-Bacco ha detto che il mio viaggio sará piú duro di quanto mi aspetti. Non so perché... la sala emise come un tonfo. L’Athena Parthenos si inclinó su un lato, il piedistallo di marmo lastricato sotto i suoi piedi inizió a sgretolarsi e i cavi di sostegno a tendersi pericolosamente.-Mettetela al sicuro!- gridó in preda all’impotenza e alla disperazione. I ragazzi recepirono il messaggio al volo- Zhang portami subito ai comandi!- urló Leo. Frank mutó e si trasformó in un’aquila e i due volarono a grande velocitá verso L’ARGOII. Jason afferró Piper per la vita e guardando Percy disse- Ragazzi torno da voi in un attimo-. Evocó il vento e schizzó in aria. -Il pavimento non reggerá!- esclamó Annabeth; raggiungiamo la scaletta. Esplosioni di polvere e residui di ragnatela infuriavano all’interno della stanza. Hazel scattó verso la base della scaletta facendo segno a Nico di seguirla, ma lui non era nelle condizioni di lanciarsi e scattare. Percy si giró verso Annabeth e la osservó per un secondo che sembró durare un’eternitá agli occhi di Annabeth. Un’eternitá dove nulla era importante tranne lei e Percy. – Andrá tutto bene – sussurró con un filo di voce. Ormai le funi erano legate intorno all’Athena Parthenos. Percy e Annabeth avevano quasi raggiunto la scaletta quando all’improvviso un dolore lancinante percorse la gamba ferita della figlia di Atena lasciandola incapace direspirare. Annabeth cercó di avanzare verso la scaletta ma venne risucchiata indietro finche le sue gambe non ressero piú e lei cadde in avanti, percy la afferro e cadde anche lui. -Aiutateli- gridó Hazel, ma ormaí era troppo tardi Annabeth arrivó sull’orlo dell’oblio e singhiozzó. Quando Percy capí cosa stava accadendo mormoró – NO!, la mia spada… - ma non poteva raggiungere vortice senza lasciare il braccio di Annabeth e non aveva piú forze. Le guance di percy immediatamente si rigarono di lacrime, preso da una collera di impotenza percy controlló le sue lacrime fino a formare una piccola sfera d’acqua. Percy trascinó vortice fino alla sua mano e con un gesto fulmineo riuscí a tagliare la ragnatela che imprigionava Annabeth verso l’oblio. La lama di vortice rimase incollata alla ragnatela e percy poco prima di essere trascinato nel tartaro la guardó ancora una volta con la speranza di rivederla e disse- ci vediamo dall’altra parte, Ti amo-.
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Ciao Annabeth...
RomanceE se Percy si fosse sacrificato pur di proteggere l'amata, ecco una mia versione del finale del marchio di Atena, spero che vi piaccia