Capitolo Quattro.
Quel semplice scambio di sguardi ha fatto si che il mio corpo andasse in fibrillazione ma mi sono dovuta trattenere, perciò ho chinato il capo in segno di rispetto ed ho lasciato che si allontanasse per salutare i suoi genitori.
Sento - ancora - il cuore battere all'impazzata, le mani tremano ed ho un buco nello stomaco che mi ha fatto passare la fame. Sono seduta accanto alla Principessina, alla quale, per questa grande occasione, è stato permesso di cenare con gli adulti, le taglio la carne e la imbocco.
Il Principe è seduto accanto al Re e alla Principessa, qualche volta mi capita di alzare lo sguardo e osservarlo, ma lui non mi guarda mai. Racconta le sue avventure, descrive i luoghi visitati, parla delle persone che ha conosciuto e delle usanze della città. Ride, facendo comparire due adorabile fossette ai lati delle sue labbra, scherza con tutti, si complimenta con le domestiche ad ogni portata e la luce dei suoi occhi smeraldi illumina tutta la sala.
È bellissimo e, nonostante siano passati dieci anni, è rimasto il mio Douglas.
Ho tante domande nella mia mente che rischia di scoppiare: mi ha riconosciuta? Che cosa ha pensato di me? Gli sono piaciuta con questo abito? Gli sono mancata come lui è mancato a me?
***
-La cena è finita, spero che il cibo sia stato di vostra gradimento. Ora, vi chiedo gentilmente di seguirmi nella sala ballo dove, a dare il via alle danze, sarà mio figlio- sua Maestà indica la sala alla sua destra con un gesto del braccio e tutti ci alziamo da tavola. Afferro la mano della Principessina e seguo la massa di persone nell'altra stanza, dove tutti si sistemano a cerchio. -Scegli pure una dama, figliolo- dice guardando Douglas con un enorme sorriso sulle labbra.
Il Principe si guarda intorno e, per qualche secondo, i nostri occhi si incrociano. Dischiudo le labbra sorpresa, ma la sua scelta ricade sulla figlia del Duca di Canterbury. Posa una mano sulla sua vita, stringe l'altra tra le dita e avvicina il corpo al suo.
Un pizzico di gelosia mi assale: vorrei ballare io con lui, stretta tra le sue braccia.
La dolce melodia prodotta dal flauto risuona all'interno della sala e il ballo inizia. Entrambi hanno il sorriso sulle labbra e i loro sguardi non si dividono per l'intera durata del ballo. Alla fine fanno un inchino stringendosi la mano, gli ospiti applaudono ed io sono costretta ad imitarli.
Ballano di nuovo ma, questa volta, altre coppie si uniscono a loro mentre la Principessina ed io restiamo in disparte, accanto alla finestra.
Dopo alcuni balli, arriva il turno del 'cambio della dama'. Proprio lui mi ha insegnato questo ballo: eravamo sulla collina, ho messo i piedi sui suoi tante volte e, quando siamo tornati a Palazzo, erano rossissimi. Mi sentivo in colpa e sono scoppiata a piangere, ma lui mi ha tranquillizzata e ha asciugato le mie lacrime con i pollici. A quel ricordo arriccio le labbra in un sorriso malinconico.
-Bel? Bel!- la voce della Principessina mi riporta alla realtà ed alzo lo sguardo, guardandola confusa. -A che cosa stavi pensando?- riduce gli occhi a due fessure e si porta le mani sui fianchi.
-N-Niente, Signorina- un rossore compare sulle mie guance. -Che cosa avete detto?- le chiedo, sperando che non torni sull'argomento.
-Voglio ballare!-
-Oh, ehm- mi guardo intorno alla ricerca di sua madre. -Non vedo vostra madre, potrete ballare il prossimo ballo con lei- sorrido, ma lei scuote la testa, facendomi inarcare un sopracciglio. -Come?-
-Voglio ballare con te, andiamo!- esclama afferrando una mia mano, per poi trascinarmi al centro del cerchio. Spalanco gli occhi e dischiudo le labbra, quando sento gli occhi dei nobili scrutare attentamente il mio corpo.
La Principessina mi porge una mano ed io, dopo aver preso un respiro profondo, la unisco alla mia iniziando a ballare seguendo il ritmo della musica. Arriva il momento del cambio della dama, la mia mano viene a contatto con una più grande e calda e, quando alzo lo sguardo, incontro i suoi occhi smeraldi.
Dischiudo le labbra ed il cuore smette di battere per qualche secondo, ma non smetto di ballare. Mi osserva dall'alto con uno sguardo interrogativo, come se cercasse di ricordare chi sono.
Sono io, diamine!
Sono Isobel!
Vorrei urlare, ma resto in silenzio.
Sussurra qualcosa, che non riesco a capire e, quando sto per chiedergli che cosa ha detto, avviene il cambio della dama. Mi mordo il labbro inferiore e unisco la mia mano con quella del mio nuovo cavaliere, ma i miei occhi restano incollati ai suoi.
Che cosa ha detto?
Mi ha forse riconosciuta?
Il ballo termina con un inchino, raggiungo la Principessina, afferro una sua mano e lascio la sala, con il cuore che batte forte contro il mio petto e un sorriso sulle labbra. Arrivo nella sua stanza e chiudo la porta alle nostre spalle.
-Bel, che cos'hai? Perché siamo qui? La festa non è ancora finita- dice con il broncio ed io mi volto verso di lei afferrandole le mani, per poi iniziare a ballare canticchiando una canzone. -Hai bevuto del vino?- mi chiede confusa ed io scoppio a ridere.
-No, Principessina- la faccio volteggiare. -Sono felice-
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Il Principe E La Serva.
RomanceEra il 1608 quando il Principe Douglas tornò dal suo viaggio in Francia. Tutti dal più ricco al più povero non vedevano l'ora di rivederlo, di abbracciarlo. Una di queste era Isobel, una serva e dama da compagnia della Principessina Elena, figlia de...