Non ce la faccio più. Sono spaventata, troppo. Ho sognato che ero fuori, una sera come le altre con F. e i suoi amici, eravamo seduti su due divanetti del bar con le solite birre davanti e ad un certo punto un suo amico mi fa "Oh ma guarda che ti sanguina la gamba!"
"Non è niente, sto bene."
F. mi guarda incazzato: "L'hai rifatto vero? Cazzo perché non me lo hai detto?!"
"Non l'ho rifatto, sono solo delle vecchie croste..." cercai di difendermi.
Ma lui sapeva la verità, mi conosceva da due anni. Aiutato dai suoi amici mi tira su la gonna. La mia gamba era... era piena di tagli, lui si incazzò e se ne andò.
Lo rincorsi e gli diedi il mio telefono, aperto sulle note. C'era una lettera, scritta da me, per lui. "Amore tu leggila con calma, io mi allontano così non ti do fastidio, quando avrai finito se vorrai parlarmi io sarò là." Iniziai a correre, lui intanto leggeva.
"Ciao amore mio, se stai leggendo questa lettera è perché ho trovato finalmente il coraggio di farlo, ora non dovrai più sopportare tutte le mie cazzate. Volevo solo dirti grazie, grazie per tutto quello che hai fatto, grazie per avermi amata anche se non come avrei voluto. Ti amo, ed anche ora, che il mio cuore ha smesso di battere, sta battendo nel profondo per te. Non è colpa tua, avrei dovuto capirlo subito che i tuoi sentimenti non erano veri. Purtroppo i miei si e ora ne sto pagando il prezzo."
Davanti a lui un camion con le quattro frecce, e tutti erano lì, intorno a qualcosa, o a qualcuno, lui si avvicinò, seguito dai suoi amici.
Mi vide, io ero lì, sdraiata sull'asfalto ad aspettare solo lui, per poterlo salutare.
Il camion aveva già fatto il suo lavoro, ora dovevo solo cedere."Sono un'illusa." Pensai mentre lo vidi correre via e urlare ai suoi amici "meglio così, almeno ora me ne posso trovare una migliore."
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the end.
Short Storyun giorno la ragazza che si faceva del male trovò il coraggio. quel giorno sarà l'ultimo.