I'd fight for you.

595 44 6
                                    

Dakota's pov.

« Ti sembra l'ora di tornare? » mi urla contro mia madre, non appena metto piede nella nostra stanza d'hotel.

« Scusa.. Avrei dovuto chiamare. » dico velocemente, poi mi tolgo la giacca.

« Hai bevuto, anche? » mi chiede, venendomi dietro.

« Solo una birra, mamma.. Non è niente di che. » alzo gli occhi al cielo. Di solido non è mai così arrabbiata, quindi penso che adesso stia così per via del giornale.

« Niente di che? Credevo che la storia del bere fosse archiviata, Dakota.. E anche quella dei cattivi ragazzi. » dice. Mi giro confusa verso di lei. 

« Cattivi ragazzi? » ripeto.

Pensa che Jamie sia un cattivo ragazzo?

Lei annuisce.

« Mamma, se pensi che.. » mi interrompe.

« Dakota, è troppo grande per te. Non voglio che lo frequenti più. » dice incrociando le braccia. Non respiro più.

Come può dire una cosa del genere?

« Mamma, ma come.. »

« Spero solo che tu non ci abbia fatto davvero niente ancora. Come puoi essere così sconsiderata? Sai che sei sugli occhi di tutti, sopratutto in questo momento.. Perché stai perdendo la testa così? Tutti i discorsi che ti ho fatto non sono serviti a niente?! » incrocia le braccia.

Mi meraviglio di come riesca ad essere così tagliente e calma allo stesso tempo.

« Si che sono serviti.. Non ci ho fatto niente. » cerco di giustificarmi.

Vorrei poterle dire quanto Jamie è stato comprensivo al riguardo, ma sento che non servirebbe a nulla..

« Non ancora. È più grande ed è un uomo, quelli come lui pensano solo a una cosa e tu sei piccola, hai solo diciassette anni. »

Sento il cuore che batte sempre più veloce.

Non ho attacchi di panico da un po', ma sento che uno sta arrivando proprio in questo preciso istante. Sento la mia gola che si chiude, il battito del cuore che si velocizza.. Quella sensazione di caldo e freddo che mi confonde. La testa mi gira.

Basta. Basta. Basta.

È tutto ciò che riesco a pensare.

"Voglio che tu non lo veda più."

È come se il mondo si stesse muovendo più velocemente in questo momento e io fossi quella che non riesce a stare al passo.

Lei non si accorge di tutto questo e continua a parlare.

« Davvero, Dakota.. Voglio che tu non lo veda più, o prenderò seri provvedimenti. »

« Come puoi dire una cosa del genere?! Non lo conosci nemmeno!! » urlo, cercando di trattenere le lacrime.

« Beh, se l'unico ruolo che è riuscito ad ottenere nella sua carriera è una scena tra le gambe di Maria Antonietta, non mi stupisco di come sia davvero.. » scuote la testa.

Ha fatto delle ricerche su di lui..

« È l'unico per ora! Ha già tanti progetti! » ribatto. Non posso credere che ha fatto delle ricerche su di lui.

« Del tipo? » mi chiede. Io cerco di riprendere fiato, premendo i una mano sul petto.

No. No. No.

Questo non è il momento giusto per un attacco di panico.

« Suona in un locale quasi tutte le sere e ha un lavoro stabile come modello.. » dico velocemente. « Ma soprattutto, mi rende felice. Mamma, io sono felice con lui.. »

« Come puoi dirlo? Lo conosci appena.. »

« Tu ne parli e non lo conosci nemmeno! » gesticolo, urlandole in faccia.

« So abbastanza. Dakota, non lo vedrai più.. Mi dispiace, speravo che mi avresti capita, invece mi trovo costretta a vietartelo. » dice, sospirando.

Di nuovo quella sensazione..

« Te lo scordi!! » sputo e prendo la mia giacca dal letto, andando come una furia verso la porta.

« Dakota! » prima di correre in ascensore, sento solo la voce di mia madre che urla il mio nome.

Non ci posso credere.

Mi prendo la testa tra le mani e mi appoggio alla parete dell'ascensore, tentando di riprendere fiato.

Prendo il telefono dalla mia borsa e chiamo Jamie, lasciando scorrere le lacrime sulle mie guance.

« Dakota? Che succede? » mi chiede allarmato.

« Jamie... » tiro sù con il naso « Non so dove andare. Ho litigato con mia madre. Me ne sono andata.. Ha cominciato a dire.. » mi interrompe.

« Dove sei adesso? »

Dannazione, è davvero preoccupato..

« Sono in ascensore. » cerco di respirare normalmente.

« Vengo a prenderti, aspettami in hotel. » mi dice e poi sospira. « Stai calma, sto arrivando.»

🐹🐹

Aspetto all'entrata dell'hotel, come lui mi ha detto di fare. Arriva qualche minuto dopo un modo, precipitandosi all'ingresso. Corro verso di lui e gli butto le braccia al collo. Lui mi stringe i capelli.

« Jamie.. » affondo la faccia nel suo collo, respirando il suo odore.

« Va tutto bene.. » cerca di rassicurarmi.

« Scusami.. Non sapevo chi chiamare. »

« Non c'è problema.. » mi accarezza i capelli.

« Dannazione, non so cosa fare.. »

« Vieni con me, mio padre sta dormendo, non si accorgerà di noi due.. E domani mattina deve uscire presto. » dice, prendendomi tra le braccia.

« Sei sicuro? Non voglio crearti problemi.. » dico, esitando.

« Sta tranquilla, siamo nel bel mezzo della notte.. Non si accorgerà di niente. » accenna un sorriso.

So che sta morendo dalla voglia di sapere cosa diavolo è successo..

« Okay. » sospiro.

🐹🐹

Yep, oggi mi sto dando alla pazza gioia.

Damie • My burning sun.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora