Are you serious?

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***

- Oh per favore Michael, cosa c'è di tanto importante da farti andar via?- Chiese supplichevole il ragazzo sdraiato sul letto, un ragazzo di cui non ricordavo il nome oltretutto.

Corrugai la fronte e feci spallucce - Devo guardare la nuova puntata di Teen Wolf, problemi?- Chiesi con sguardo vagamente minaccioso, il moro sgranò gli occhi e fece per rispondere, ma non disse nulla.

- Bravo, Alfred.- Mi congratulai mentre cercavo le mie vans sotto il letto matrimoniale.

Dopo averle messe attraversai il corridoio di una casa che nemmeno conoscevo.

Oh, forse perché ho bevuto una decina di drink, ma dettagli.

Pensai alla sera precedente con un ghigno divertito mentre prendevo al volo il mio telefono che era rimasto per terra accanto all'entrata e aprii la porta principale rabbrividendo per il freddo che vi era quella mattina a Londra, odio il freddo.

- Ah comunque mi chiamo Greg.- Sentii una voce alle mie spalle, mi voltai e guardai Greg con poco interesse, adesso che era giorno e lo potevo guardar meglio non era neanche tutta questa bellezza.

Perché a volte finisci a letto con dei cessi, Clifford?

- Bene, allora addio, Alfred.- Dissi voltandomi e percorrendo il vialetto mentre sentivo un lontano "Stronzo" alle mie spalle, risi leggermente.

Sono proprio una puttana.

Salii velocemente in macchina e iniziai a guidare verso casa, non era vero che c'era una puntata nuova di Teen Wolf, la prossima stagione uscirà tra un anno, UN ANNO.

Troppo tempo senza vedere quel figo di Stilinski.

La suoneria del telefono mi fece sobbalzare mentre sbuffavo e rispondevo senza nemmeno guardare chi fosse.

Andiamo, chi altro avrebbe potuto rompere alle 8 del mattino di Domenica, se non Calum Hood?

- Pron...- Non riuscii nemmeno a finire la parola che la voce del ragazzo si fece sentire forte e chiara, forse fin troppo forte.

- Mi spieghi cosa c'è di tanto difficile nel capire che non ho ancora una macchina e che quindi tu dovresti riaccompagnarmi a casa dopo le feste, testa di cazzo?- Chiese forse un tantino irritato, ma poco.

Risi a crepapelle a quelle parole e solo dopo alcuni istanti riuscii a parlare - Scusa Cal, davvero. Solo che tu...Beh tu sparisci durante le feste, e così quando vado via non ti vedo.- Mi giustificai facendo spallucce mentre mi fermavo ad uno stop nel pieno centro della città, odio il traffico.

- Ma se sono sempre accanto a te alle feste.- Rispose scocciato, io sbuffai e scossi la testa - Non è vero.- Dissi in mia difesa, lo sentii imprecare - Sì che è vero. Solo che tu sei sempre troppo occupato a rimorchiare gente a caso per renderti conto di un me esasperato che passa la serata a guardarsi intorno e a non far nulla.- Disse incazzato mentre probabilmente si stravaccava sul divano, lo conoscevo fin troppo bene.

- Dai Cal, mi dispiace.- Dissi mentre finalmente raggiungevo casa mia e parcheggiavo nel vialetto, sbuffai notando la macchina di mia madre parcheggiata.

Sempre la solita storia.

Pensai abbastanza svogliato scendendo dall'auto senza neanche più ascoltare gli insulti di Calum, arrivai alla porta e non feci nemmeno in tempo ad aprirla che mi ritrovai di fronte mia madre irritata, o forse arrabbiata, dovevo ancora valutare la situazione.

- Calum devo andare, gli alieni hanno invaso casa mia, ti ho voluto bene.- Dissi con tono teatrale sorridendo a mia madre come per sdrammatizzare la situazione, cosa che non successe a quanto pare.

Our Week.(A Muke FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora