Io scappo e vado via

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Non finirò mai di raccontare la bellezza di quel giorno in cui lo incontrai. Quando qualcuno ti salva, senti il bisogno di salvare anche gli altri. La tua memoria di lui non è più la stessa: lo vedi in un modo, lo ricordi in un altro. Lo percepisci nella molteplicità delle sue azioni, innescate al fine di demolire una minaccia e dietro quei gesti non vedi che l'amore che prova per te. Finisci per scordarti le immagini del tuo ex-ex sfracellato e tagliuzzato di fronte a te, e tu immobile in un mare di sangue. Infatti, il ricordo si tramuta in un concetto. Non c'era altro che la manifestazione del suo amore per me, in quel ricordo. Non ha mai ucciso un uomo. Mi ha amata. E altre stronzate simili.

Per giorni, non feci nulla. Senza stimoli. Senza un ragazzo che mi strattonava da tutte le parti contro e non-contro la mia volontà, non agivo. E guardare fuori dalla finestra, pensando a Matteo, temendo questo Antony di Francesco.

"Se guardi troppo a lungo Antony di Francesco, finisci per diventare tu stesso Antony di Francesco" 

Dovetti distogliere lo sguardo, ero stata infettata dal trash. Ormai, girando per le librerie, o per i supermercati, venivo attratta dai libri di Cleo Toms. Non stavo bene. Non stavo bene.

Malata. Sola. Pericolante. 

Se avessi cercato di attirarlo a me ancora una volta, non mi avrebbe risparmiata. "Una volta, vabbé. Due no, dai", sentivo la sua voce rimbombarmi nella testa.

Contro ogni previsione però, passavo intere giornate in libreria, per ricordarmi contro cosa quel ragazzo combatteva. 

Uccidetemi pensavo. Uccidimi intendevo.

Entrai in un a libreria, pronta a rievocare le mie memorie.

Fissavo il vuoto, la pochezza, il nulla, l'abisso.

"Cameron, stalle lontano" sentii.

"No! Lei è mia. Ho fatto troppi sacrifici per averla. Levati di mezzo"

"Ma cosa dici? Sei uno scimmione, ma dai, cosino"

"Devo riprendermela, dobbiamo partire ed andarlo a trovare. Deve avere una degna sepoltura"

"Ma cosa vuoi andarlo a trovare che è morto. Cosone è da dimenticare"

"Lo so, l'hai ucciso tu..."

"Grazie per avermelo detto con così tanta leggerezza'"

Mi rivelai. Avevo le farfalle nello stomaco. Inciampai. Le farfalle volarono via.

Matteo! urlai. 

"Vattene... Mmmh... Cosina. Scollati! Non c'è niente per te qui"

E invece sì. Io ti conosco, Cameron. Che ci fai qui. Non ti avevo detto di dimenticarti di me e che non ti volevo più nella mia vita? Esco con Ben ora! dissi.

"Che questo tipo ha ucciso! Senti: lo so che mi ami. Mi rivuoi. Sei troppo sola. Dimentichiamoci di Ben. Facciamo sì che abbia le sue cerimonie religiose e cose del genere e venga messo sotto terra... Come si dice la... Una sepoltura degna di lui!? E andiamo avanti, cresciamo e invecchiamo insieme"

Non risposi, ero troppo confusa. 

"Ma bastarda ma rispondigli" disse Matteo.

Non ho forza di volontà, cedo.

Ma io amo solo te, Matteo dissi.

"Ma no ma dai basta. Torna da lui e goditi gli addominali in pace"

Ma non posso tornare con te Cameron, mi hai fatto soffrire troppo dissi. Mettiti con Susan! Drogatevi e scopate dissi

"Ti prometto, Cri, te lo prometto che sarò migliore. Che ti amerò. Che provvederò a te. Eh? Che ne dici?" 

Guardai Matteo in cerca di consenso, dovevo avere l'aria affranta. 

"Vai, Cri. Io ho altro da fare..." Sorrise speranzoso. Voleva un futuro tranquillo per me. In fondo, mi fidavo di Cameron. Sapevo che era cambiato ed era pronto ad amarmi di nuovo. Matteo sembrava approvare la nostra relazione, non sarei mai più stata con lui: non mi amava e conduceva una vita troppo movimentata.

Ma feci un altro errore.

Cosa dici poverina nn l'ho a skritto lei il libro ma sua mamma cuindi è saiberbullismo contro Sofy Viasca! dissi.

Mi sfuggì di nuovo. A Matteo si spense il sorriso. 

"Cosa succede?" disse Cameron "Tutto bene, Cri?"

"No, no che non va bene, trashone!"

Mi prese il viso tra le mani e mi guardò intensamente. "Oh, no. Il trash va sempre più a fondo, è intrinseco, necessario. Sarà difficile sradicarlo..."

"Puoi curarla?" chiese Cameron.

"Ma certo, è ciò che faccio nella vita, no? Sveglia ogni tanto" 

"Allora fallo! Non posso vivere con una persona malata. Ew. Curala e riportamela."

"Ma oh? Ma il realismo della tua affermazione d'amore? Vergogna. Ver-go-gna!"

"Co... Eh... Cosina. Senti. Puoi sentirmi?"

Io, intanto, ero a terra tremante. Morivo di freddo. 

No dissi.

"Ma come scusa? Mi senti sì. Vabbé fa niente. Sei malata. Molto grave"

Lo sapevo già dissi.

"Come?"

Senza di te, ogni giornata è stata una malattia.

"Ricominciamo. Ah" Posò la mano sulla fronte e scosse leggermente la testa. "Lo volete capire che queste frasi ad effetto non sono romantiche? Ma chi parla così, ma va ad aumentare il tuo vocabolario!

Vabbé, fa niente. Sei malata, okay? Devi essere curata prima di diventare una macchina spargi trash ambulante, vagina magnetica, moralista fasulla eccetera eccetera. Già questo tuo modo di esprimerti è un NO. Accresci i tuoi registri narrativi, fai qualcosa insomma, ecco. Non puoi solo delirare. Non sei in Mess. Solo io ne conosco la cura, è il mio lavoro. Ma Cosino qui è il tuo vero amore, credo tu debba stare con lui. L'amore è la vera cura dopotutto... MA CHE DICO! Ecco mi hai infettato, no, sul serio, stammi lontano"

Diede un'occhiata trucida e provocatoria, accompagnata da un'espressione beffarda, a Cameron. 

Da una parte avrei avuto amore, ma nessuna cura. Dall'altra, una cura, ma condannata a non essere amata. Matteo non mi avrebbe mai amata, ne ero cosciente, ma era la mia unica salvezza. Ero troppo sfasata.

"Non la vedi non è nella condizione di scegliere. C'è solo un modo per decidere con chi andrà..." disse Cameron.

"Oh, no, non stai per dire quello che penso... Non farlo..."

"Il gioco della bottiglia!"

"No, no, no, crescete! Superate la terza elementare!"

Cameron guardò Matteo, speranzoso immerso nel tragico "... è l'unico modo"

Estrasse la bottiglia, scoprendo i suoi addominali perfetti. La interpose tra noi, scoprendo i suoi addominali perfetti. Siamo vertici. Due su tre, hanno gli addominali.

"Bene, chi vuole avere l'onore?"

"Penso debba farlo Cosina"

Presi la bottiglia. Un. Due. Tre. Gira. 

Gira. 

Gira.

Gira.

Cameron.

Matteo.

Io.

Cameron.

Matteo.

Io

Un orologio cieco.


Scelse lui.

Baby, lo sai che sei fottutamente perfetta?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora