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"La prego coach! Le assicuro che so giocare! Ha fatto entrare mio fratello, e l'ho sempre battuto!" okay... forse no... ma più o meno siamo allo stesso livello.
"Senti, sei una ragazza! È risaputo che le ragazze non sanno giocare a football!"
"No, non è risaputo!" Piagnucolo.  Verso di noi arriva Ken che si sta asciugando la faccia con la maglietta, lasciando intravedere i suoi muscoli perfetti. Mi riprendo immediatamente, ma quando lascia andare la maglietta il mio sguardo si sofferma sui suoi capelli scompigliati, illuminati da sole, e sulle goccioline di sudore che scendono lungo i suoi bellissimi lineamenti. La sua divisa da football gli rende il fisico anche più bello di quanto già non ce l'abbia. È pazzesco.
"Signor Brown, le assicuro che potrebbe essere una grande risorsa per la squadra... é molto brava, sono più che certo che con un po' di allenamento potrebbe arrivare a giocare la partita e magari anche vincerla."
In questo momento adoro Kendall.
"Non saprei... che ruolo?"
"Ricevitore" dico senza esitare. So correre abbastanza veloce per fare il ricevitore,  e mi sono sempre allenata prendendo la palla, visto che Cole la lanciava.
"Mm..." ci pensa un po' su, mentre io incrocio le dita.
"La prego"
"Okay... ti darò una possibilità.  Vieni agli allenamenti di questo pomeriggio appena finita la scuola, vedremo che sai fare, e se mi convince il tuo modo di giocare, ti avremo in squadra e ti allenerai. Seguirai gli stessi allenamenti dei ragazzi, non aspettarti concessioni. Sempre se sarai presa. Ora ritorna in campo, Morley Uno." Soffia nel suo fischietto.
Io saltello dalla gioia e abbraccio Kendall.
"Grazie!!! Non sai quanto sono felice! Ti adoro!" Dico per poi baciarlo sulla guancia e staccarmi da lui.
Quando ritorno a guardarlo ha lo sguardo un po' perso, ma i suoi occhi si illuminano.
"Te l'avevo detto io che ti avrei aiutata" ammicca.
"Sei diverso... fortunatamente non fai più i tuoi soliti scherzi" ridacchio e noto che la mia mano e la sua mano sono ancora intrecciate. Stacco subito la mia dalla sua.
Il coach fischia ancora verso di noi e Ken si mette il casco.
"Devo andare" dice.
"Aspetta,  un'ultima cosa:" si blocca "perché Morley uno?" Faccio una faccia confusa.
"Perché sono il primo Morley della squadra" lo vedo sorridere sotto al casco. Che sorriso che ha! Mi allontano con un ultimo cenno della mano, sia a lui che a Cole, in mezzo al campo.
Tutta contenta ritorno in classe. Ho chiesto un permesso per saltare la lezione prima di pranzo, visto che dovevo andare a parlare all'allenatore, ed ora che l'ho fatto, sono più entusiasta che mai! non ci credo, il coach mi ha dato una possibilità,  ed io non lo deluderò.  Mentre attraverso i campi vuoti mi sembra di essere in un sogno. Ma siamo sicuri che tutto ciò è reale?
Oh merda.  Vorrei che non lo fosse!
Ho detto a Holly che sarei andata con lei a cercare l'abito! Come faccio ora? Dovrò sbrigarmi. Spero di riuscire a tornare a casa in tempo. Va be... Ci penserò dopo. Entro nell'edificio scolastico, la lezione dovrebbe finire tra un quarto d'ora, non vale la pena entrare in classe. Credo che aspetterò tutti a mensa. Oggi ho intenzione di mangiare con i Morley e il resto della squadra, perché se mi prenderanno, voglio conoscerli un po' meglio. Certo, il fratello di Meredith è molto carino... ma dentro di me preferisco pranzare con i miei amici, piuttosto che con un ragazzo che ho conosciuto solo ieri. Apro le porte della mensa, e mi sembra un po' inquietante, senza nessuno disposto intorno ai tavoli.. Mi siedo, contemplando nel silenzio. D'improvviso mi ricordo di tutti gli scherzi che mi avevano fatto i ragazzi. Come quella volta che io mi ero arrampicata sul salice e appena arrivata su Kendall mi ha spaventata, facendomi cadere per terra. Però per fortuna c'erano sia Henry che Kyle, a prendermi. Ma comunque lo spavento è stato enorme. Altrimenti, quel giorno in cui mi avevano appena regalato tre bambole nuove,all'età di cinque anni ed io ci stavo giocando, e tutti i ragazzi sono entrati, hanno cominciato a staccarle braccia, gambe e testa, per poi buttarle dalla finestra. Ho pianto a dirotto, finché non le ho ritrovate intatte (lo scotch fa miracoli) sul cuscino del mio letto. Non so ancora chi sia stato a raggiustarmele, di sicuro Kyle. Cole no. È sempre stato il più cattivo, tra loro due. Ma quello che mi faceva più scherzi era sempre Ken. Alcune volte era molto affettuoso, altre invece mi tormentava. Una volta mi ha buttato in una pozzanghera, e per mio divertimento, è caduto anche lui.           La campanella sta suonando. Ecco, ora la mensa si riempirà di studenti. Mi alzo, e mi vado a sedere, nel tavolo di ieri, e aspetto che la mensa si riempia. Vedo entrare Meredith e le faccio segno di venire verso di me. Lei appena mi vede sorride e mi fa cenno di aspettare un attimo, così si dirige verso il bancone, da dove sono magicamente apparse le signore della mensa. Io sto morendo di fame... Ma purtroppo ho dimenticato i soldi a casa. Fortunatamente vedo entrare Kyle, che si siede accanto a me. "Ciao." lo saluto, sorridente.                                 "Ciao bella" mi bacia sulla fronte.           "Come ti sono andate le lezioni?" Chiedo. Mi sembra scortese domandargli direttamente di prestarmi i soldi.                                 "Bene, a te?" Cerca di sorridere. Mi fa male vederlo così. So che è ancora triste per l'accaduto.  
"Bene... Senti... Ho scordato i soldi a casa...Potresti" prima che finisca la frase tira fuori il portafoglio e me lo porge con un sorriso. Lo ringrazio baciandolo sulla guancia e mi aggiungo alla fila. Quando torno al tavolo con il vassoio in mano, si è riempito, Meredith sta parlando animatamente con Cole e Kyle, e si vede lontano un miglio che sta flirtando con loro.                      
Mi risiedo di nuovo accanto a Kyle. "Ehi, ma tu non mangi?"                            "No, non ho fame" scuote la testa.          "Ehi, Sophie, ho saputo che farai le selezioni per entrare nella squadra... Ma che ti è saltato in mente?" Mi chiede Cole con aria severa. Sembra arrabbiato... Ma perché?                         "Si.... Ehm...." farfuglio. Non so come prendere quando fa così.             "Rilassati, Cole, l'ho aiutata io a entrare nella squadra" si intromette Ken sedendomisi di fronte. "Non mi rilasso affatto! M che vi prende? Potrebbe farsi male!"                                 "Cole, che cosa potrebbe mai succedermi? È football! Ken, diglielo anche tu che sta esagerando"  Ma lui scuote la testa "non ci avevo pensato... Ascolta, Sophie, giocare in campo è piuttosto diverso che giocare nel giardino di casa. Potresti veramente farti male, sai? Diciamo che gli allenamenti sono faticosi, e noi non ci andiamo giù leggeri"                                  "Cosa? Ma che problemi avete? Beh, pazienza, tanto farò le selezioni, oggi pomeriggio. E se mi prenderanno vorrà dire che avrete una ragazza in squadra" gli faccio la linguaccia. Gli altri sembrano non aver sentito, e il pranzo prosegue normalmente.

Le selezioni credo siano andate bene, domani il coach mi fa sapere se sono in squadra, anche se Ken e Cole stavano quasi facendo a botte con uno che mi ha spintonata perché gli avevo detto che era un ciccione. In realtà non è ciccione, è solo grosso, ma lui mi aveva detto che non avevo speranze e che potevo anche ritirarmi. Non penavo che avesse reagito così male... Insomma, mica siamo all'asilo! Poi continuavano a ripetermi, tutti esclusi Cole e Ken, che dovevo mollare. Ma non l'ho fatto ed ora sono qui con i muscoli a pezzettini e ad aspettare che Holly esca dal camerino con l'ennesimo abito da sposa. Gli altri erano carini, si, ma non convincevano ne me ne lei. Però, credo che questo sia perfetto. L'ho visto sul manichino, ed era splendido. E visto che Holly non dimostra per niente la sua età, ho pensato che a lei stesse benissimo. La tenda si scosta e intravedo l'orlo bianco del vestito, poi esce Holly, con i suoi capelli che le cadono sulle spalle, il busto del vestito è pieno di perline, e la gonna è ampia, non ha le spalline e la sua figura slanciata è messa in risalto dallo splendore dell'abito.      
"Wow" sono ancora sbalordita. Liz, che è qui accanto a me, ha  riempito di complimenti la madre, ma ora è rimasta a bocca aperta anche lei.           "Che ne pensate?" Chiede Holly guardandosi allo specchio. Fa un passo indietro e continua ad ammirare l'abito, con le mani sulla bocca. È la stessa reazione che avrà Daniel, di sicuro.                  
"È splendido. Holly, devi assolutamente prenderlo." Dico io.        "Mamma si! Prendilo!" Esclama Liz saltando sulla sedia.                                   "Oddio. Credo sia fantastico" Holly fa una rotazione su se stessa e la gonna si alza leggermente. 
"Io ti consiglio di prenderlo al volo! È davvero meraviglioso"                               "Penso proprio di si" annuisce e due lacrime le cadono sulle guance rosee. Se le asciuga "scusate... Scusate ragazze... Ma...." senza che continui la frase, mi alzo e l'abbraccio.      
"È il vestito giusto, Holly." Annuisce sulla mia spalla.                                       "Si, credo proprio di si. Ora però me lo vado a levare... Così pensiamo al vostro" sorride e rientra nel camerino.                                                                        

Manicomio al n. 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora