Would you still love me the same?

576 49 8
                                    

Dakota's pov.

« Sicura che Vuoi tornare in hotel da tua madre? » mi chiede Jamie, tenendomi per mano mentre arriviamo all'hotel.

« Si, ne sono sicura.. Hai sentito tuo padre. Lui non ci approva, mia madre nemmeno.. Cosa dobbiamo fare? Scappare? » Lui sbarra gli occhi, come se si fosse illuminato.

« Dakota.. »

« Jamie, ascoltami. » gli prendo le mani « Sono sicura che presto si sistemerà tutto, dobbiamo solo avere pazienza. » sospiro « Credimi.. »

« Lo spero.. Non è giusto, però. » mi abbraccia.

« Lo so. Ma sono sicura che prima o poi capiranno che non possono farci niente. Perché non possono farci niente, giusto? » gli chiedo.

Ho bisogno che ne sia sicuro anche lui.

« Si, ma non possiamo metterceli contro.. Sono pur sempre i nostri genitori, hanno potere su di noi. » dice Jamie.

« Non su di te. » replico io.

« Ma su di te, si.. » sussurra, accarezzandomi la guancia. Mi viene un brivido lungo la schiena.

« Non succederà nulla. » cerco di mostrarmi forte, ma in realtà ho una paura pazza.

« Posso salire? Solo in caso ci sia tua madre e cominci a urlarti di nuovo addosso..  » mi chiede. Io annuisco.

E di nuovo.. Ecco il mio ragazzo protettivo.

Mi prende di nuovo per mano ed entriamo in hotel, raggiungendo l'ascensore.

« Non è sempre così.. Anzi, di solito, io e lei parliamo sempre.. Non mi aggredisce mai così, perciò ho così tanta paura, perché quindi significa che adesso la situazione è più grave. » sospiro.

« Non ci pensare.. » dice, baciandomi la fronte. Il pensiero che mi farà allontanare da Jamie diventa sempre più reale, anche solo per il fatto che quando finiranno le riprese del suo film torneremo a Los Angeles e Jamie resterà qui.

« Va bene.. » sospiro, scacciando quel pensiero.

« A che pensi? » mi chiede.

« Niente. » mi sforzo di sorridere. Non voglio dirlo ad alta voce. Non posso. Altrimenti diventerà più reale e non sarà più nella mia testa. 

🐹🐹

Quando entriamo in camera, lascio la mano e Jamie e controlliamo che non ci sia nessuno.

« Va bene, non c'è nessuno.. » dice Jamie, sospirando di sollievo.

« Okay, vado a farmi la doccia allora. » gli dico e vado in bagno, lasciandolo solo in stanza.

🐹🐹

Jamie's pov.

Approfitto del fatto che Dakota sia in bagno a fare la doccia per cercare informazioni sulla madre, per capire dove si gira questo film e andare a cercarla. Parlare con lei è la cosa migliore, magari riuscirò a convincerla. Non posso dirlo a Dakota, altrimenti si creerà troppe aspettative, quindi agiró in silenzio.. Devo solo trovare qualche informazione.

Cerco nel comodino della madre e trovo dei documenti.

Si! Eccoli!

Qui c'è scritto tutto.. Indirizzi, nomi e quant'altro. Piego il foglio e me lo metto in tasca. Devo andare subito a parlarle.

« Dakota, devo andare! Ci sentiamo dopo. » urlo attraverso la porta del bagno.

« Ah.. Va bene. Ti chiamo dopo. » risponde lei.

🐹🐹

« La prego, mi faccia passare.. Dica il mio nome alla signora Griffith e vedrà che lei vorrà parlarmi. »

Dannate guardie del corpo.

« Non si può. Vattene, per favore. » rispondono per la millesima volta.

« È importante. Si tratta di sua figlia. Gli dica che sono qui, poi vorrà vedermi.. Mi creda. » lo imploro nuovamente. Lui sospira. In quel momento, ecco che nella sua grossa pelliccia e un paio di grandi occhiali da sole.

« Eccola.. signora.. » la ferma la guardia del corpo « C'è questo ragazzo che insiste per parlare con lei, sostiene di conoscerla, può dirmi.. » la signora Melanie la interrompe.

« No, lo conosco.. Fatelo passare. » dice lei, squadrandomi da capo a piedi. « Vieni con me. Parliamo in privato, presumo che tu voglia parlare con me di mia figlia. » Io annuisco e la seguo.

Non è per niente come Dakota..

« Allora, parliamo qui dentro.. » la seguo all'interno del set, fino ad una stanza, che credo sia il suo camerino.

« Grazie per avermi ascoltato, spero che lo farà anche nei prossimi minuti. » dico, incrociando le braccia.

« Ascoltami tu, adesso.. Io ne ho già parlato con Dakota, a sufficienza.. E stanotte è scappata via, presumo che abbia dormito da te. Non so cosa le sia preso e perché non capisca quanto tutto questo è sbagliato, ma so che dipende da te. Non ti conosco personalmente, ma se sei come penso io, ti prego di lasciarla stare. Sei più grande, quindi dovresti essere più maturo e capire che la vostra storia non è nemmeno legale. Ha solo diciassette anni, e spero che non vorrai farle concludere la sua prima storia d'amore in tribunale. »

Sono senza parole.

« Lei non capisce.. Non si tratta di quello che pensa lei. Tra di noi non c'è niente di male. Non capisco perché tutti voi pensiate che io voglia solo approfittarmi di Lei, riducendo quello che proviamo a una semplice storia di sesso, solo per il fatto che lei è più piccola di me. » mi passo una mano tra i capelli.

« Lo hai appena detto, è più piccola di te.. Lasciala perdere, finché non è troppo tardi. » mi dice in modo categorico.

« Mi dispiace, non ne sono capace. » rispondo.

« Così farai del male ad entrambi. Perché ci finirete sotto entrambi e soffrirete di più. Per di più, se la storia continuerà, dovrò agire per via legale. » dice, guardandomi negli occhi.

« Farebbe una cosa del genere a sua figlia? » la guardo in modo schifato.

Ma le donne non potrebbero essere più sensibili?

« Si, per proteggerla. Lei non è una ragazza normale, per colpa mia lei è sotto lo sguardo di tutti, e quindi anche tu, la vostra storia. Prima finisce e meno soffrirà. » dice.

« Come se non stesse soffrendo già abbastanza.. se ne accorge, almeno? » le chiedo e lei distoglie lo sguardo. « Speravo di poter parlare con lei in modo civile, ma lei mi ha attaccato senza nemmeno lasciarmi aprire bocca. Vorrà dire che troveremo un'altra soluzione. »

Giro le spalle e me ne vado dal set.

Perché nessuno capisce ciò che c'è tra noi?

Perché non capiscono che.. Che ci amiamo!?

Damie • My burning sun.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora