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Erano passati tre giorni e a Jane sembrava di essere tornata a quando non conosceva ancora né William né Edward, con le sole differenze che Jonathan si comportava benissimo e che Raphael e Charlotte stavano insieme. Edward non si era fatto più vedere, probabilmente si era già pentito di averla cercata. Jane non era più andata a palazzo e aveva passato molto più tempo con Jonathan. La sua vita era nuovamente diventata monotona.
«Buongiorno.» salutò entrando nella locanda e subito i suoi amici contraccambiarono.
Jane aveva notato come si sfioravano le mani mentre si passavano i bicchieri o delle occhiate che si lanciavano di nascosto e ogni volta si ritrovava a sorridere, avevano dato un'atmosfera nuova a quel locale.
Poco dopo aver iniziato a sistemare la porta si aprì. I ragazzi non riuscivano a credere che ci fossero già alcuni clienti, in quei giorni c'era stato più confusione del solito e non ne potevano più, ma ad entrare dalla porta fu il principe. Jane pensò di scappare, ma non poteva farlo, quindi tirò un sospiro preparandosi a gestire la situazione.
«Salve principe, è un piacere avervi qui.» gli dissero i due innamorati e lui gli sorrise.
«Ciao.» lo salutò invece Jane e William si avvicinò.
«Buongiorno.»
«Come mai qui?» gli chiese la ragazza cercando di fare l'indifferente, ma poteva immaginare benissimo il perché.
«Non sei più venuta a palazzo dopo quel pomeriggio.»
Raphael e Charlotte percepirono la tensione che si stava creando e sparirono in cucina.
«Ho... Avuto degli impegni con Jonathan.»
«Lo immaginavo, così ho deciso di venire io. Magari dopo potremmo uscire o andare a palazzo o anche a casa tua.»
«Oh, sì, va bene. Puoi venire da me, anche se è molto piccolo e c'è anche freddo, ma non sei mai venuto.» gli rispose.
«Tranquilla, è perfetto e potrò vedere dove stai.»
«Non è confortevole come la tua camera, ma ci abito da tanti anni, ho visto di peggio.»
«Potresti vivere anche in una tenda e sarei venuto comunque, non devi preoccuparti di questo.»
Jane forzò un sorriso mentre lui le accarezzava la guancia con il pollice.
«Allora ci vediamo dopo.»
«Sì, certo, a dopo.»
William le lasciò un bacio sulla guancia e andò via. Appena la porta si chiuse Charlotte e Raphael arrivarono immediatamente in sala.
«Perché non sei più andata da lui?» gli chiese subito la ragazza e Jane sospirò.
«Io non provo niente verso di lui, non posso baciarlo e poi fare finta di nulla, non posso lasciargli fare strane idee.»
«Potete soltanto divertirvi, non sarebbe così male.» propose il ragazzo meritandosi le occhiatacce delle due.
«Per lui non è solo divertimento, lui ci tiene.»
«È come se io stessi con te solo per passatempo e poi, al momento di mettere le cose in chiaro, ti dicessi che non ha significato nulla per me e andassi via con un altro ragazzo di cui sono veramente innamorata.» gli spiegò Charlotte e lui strinse le labbra.
«Ecco, adesso hai capito.»
«Perché lo hai invitato da te? Gli sembrerà una topaia la tua casa. Quello che non sa è che qui sono tutte topaie, mentre lui vive in una reggia.» disse il ragazzo.
«Lo so, ma almeno ci sarà Jonathan e non saremo soli. Meglio di stare nella sua camera, soli e con quel letto enorme.»
«Sai che potreste stare da soli anche nella tua camera, vero? Il letto non è enorme, ma c'è.»
«Avviserò Jonathan, inventerà qualcosa per impedirlo.»
«Fai come meglio credi.»
***
«Spiegami che cosa dovrei inventarmi per essere sempre tra te e il principe.» disse il biondo incrociando le braccia al petto.
«Ti prego, devi fare qualcosa, non puoi lasciarmi con lui o il nostro piano andrà a rotoli.»
«Non posso sempre starvi in mezzo! Sembrerei un pazzo!»
«Trova un altro modo, allora! Tenterà sicuramente di stare solo con me e tu non puoi permetterlo!»
«Perché non puoi trovare tu una scusa?»
«Sei più bravo di me in questo.»
«Mi dispiace, ma non credo di poterti essere d'aiuto stavolta.»
«Non puoi abbandonarmi così! L'ho invitato qui proprio per questo!»
Jonathan sbuffò e puntò un dito contro Jane. «Cercherò di stare con voi il più possibile, ma se lui farà in modo di stare solo con te, io non potrò fare niente, dovrai arrangiarti.»
«Ma se lui non farà nulla tu starai con noi, vero?»
«Sì, ma nulla oltre questo.»
«Va bene, grazie. Ah, se te lo chiede, nelle scorse giornate, noi siamo stati molto impegnati.»
«Ho già capito, non dire altro.»
«Grazie!» esultò la ragazza, dando un veloce abbraccio al biondo.
***
«William! Entra pure.» disse Jane appena aprì la porta di casa.
Il ragazzo entrò guardandosi attorno, anche se non c'era molto da guardare. I suoi vestiti eleganti stonavano in quella casa, quasi come quelli di Jane stonavano a palazzo.
«Siamo soli?»
«No, c'è Jonathan che stava sistemando un paio di cose nella sua camera, ma dovrebbe finire da un momento all'altro.»
William annuì, ancora in piedi.
«Siediti. Queste non sono le poltrone che usi tu, ma-»
«Vanno benissimo. Hai tolto la collana?» chiese sedendosi su una sedia.
«No, è solo che ho fatto una doccia, quindi l'ho tolta per non bagnarla.»
Prima che il principe potesse rispondere arrivò in cucina Jonathan.
«P-principe William, è un onore avervi qui, anche se la casa non è molto ospitale, mi dispiace.» disse facendo un lieve inchino.
«La casa va benissimo e tu dovresti essere Jonathan, vero?»
«Esatto, signorino. Vi ringrazio ancora per le scorte di cibo che avete mandato, è stato molto gentile da parte vostra.»
«È stato un piacere e unisciti pure a noi, non temere.»
I tre si ritrovarono seduti attorno il tavolo, in imbarazzo. Tutti non sapevano cosa dire, soprattutto Jonathan, che si trovava faccia a faccia col principe per la prima volta.
«Cosa fate quando siete liberi?» chiese William dopo un minuto.
«Puliamo, andiamo in biblioteca, andiamo a comprare qualcosa...»
«Dovrei andare a finire certe cose nella mia camera, è stato un onore conoscervi, principe.» disse Jonathan che, dopo aver aspettato il congedo del ragazzo, sparì in camera sua.
La ragazza voleva uccidere il fratellastro, in quel momento. Perché l'aveva lasciata?
«Posso vedere la tua stanza?» le chiese William.
«Certo.»
La camera era un po' più grande di quella di Jonathan, ma era comunque piccola.
«Ho sbagliato qualcosa, Jane? Mi sembri molto distante.» le disse, facendola sussultare.
«No, no, assolutamen-»
Le labbra del ragazzo la bloccarono e lui chiuse la porta mentre la baciava. Le era mancata troppo, voleva baciare le sue labbra ancora, voleva sentirla tutta per sé. Iniziò a sbottonarle il vestito, ma subito Jane si spostò.
«Cosa stai facendo?»
«Io ti voglio, Jane, non immagini quanto.»
«Io... Io non posso
«Perché? Non devi spaventarti, tantomeno vergognarti.»
«Io non posso farlo, mi dispiace.»
«Perché no? Tutte mi sarebbero già saltate addosso.»
«Io non sono così, dovresti saperlo. E poi... Sono... Indisposta.» mentì infine e il tono della voce quasi diventò quello di una domanda. Avrebbe voluto sotterrarsi sotto la sua casa, in quel momento, ed ebbe la netta impressione che la temperatura in quella camera si fosse alzata, faceva troppo caldo.
«Oh. Ehm... Non immaginavo, io... Perdonami.» rispose William, abbastanza imbarazzato, mentre la ragazza chiudeva di nuovo i bottoni del vestito.
«Posso sedermi sul tuo letto?» le chiese.
«Sì, ovviamente.»
Il ragazzo si sedette, osservando la camera.
«È strano stare qui, per te?» gli chiese la ragazza, vedendolo impacciato.
«Un po'. Come fai a vivere qui?»
«Potrei chiederti la stessa cosa, a palazzo mi sarei già persa.»
Il principe le sorrise e le fece segno di sedersi accanto a lui, per poi prendere la sua mano e incrociarle. Erano tutti e due a osservare le loro mani unite.
«Sai, c'è un ballo a palazzo per l'ultima sera dell'anno, lo facciamo sempre. È in maschera. Mi chiedevo se ti andrebbe di essere la mia dama.»
Jane lo guardò esterrefatta. «Non è una cosa per i reali?»
«Sì, ma possiamo invitare chi vogliamo e mi piacerebbe che quest'anno fossi tu la mia dama. Gli altri anni è stata sempre mia cugina.» le spiegò e sorrisero all'ultima frase.
«Ma non ho un abito, una maschera o qualsiasi altra cosa serva.»
«Te li farò avere io, non c'è problema.»
«Non ho mai festeggiato la fine dell'anno.»
«Perché?»
«Qui nessuno festeggia, non ne abbiamo nemmeno modo: non ci sono feste qui, ci riuniamo in famiglia, parliamo un po' e basta.»
«Allora quest'anno cercherò di fare un modo che anche qui ci sia una festa.»
«Sarebbe carino, serve un po' di svago alla gente di qui.»
«E serve anche a te. Ti farò avere l'abito più bello di sempre e risplenderai in mezzo alle altre.»
«Non credo che sia possibile una cosa del genere .»
«Se tu venissi con quest'abito, saresti comunque la più bella di tutte.»
La ragazza fece un piccolo sorriso mente tornava a guardare le loro mani ancora intrecciate.
«Verrai?»
«Va bene.» accettò infine facendo un finto sorriso. Non poteva ignorarlo come aveva in mente, lui avrebbe sempre trovato il modo di starle accanto.

||spazioautrice||
Buonasera!! Domani non sono a casa e devo anche finire un tema di italiano, quindi aggiorno adesso. Che ve ne pare? Spero vi piaccia questo capitolo, anche se non è il massimo. Nel prossimo sarà Natale, poi ci sarà un capitolo di passaggio e poi il ballo, che io adoro troppo e che sarà diviso in due capitoli, o sarebbe spuntata una cosa immensa. Ah, per il ballo entrerà uno dei personaggi nuovi, che sembrerà di passaggio, ma in realtà tornerà moooolto più in là con un ruolo abbastanza importante. Oggi durante l'ora di narrativa mi è venuto un dubbio su una parte che ho già scritto (praticamente io scrivo delle scene random quando ho qualche blocco che poi inserirò nella storia) e adesso non so quale sia meglio 🙈 non so cosa scegliere, magari scriverò anche quest'altra idea e poi deciderò quale mi piace di più, ma non ne sono sicura. Forse con questa idea nuova verrebbe troppo... Traumatizzante (?), ma non lo soooo, sto per andare in tilt, help me 😁😁 ma tanto a voi non ve ne interesserà nulla perché non sapete di cosa sto parlando, quindi la smetto. VOGLIO LE VACANZE DI NATALE, QUESTA SCUOLA MI STA STRESSANDO TROPPO E LA SETTIMANA PROSSIMA HO ANCHE IL COMPITO DI ITALIANO E ANDRÀ MALE, ME LO SENTO T_T
Giorno 15 novembre inizia la sesta stagione di TW e io la sto aspettando con troppa ansia, non vedo l'ora di vederla (Stydia regna *-*), e poi il 17 (sempre di novembre) esce Animali Fantastici e io boh, sono troppo felice!
Va bene, la smetto, lo spazio autrice sta diventando più lungo del capitolo, buona serata a tutti!!
~Rob ❤️

KalosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora