«Come sta Ashton? Da quando é partito non lo sento più nominare» osservò mia mamma. In piedi davanti all'isola della cucina, stava amalgamando alcuni ingredienti per creare un nuovo gusto di cupcake per il suo business.
Stava andando tutto abbastanza bene finché lei non se ne uscì con quella frase.
Ero seduto al tavolo della cucina, la faccia nascosta tra le mie braccia. Lasciai uscire uno sbuffo prima di rispondere: «Io... Non lo so.»
Lei mi guardò confusa. «Cosa intendi dire che non lo sai? Lui non ti sta chiamando ogni santo giorno?»
Stavo per risponderle quando il mio telefono iniziò a suonare. Era Ashton... Di nuovo. «Sì, e vorrei che lui la smettesse, che cazzo!»
«Modera il linguaggio» mi rimproverò lei, posando la ciotola di preparato per torte nel frigo, prima di sedersi sulla sedia davanti a me. «Dimmi cosa sta succedendo. Avete litigato?»
Rimpiangevo di non averle detto prima che avevo lasciato Ashton così non avrei dovuto continuare ancora a parlare di quello che era successo.
«Diciamo di sì» sospirai. Mi stavo nervosamente mordendo il labbro inferiore. Ai miei genitori non era mai piaciuto Ashton; come avrei voluto ascoltarli quando mi dicevano che secondo loro Ashton non era il ragazzo adatto per me... «Io, uhm, l'ho lasciato...»
Lei mi rivolse uno sguardo eloquente, perché sapeva che non avevo detto tutto. Dannata intuizione delle madri! «Che cos'altro é successo, Luke? É per Michael? É per lui che hai lasciato Ashton?»
Mugolai in risposta, stanco di sentire tutti dirmi con chi dovevo e non dovevo stare. «No, Michael non c'entra. Ashton mi ha tradito con una groupie che si é presentata ad uno dei loro concerti. L'ho lasciato appena lui mi ha detto la verità» mormorai, senza incrociare gli occhi di mia mamma. Non volevo vedere il suo sguardo di pietà.
«Oh, tesoro» sospirò lei, passandosi una mano sulla fronte per angoscia. Posò poi di nuovo lo sguardo su di me, con un sorriso triste sul viso. «Tu non lo meritavi.»
«É quello che tutti continuano a ripetermi. Però, non posso fare a meno di sentirmi come se invece l'avessi meritato.»
«Con quel tutti intendi solo Michael?»
Le mie guance divennero rosse, imbarazzato dall' intuizione di mia mamma. «No, intendo... Oh, aspetta, Calum ed Abigail non l'hanno detto...»
«Forse dovresti concedere a Michael un'opportunità quando ti sentirai pronto» mi suggerì lei. Sentii il mio stomaco contorcersi alle sue parole.
«Io...io c...cosa?» balbettai.
«Luke, tutti sanno che quel ragazzo é innamorato di te. Anche tu lo sai, ma continui a negarlo. Solo non illuderlo. Quel povero ragazzo non lo merita.»
La guardai, strabiliato da quello che aveva detto. «Mamma, di cosa stai parlando? Michael ed io siamo solo amici.»
«Sembravate molto di più ieri notte quando sono venuta a darti la buonanotte. Tu eri praticamente sopra di lui e avevi il viso nascosto nel suo collo» restrinse le sopracciglia, ma non si arrabbiò come quando aveva trovato Ashton nel mio letto. «Eravate adorabili.»
«Tu sei pazza. A Michael non piaccio e lui non é assolutamente innamorato di me.»
«Luke, lui ha perso la testa per te. Se non mi credi, vai a chiederglielo.»
Sbuffai, prima di tirare indietro la mia sedia ed alzarmi dal tavolo. «Perfetto. Andrò subito da lui, allora.»//////
Mi venne ad aprire Michael. «Luke?»
«Ho bisogno di chiederti una cosa» dissi, provando ad andare dritto al punto.
«I miei genitori non ci sono, possiamo accomodarci dentro e parlare se vuoi» suggerì Michael. Annuì, ed entrai in casa sua, andando verso il loro salotto ed accomodandomi nel loro confortevole divano, mentre Michael chiudeva la porta. Poco dopo lui mi raggiunse sul divano. «Allora, cosa succede? Hai detto che avevi bisogno di parlare con me di qualcosa?»
Annuì, e mi sedetti meglio in modo da essere ben di fronte a Michael sul divano. Eravamo seduti a qualche metro di distanza ma nonostante ciò sentivo una certa tensione. «Ho detto a mia mamma di Ashton, oggi» spiegai, passandomi le dita tra i capelli. «Ma lei continua sempre ad introdurti nella conversazione.»
Michael sembrava confuso, ed un po' preoccupato per quello che mia mamma aveva potuto dire su di lui. «Cosa ha detto di me?»
«Ti sembrerà così pazza» lo avvertì. «Lei continua a dirmi che io ti piaccio. Che tu... Tu sei innamorato di me!» Alzai le mani, guardandolo per ricevere una conferma che mia mamma era matta e quello che diceva non era per niente vero.
«Oh, uhm, lei ha detto questo?» chiese Michael timidamente. Non mi stava guardando negli occhi e pensai che forse le insinuazioni di mia mamma lo avevano messo a disagio.
«Te l'ho detto che era pazza. Sapevo che non era così. Me lo diresti se ti piacessi, no?»
«Oh, sì, sicuro» mormorò lui, alzandosi dal divano. «Vuoi qualcosa da bere? Penso che ci sia della soda in frigo.»
Aggrottai le sopracciglia nella sua direzione. Il suo umore era cambiato così repentinamente. Mi alzai dal divano con lui, lui entrò in cucina ed io lo seguì.
Michael era fermo davanti al frigo aperto e stava cercando qualcosa da bere.
«Michael, stai bene? Non ho detto niente che ti ha messo a disagio, vero?» gli chiesi. Si stava comportando in modo strano, e tutto era iniziato da quando quelle parole erano uscite dalle mie labbra, poco prima sul divano.
Michael si fermò davanti al bancone della cucina con due bottiglie di coca cola e me ne porse una. Mormorai un piccolo grazie prima di sedermi ad uno degli sgabelli del bancone.
«Posso dirti una cosa? Devi promettermi, però, che non ti arrabbierai» mi chiese Michael, la sua voce era bassa e titubante.
Gli rivolsi un piccolo sorriso. «Sì, certo. Ricorda che noi siamo amici, e possiamo dirci tutto.»
Lui prese un bel respiro, poi mi guardò negli occhi per avere un diretto contatto con me e i suoi occhi non lasciarono più il mio viso.
«Quello che ha detto tua mamma... Luke, lei ha ragione.»
«Cosa?!»
«Luke, tu mi piaci dal momento in cui mi hai baciato quando avevamo undici anni. Forse anche prima di allora. Tutto quello che so é che, qualsiasi cosa io facessi per sbarazzarmi di questi sentimenti, loro continuavano sempre a ritornare. Continuavano a tormentarmi nel sonno o quando cercavo di essere con qualcuno altro che non eri tu. Quando sono andato via ho provato a mettere le distanze tra di noi, ecco perché non hai più avuto molte notizie da me. Perché mi chiederai? Perché ero spaventato. Assolutamente spaventato. Tu non dovresti pensare al tuo migliore amico in questo modo. Non dovrei volerti bene in nessun altro modo se non come un fratello. Ma qui ora io mi sto innamorando di te ogni singolo giorno sempre di più, quando so per certo che tu non proverai mai i miei stessi sentimenti. Io ti amo, Luke.» I suoi occhi erano lucidi di lacrime, ma io rimasi lì senza parole con gli occhi spalancati.
«Michael...» dissi il suo nome, non sicuro di dove sarei andato a parare con la mia frase. Ero del tutto shoccato. Tutto quello che tutti mi avevano sempre detto sul fatto che io piacessi a Michael era vero. Ci avevo sempre dato poca importanza pensando che fosse solo una battuta, dal momento che noi eravamo sempre così affiatati, ma non lo era. Loro lo sapevano già, prima che io me ne rendessi conto.
«Sono migliorato nel baciare, ora...» Michael rise, provando ad alleggerire un po' la tensione. Non ero sicuro che fosse possibile.
«Io...io non so cosa dire. Davvero. Voglio dire, sono appena uscito da una relazione che é finita terribilmente e sono ancora miseramente innamorato di lui. Io...non sono pronto per una nuova relazione. Mi dispiace.»
«Io non ti ho detto tutto ciò per sentirmi dire che anche tu mi ami. Te l'ho detto così tu l'avresti saputo. Niente più segreti, me lo sono tenuto dentro per così tanto tempo che sono contento di avertelo detto.»
Sospirai, alzandomi dallo sgabello sul quale ero seduto e andai verso Michael per attirarlo in un abbraccio. Lui seppellì il viso nell'incavo del mio collo e sapevo che stava trattenendo le lacrime dal modo in cui stava strusciando il naso lì. «Migliori amici. Michael, noi siamo migliori amici. Questo non cambierà mai. Forse un giorno questo si trasformerà in qualcos'altro... Ma ora non sono pronto per questo.»
«Allora aspetterò.»
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Hola, people!!! Ecco il nuevo capitolo!
Prima di tutto, una medaglia a Liz per avere sempre queste formidabili intuizioni e per essere, in questa storia, la fan numero uno dei Muke, ancora più di tutte noi messe insieme.
Poi... MICHAEL HA DETTO A LUKE CHE LO AMA!!!!!!!!! TIRIAMO FUORI I FUOCHI D'ARTIFICIO... Ma non facciamoli esplodere perché non si sono baciati, e Luke non ricambia.
Teniamoli però da parte, perché potrebbero servirci più avanti. ;) Staremo a vedere cosa succederà.
Bene, se il capitolo vi é piaciuto, fatemelo sapere come sempre con un voto ed un commento e non dimenticate di passare anche dalla mia Muke.
Adios, people! A presto! ❤️
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Luke and the Boy Next Door | Muke (Italian Translation)
FanficLuke Hemmings é sempre stato il vicino di casa di Michael Clifford, da quando lui può ricordare. Giocavano insieme all'aperto sotto il sole cocente della California, chiacchieravano fino a tarda notte affacciati alle loro finestre che erano esattame...