Capitolo 22

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LYDIA'S POV

Sono in camera mia, sdraiata sul letto, a fissare il soffitto.
Mia sorella tornerà tra poco, penso.
Sarà da qualche parte con Scott.
Perchè lei riesce sempre a trovare bravi ragazzi che la amano e io no?

Mille domande mi frullano nella mente.
Come fa Scott ad essere ancora vivo nonostante quello che gli è successo l'altra notte?
E Stiles perchè mi ignora?
Ho fatto qualcosa di sbagliato?
Perchè sono sempre io l'errore?

Le lascio in una parte lontana e buia della mia mente e mi dico di smetterla di farmi mille problemi.
Stiles non è il mio ragazzo come Scott lo è per Allison, quindi non mi devo fare mille paranoie.
È solo un amico e anche lui avrà i suoi problemi.

Mi viene voglia di chiamarlo, però.
Ho bisogno di sentire la sua voce perchè, che io lo voglia o no, ho bisogno di lui.
È il mio unico amico qui.
E non sono molto brava a farmi degli amici.
A San Francisco ne avevo tanti...non so qua cosa mi freni...

Forse potrei chiedergli se ha voglia di aiutarmi a studiare chimica, anche se non ne ho bisogno.
Prendo in mano il cellulare e inizio a scrivere il messaggio, ma appena terminato di scrivere me ne pento.

Devo smetterla se non mi vuole vedere ci sarà un motivo e devo lasciargli spazio.
Spengo lo smartphone e lo metto nella borsa.

Decido di andare a fare una passeggiata con il mio cane, una piccola meticcia che anni fa abbiamo trovata abbandonata sul ciglio di una strada e che successivamente abbiamo adottato e chiamata Prada.
Il perchè di questo nome?
Be' semplicemente è la mia marca di borse preferita!

Infilato il guinzaglio cammino lentamente sui marciapiedi della mia nuova cittadina fermandomi di tanto in tanto quando il mio cane decide di lasciare un ricordino.
Non so esattamente dove andare.
Ovunque è meglio che qui.

Cammino fino ad un parco.
Poi mi rendo conto che è il parco dove mi ha portato Stiles.
Mi sembra stranamente familiare.

Mi siedo sulla panchina dov'ero seduta con lui, dove mangiavamo le ciliegie, e guardo Prada scorrazzare nel prato insieme ad altri cani.

Tiro fuori il telefono dalla borsetta e prima che ne sia coscente lo sto già chiamando.
Non sento niente.
Nessuno risponde.
Poi sento la sua voce.

"Ciao"
"Stiles!"
"Questa è la segreteria di Stiles Stilinski, se è una cosa importante lasciate un messaggio dopo il segnale acustico, se siete degli assassini...vi prego non mi uccidete"

Rido della mia stupidà e del fatto che semplicemente sentendo la sua voce sia stata così sollevata.
*beep*

"Uhm...hey...sono Lydia...non so perchè oggi tu non mi abbia parlato...ho paura di aver fatto qualcosa di sbagliato...e...vorrei capire..."
*beep*

Un'altro suono interrompe il mio messaggio e io rimango per un po' con il cellulare incollato all'orecchio fino a quando non mi costringo a rimetterlo via.

"Ciao rossa"
Una voce dietro di me mi fa sobbalzare.

Mi volto per vedere il mittente ma sbatto la faccia contro il suo petto.

Il ragazzo biondo è poggiato con i gomiti alla panchina su cui sono seduta e ha gli occhi scuri fissi su di me.

Mi sento avvampare.

"Ti chiami Lydia, giusto?"
"S-si...e tu saresti?"

"Mi chiamo Aiden"

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