proprio tutto,dai vestiti alle scarpe,dalle ultime cose prese fino alle primissime.Tutti gli oggetti che usava da adolescente,e su un mobile c'era una lettera.Non so se sia corretto prenderla e leggerla,però infondo è mia madre.
Mi siedo sul piccolo divanetto che c'era e comincio a leggere.[Ciao piccola,
se stai leggendo questo è semplicemente perché un ostacolo ci ha dovuto separare.Avrei voluto vederti crescere ancora un po,vederti piangere quando un ragazzo ti lasciava,vederti felice quando stai per sposarti,e quando mi darai dei nipoti.Avrei voluto averti con me ancora per un po.Non stare male,sono ancora qui,voglio solo che non ti dimenticherai di me.Sicuramente avrai saputo la verità,scusaci se non te lo abbiamo detto prima,ma volevo proteggerti,non sapevo che tutto questo si sarebbe concluso così.
Sei una ragazza forte,che ti facevi sentire da piccola con piccoli gesti,come quando stringevi le mani per chiedere il latte.
Voglio che continui la tua vita,non abbatterti,la morte non è nulla..sono solo con gli angeli adesso.
Non deludermi mai,occupati della casa e fai la brava.Sorridi finché la vita non deciderà di fermarti,sorridi perché ti ho donato la cosa più preziosa che c'è.]
Le lacrime scendono e la gola mi brucia,non sopporto di averla cosi lontana..infondo alla lettera c'era scritto qualcos'altro.
[Guarda dietro quel mobile,li c'è un piccolo pianoforte.Coltiva la tua passione per il canto,se hai bisogno puoi venire qui a suonarlo,io ti starò accanto..non me ne andrò mai.Dentro la busta deve esserci ciò che basta,per vivere,per renderti felice perché è quello che conta.
Adesso non mollare tutto e non rinchiuderti,urla al mondo che sei più forte di lui,perché la fuori c'è gente che vuole una come te al proprio fianco.
Stai attenta,di a papà che lo amo tanto,che mi manca..
Ti amo piccola mia.Grazie.]Non posso crederci che mi abbia regalato questo.È sempre stato il mio sogno averne uno,avrei tanto bisogno di suonarlo con lei adesso.
Mi asciugo le lacrime ed esco quel piccolo pianoforte.Le mie dite sui tasti,e inizio a suonare.
Una dolce melodia comincio a creare e i pensieri mi si fanno ancora una volta impressi nella mente.
Chiamo la mia migliore amica ed esco dalla stanza.
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Il quarto capitolo è questo.
Che ne pensate?Sto buttando tante idee giù.
Continuo a 15 commenti e 20 voti🍀
speriamo di aumentare
bacio vi amo -Vale💞
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Colpa Del Destino-Benjamin Mascolo #Wattys2016
Fiksi PenggemarValentina ha 17 anni,ma ha già alle spalle un grande miracolo. La vita l'ha messa alla prova già dall'età di 5 anni.Una bambina così piccola è cresciuta nel dolore della sua grave malattia che solo 2 anni dopo è sparita nel nulla. È cresciuta senza...