Inizia tutto questa mattina di novembre.
La sveglia suona ripetutamente, i passi di mia madre rimbombano dal piano di sotto e le urla di mia sorella mi costringono a dare retta a tutto quel frastuono.
- "Caroline, alzati! È il grande giorno!"
Guardo distratta l'orario sul telefono. Le sette e venti. L'aereo parte alle otto e quarantacinque. Così mi alzo faticosamente dal letto, pensando che potrò stare troppo poco tempo ancora in questa casa nella quale ho vissuto sedici anni e mezzo. Mia sorella sbraita, cerca vestiti, spazzole, libri.. sembra così felice all'idea di lasciare questa casa.
- "Caroline, tutto bene?" mi domanda lei vedendomi titubante.
- "Mi mancherà, questa casa, Jessica. Qui c'è tutto quello che per anni è stato mio, nostro. Stiamo andando in un posto dove non ci sarà niente di noi."
A quel punto Jessica si siede al mio fianco. È così bella stamattina. Per prendere un volo si è messa un vestito grigio, si è acconciata i capelli e si è sistemata il trucco. Se la vedessi per strada le darei molto più dei suoi quattordici anni scarsi.
- "Stiamo per andare a Boston. Non puoi almeno fingere di essere felice?"
Accenno un sorriso. Tre anni a Boston. È un sogno, sì, ma fino ad oggi non avevo mai pensato a quanto fosse una follia. Dicono che le follie sono le uniche cose che non si rimpiangono mai. Spero vivamente che sia così.
Vedo mia sorella sistemarsi i lunghi capelli biondi dietro le spalle. A mia volta prendo un elastico e raccolgo i miei capelli neri in uno chignon. Dopo aver accuratamente abbinato il vestito alle scarpe, Jessica si guarda allo specchio in cerca di un difetto. Non lo trova, o almeno credo. Così prende le sue cose ed esce dalla camera. Mi metto dei jeans ed una felpa larga. Prendo la giacca, metto le scarpe, sistemo il telefono e gli auricolari e li posiziono nello zaino. Prendo le valigie, esco dalla soglia e mi volto a guardare quella che per sedici lunghi anni è stata la mia camera. Le pareti color glicine, le fotografie delle mie amiche con me a Parigi, Londra, New York. Le mie compagne di avventure, le mie sorelle. Le sto lasciando tutte qui a Rush, in Irlanda. In questo piccolo paese che resterà sempre nel mio cuore. Tutto quello che lascio qui resterà sempre visibile nei miei occhi verdi.
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Dove eravamo rimasti
RomanceCaroline è una ragazza di sedici anni e sta per affrontare un cambiamento drastico. Infatti dovrà abbandonare la sua casa a Rush, una piccola cittadina Irlandese, per trasferirsi a Boston, in un campus con la sorella Jessica. Aspettano tante sfide a...