-No Hilary, l'ho fatto solo per...
Non la lascio finire la frase, alzo la voce.
-Per il mio meglio, perché ci tieni a me e bla bla bla! Sì certo! Perché ovviamente se ci tenete a me vuol dire che mi potete pedinare o rimbombarmi di domande no?
Capisce che mi sto riferendo ad Andrea, oltre che a lei.
-Hilary, ascoltami. Lo facciamo perché vogliamo vederti felice.
Una risata isterica attira l'attenzione dei miei compagni.
-Infatti guarda come sono felice adesso.
Dico con le lacrime agli occhi, mi alzo velocemente uscendo dalla classe.-Russo? Dove vai?
Mi ferma la prof. senza capire che sto per scoppiare a piangere.
-Prof, se me lo permette vorrei andare in bagno, è urgente, per favore.
Annuisce.Corro in bagno.
Non riesco a trattenere le lacrime.
Non posso credere che le persone a cui tenga di più, non si fidino di me.La mia migliore amica mi segue a mia insaputa.
Mio fratello dubita di me.
Ma se la fiducia non è la prima cosa, allora niente ha senso.Mi sciacquo il viso e torno in classe.
Appena entro vedo tutti che mi fissano, compresa l'insegnante.
-Cos'avete da guardare?
Domando nervosamente, e tutti cambiano direzione dello sguardo.
Un branco di pecore.Mi siedo al mio posto, accanto a Violet che mi guarda pentita.
D'un tratto cerca di attirare la mia attenzione facendo dei versi.
-Hey...
La guardo con la coda dell'occhio, poi sbuffo.
-Stai bene?
Non poteva fare una domanda meno inopportuna.Le ore passano molto lentamente, tra grida, lezioni noiose, richiami e la mia compagna di banco che cerca in ogni modo di farmi parlare con lei, non riuscendoci per di più.
Alla ricreazione prendo una merendina dalla macchinetta, e Violet non fa altro che parlare e parlare ma io non l'ignoro, sono ancora arrabbiata.
In cortile mi siedo e guardo il vuoto mentre continua a parlarmi.
Finito lo snack mi alzo come se nulla fosse.
Voglio far sentire loro come mi sento semplicemente ignorandoli, è così che mi sento io.
Ignorata.
La loro fiducia verso di me è ignorata.Appena la campanella segna la fine dell'ultima ora, mi alzo di scatto, prendo lo zaino e corro fuori, non vedo l'ora di andare a casa a riposarmi, mi scoppia la testa.
Venire in anticipo mi ha stancata, non lo farò mai più.Mentre esco da scuola intravedo un ciuffo moro troppo, troppo riconoscibile.
Mi avvicino e vedo Benjamin appoggiato a una moto che mi fa cenno di venire.
Mi avvicino confusa e gli dico:
-Che ci fai qui?
-Sono venuto a prenderti, no? Ora sali prima che qualcuno mi riconosca!
-Ma, sta moto da dove sbuca?
-Me l'ha prestata Yuri.Lo guardo con aria scocciata.
-Guarda che se vuoi me ne vado eh.
-No, grazie di essere venuto, mi risparmi il pullman.
Mi passa il casco, poi lui se lo mette velocemente così che nessuno lo riconosca.Mentre sta mettendo in moto gli chiedo:
-Perché ti nascondi?
-Non voglio che ci interrompano come ieri...
Secondo me qualcuno gli ha fatto un incantesimo perché questo non è quel tipo con cui litigavo.
Quando sta per partire Violet ci ferma.
-Ehi Benjamin sei venuto a prendere Hilary.
-Mi dispiace ma c'è posto solo per due. Ciao.
Ben fa per rispondere ma gli domando di partire in fretta. Non capisce il perché del mio gesto ma mi ascolta e mette in moto, sotto lo sguardo afflitto della mia migliore amica.Mi sento così in colpa, Dio.
Violet
Hilary sta esagerando.
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Zitta e Baciami. [Benjamin Mascolo] {B&F}
Hayran KurguCosa succederebbe se Benjamin Mascolo, quel ragazzo poco sicuro dagli occhi oceano, si innamorasse di una ragazza piena di problemi che ha sempre vissuto circondata dal dolore di una grossa perdita? Annegherà in questi suoi problemi? O sarà lui stes...