J - "Perfetta Megan!" Mi urla Jessica, l'ho ricevuta quasi perfettamente sulla sua testa, ma io non sono mai contenta..devono essere perfette qualsiasi ricezione o difesa! Jessica alza al centro una primo tempo e PUNTO! Siamo al quinto set, è una battaglia questa partita. È il penultimo scontro del campionato e determinerà chi tra queste due squadre salirà in cima alla classifica. Ognuna di noi c'è la sta mettendo tutta perché possa avverarsi il nostro sogno! Vincere significherebbe salire di categoria e questo potrebbe portarci a far parte della nazionale femminile italiana di pallavolo! Il coach della squadra avversaria chiama tempo, così tutte, sia quelle in panchina sia noi che stiamo giocando, ci avviciniamo al nostro coach.
C - "Allora ragazze state andando bene siamo 14 a 12 per noi, non sprechiamo questo svantaggio! Dobbiamo stare attenti alla banda, il numero 2. Megan in diagonale posto 5 e posto 6, se dovesse evitare il muro, è tua" annuisco e poi, nel tempo rimasto, il coach fornisce altre direzioni e consigli alle mie compagne fino al fischio dell'arbitro. Si rinizia!
Battiamo noi, la rice non è quasi buona ma l'alzatrice della squdra avversaria riesce senza problemi ad alzare una fast alla banda. Mi metto subito nella traiettoria della banda, sono giusta pronta ad aspettarla nelle mie braccia. Finché, a un tratto sento un dolore improvviso, non alle braccia, non dato dalla palla che rimbalza perfettamente..guardo alla mia sinistra e vedo la mia compagna Morgan che si è buttata addosso a me per difendere lei la fast. Chiudo gli occhi ma l'unica cosa che sento è il dolore, misto a un urlo di gioia della Sara. Ha fatto punto? Abbiamo vinto? Non posso sapere la risposta a queste domande, perché il buio si impossessa di me..Mi sveglio di soprassalto con il fiatone e le mani tremanti. Cerco di calmarmi e ripetermi che è solo un incubo, ma l'agitazione e il dolore di quel sogno li ho provati veramente...
Guardo alla mia destra, verso il finestrino, e vedo che Sara si è addormentata con le cuffiette addosso.
X - "Incubo?"
Mi giro alla ricerca del suono della voce che mi ha appena parlato, e non avrei mai pensato che un giorno mi sarei ritrovata davanti un giocatore della nazionale maschile di pallavolo
"Cosa scusa?"
X - "Ho chiesto se hai fatto un incubo" ma come ha fatto?! Aspetta..ma se lui ha capito che era un incubo, vuol dire che mi ha sentita parlare o peggio gridare! Cazzo, quindi tutti mi hanno sentita?!
X - "Scommetto che ti stai chiedendo come ho fatto a capirlo, si vede dalla tua faccia allarmata" dice sorridendomi. Dai Megan parla, non essere la solita ragazza timida
"Ehm si. Per caso ho parla"
X - "Parlato? Si, mi ero appena svegliato e ho sentito dei lamenti. Pensavo fosse qualcuno della squadra e volevo fargli uno scherzo, ma poi ho visto che eri tu"
Mi guardo in giro e, in effetti, poteva essere chiunque perché in quest'aereo stanno tutti dormendo come sassi! Questo mi rassicura almeno un po'
X - "Comunque, piacere io sono Simone"
"Megan" dico stringendogli la mano e guardandolo negli occhi. Ha una mano grandissima con dita forti, ma la sua presa non opprime, anzi è delicata quasi leggera.. I suoi occhi, invece, sono marroni e non so perché ma quando mi fissa, sento la stessa sensazione che ho avuto prima all'aeroporto.. Dopo poco distolgo lo sguardo, sentendomi in imbarazzo più del solito.
S - "Come mai te sei qua?"
Non faccio in tempo a rispondere che sentiamo una voce al microfono che chiede di sedersi e allacciarsi le cinture perché tra poco si atterrerà all'aeroporto di Rio. Ma siamo già arrivati? Ho dormito tutto questo tempo? Simone va a sedersi e lentamente gli altri sentendo la voce si svegliano e chi non si sveglia viene scosso dal compagno vicino. Forse dovrei svegliare anche io Sara..
Inizio a scrollarla, ma non vuole proprio svegliarsi! Così mi ricordo di come ci svegliava il nostro coach durante i raduni di pallavolo con la squadra. Mi avvicino al suo orecchio "Signorina Garozzo, svegliati!"
Sara - "Ma che cazz.. Oh questa me la paghi Anderson!" guardandomi maliziosa. Okay, sono morta!
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One Job, Two Loves
FanfictionUna ragazza, un lavoro, un vecchio amore e uno che forse nascerà.. Come è possibile che la propria vita possa cambiare dopo una semplice telefonata?