Toup...
Toup...
Toup...
Toup...
Un battito...
Il battito del mio cuore.
È l'unica cosa che sento nella mia fortezza. Però non è l'unico suono che ci puoi sentire, e neanche il più forte. A volte quando faccio attenzione, sento anche il rumore dei miei passi, il mio respiro e le porte che si aprono o si chiudono. Ma il suono del battito del mio cuore... Cattura la mia attenzione. Ah capisco. Non è che sento solo quello.. Ascolto solo quella.
La mia fortezza è tutta... Bianca. Muri, Pavimento, Soffito, Mobili, Attrezzature. Tutto all'interno è dello stesso pallore. A volte, mi sembra anche di vedere forme e parole dentro sulle superfici bianche. A volte nere. Qualche volte colorate. Ma non so se vuol dire che devo mettere più cose in casa, e se... Voglio più cose? Non ci voglio pensare.
La mia fortezza è immensa. Almeno credo. Perdo la sensazione del tempo quando ci sono dentro. Quando vado da una stanza all'altra, mi sembra passino ore. Con i battiti, che suonano all'interno come una melodia eterna, che mi accompagna continuamente in questa fortezza.
La sentirò finché ci sarò.
Mi ricorda che faccio ancora parte di questo mondo. Anzi, di questo sistema orrendo.
L'unica cosa che mi fa compagnia in questa fortezza immensa quanto è vuota, sono i pensieri che ho riguardo al mondo che ho intorno e alle sue emozioni. Il mondo con il quale ho evitato mischiarmi al punto di crearmi questo mio ambiente. Il mondo che visto dalla mia finestra è bianco, nero, grigio, con sagome del caos che è.
Sento il battito quando mi sveglio, e mi addormento con le dolci storie che mi raccontano i miei pensieri. Dolce storie sulle mie paure, errori, fatalità e mille ragioni per sparire da questo riquadro. Quest'ultima parte è quella che mi fa finalmente chiudere gli occhi. Poi il battito del mio cuore mi sveglia come per dirmi; "Non era la fine."
Non mi piace questa casa. È triste. È inespressiva. È vuota. Mi ci sento solo. L'ordine che sogno è presente. Ma non è quello che desidero. Me lo ripeto ogni giorno. Per quello esco spesso incontro al resto del mondo.
Il quadro di ieri era brutto, e sinceramente odio il mondo fuori. Ma perché ho sempre quel dubbio? Quell'impressione che le cose miglioreranno? Che finalmente colui che dipinge quest'opera sarà sostituito con uno più bravo. Che quando uscirò, vedrò qualcosa di meraviglioso.
Mi avvio. Vestito coperto. Apro la porta, guardo...
...
Ah sì... Il mio rifugio non è così orrendo.
Comunque avanti.
Che colori vedrò oggi?