1)Comando e Aspettative

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Come già scritto la storia non è mia ma di @PunkRockLife.

Louis si incamminava verso scuola stringendo al petto i suoi libri,aveva la frangia che gli ricadeva sulla fronte,e indossava un maglione forse troppo grande per il suo esile corpicino.
Perché Louis era troppo piccolo per i suoi quindici anni e forse era per questo che i bulli se la prendevano con lui,soprattutto Harry Styles.
Ma ormai il piccolo Louis c'era abituato,sperava solo che tutto sarebbe finito appena Harry avrebbe finito la scuola.
Perché Styles aveva diciotto anni, ma era stato bocciato e non perde tempo a prendersela con Louis.
Louis varcò l'entrata della scuola,sperava vivamente di passare inosservato,e a piccoli passi si dirigeva verso il suo armadietto.
"Tomlinson buongiorno"sentì dirsi dalla voce di cui era perdutamente innamorato.
Si,Louis amava Harry ne era perdutamente innamorato,ma purtroppo il destino è stato cattivo con lui.
"Guardami moccioso"disse mettendogli una mano sulla sua spalla e facendo girare il castano verso di lui.
Aveva un'espressione impaurita,come tutte le volte insomma,e Harry sorrise,nel vedere il castano impaurito per colpa sua.
"Cos'hai Tomlinson?Hai paura?"chiese divertito Harry
"T-ti p-prego l-lasc....l-lasciami"balbettò impaurito il più piccolo
"Potrei"disse allentando la presa sulla sua spalla e lasciandogli lo spazio per scappare.
Il castano sgranò gli occhi per quel gesto,ma mentre stava per correre via la sua spalla venne afferrata ancora con più violenza e sbattuta al muro e,un verso strozzato uscì dalla bocca di Louis.
"Ma non voglio"disse sorridendo Harry,stringendo ancora di più la presa sulla spalla del più piccolo.
"T-ti...ti p-prego"sussurrò impaurito.
"Cosa Tomlinson?"chiese divertito Styles.
"L-lasciami...t-ti pr-pre-prego"disse Louis.
"Certo Tomlinson"disse Harry.
Un dolore lancinante allo stomaco fece piegare in due il più piccolo.
"Subito dopo averti conciato per le feste"disse e rise di gusto,mentre gli sferrò un altro pugno,così forte da fallo accasciare a terra,per poi dargli un calcio e colpendolo in pieno viso.
Il castano urlò,ma non abbastanza forte da far sentire a qualche insegnante,mentre i ragazzi in corridoio assistevano impauriti o ridacchiando,per loro Harry regnava e nessuno e intendo nessuno doveva osare intralciare il suo cammino.
Harry rideva,gli piaceva da matti sentire il castano piangere e urlare dal dolore per colpa sua.
No,non era sadico,provava questo piacere solo con Louis Tomlinson e forse era una specie di vendetta quella di Harry,si vendicava per quello che gli aveva fatto il castano appena i loro sguardi si erano incontrati.
Perché la prima volta che Harry vide Louis iniziò a tremare,a sentire la gola secca e a provare impotenza.
E tutti sanno quanto Harry Styles odia essere impotente.
"B-basta"sussurrava il castano piangendo.
"Sei un debole Tomlinson e io odio i deboli"disse sferrandogli un'altro calcio.
Poi si abbassò vicino al corpicino inerme del più piccolo e gli sussurrò
"Sei anche una checca Tomlinson e se c'è una cosa che io odio più dei deboli sono le checche"gli diede un'altro calcio e poi lo lasciò li a piangere.
Louis si sedette a terra e tirò le ginocchia al petto poggiando la sua guancia sulle ginocchia.
Non poteva andare in infermeria,non voleva far passare un guaio a Harry.
Lo amava troppo ed era sbagliato,ma Louis Tomlinson era sbagliato.
Si alzò e andò nei bagni dove si sciacquò la faccia.
E poi si diresse in classe,aveva fatto almeno dieci minuti di ritardo .
Aprì lentamente la porta dell'aula.
"Tomlinson sono diciassette minuti di ritardo"lo incolpò il professore.
"M-mi s-scusi"disse entrando a testa bassa.
"Dove pensi di andare?Fuori!"lo cacciò.
"Ma..."Louis tentò di ribbattere ma il professore lo interruppe.
"Non mi importa Tomlinson ho detto fuori"disse indicando la porta con l'indice.
La classe iniziò a sghignazzare e Louis uscì dall'aula chiudendosi la porta dietro di lui.
Poi sentì una risata,girò il volto alla sua destra ma non trovò nessuno.
Lo girò alla sua sinistra e si trovò il volto di Harry a pochi centimetri dal suo.
Un colore porpora prese possesso del suo viso,e Louis abbassò la testa imbarazzato.
"Tomlinson che ci fai qui?"chiese divertito Harry.
Louis non rispose,ma indietreggiò.
"Dio Santo Tomlinson quante volte devo dirti che devi rispondermi"disse battendo forte una mano sul muro proprio vicino al viso del minore che sussultò.
"S-scusa"disse con lo sguardo basso.
"Rispondi!"gli ordinò infastidito il più grande.
"I-io h-ho f-fa-fatto r....ritardo"disse tremando.
"E perché hai fatto ritardo Tomlinson?"chiese divertito Harry.
Il castano ci pensò su.
"P-per c-colpa t-t...tua"disse sperando di non ricevere una sberla.
La risata di Harry si sparse nell'aria.
"Risposta sbagliata Tomlinson"disse tirandolo per i capelli.
Louis gemette del dolore e mise istintivamente le sue piccole manine fredde su quelle grandi di Harry per fargli mollare i suoi capelli,ma con scarsi risultati.
"È stata colpa tua se hai fatto ritardo,perché sei uno stupido e un'inutile deficente e ora dimmi Louis di chi è stata la colpa?"
"M-mia"disse il più piccolo con gli occhioni coperti da un velo di lacrime.
"E perché?"chiese divertito Harry.
"P-perché i-io s-so-sono un...un inutile deficente"disse per poi scoppiare a piangere.
"Ottimo Tomlinson,vedi così andiamo d'accordo"disse ridendo.
Fece scontrare violentemente la testa del più piccolo contro il muro e poi se ne andò.
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Louis sali di fretta le scale della sua casa.
Fortunatamente i suoi genitori erano a lavoro e non potevano vedere il suo viso,ne dirgli di mangiare qualcosa.
Così Louis si buttò sul letto e chiuse gli occhi,sperando che quella terribile giornata passasse e che il giorno dopo le cose migliorassero.
Ma sapeva che non sarebbe andata così,eppure qualcosa quel giorno cambiò.

Angolo Autrice (?)
Ringrazio ancora una volta @PunkRockLife per avermi permesso di trasformare la sua storia Muke in Larry e ringrazio anche chi è arrivato fino a qui.

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