POV di Mario
-Ci siamo, Thiago.- dissi semplicemente mentre il mio sguardo rimase fisso sullo stadio davanti a me, sul mio vecchio stadio.
-Andiamo.- disse lo spagnolo mentre mi prese per un polso e mi trascino all'interno del grande campo da gioco tedesco.
Una volta entrati notai il mio ex allenatore, che corsi subito a salutare.
-Mario!- disse entusiasta mentre mi strinse in un abbraccio per qualche secondo. Parlammo per qualche minuto e, dopo aver notato quasi tutta la squadra fuori a far riscaldamento, mi precipitai negli spogliatoi.
Sentii due voci. Una con l'accento tedesco ed una con l'accento polacco. Marco e Robert.
Così, senza bussare, entrai nello spogliatoio, ma quello che vidi mi fece fermare il cuore per qualche istante. Robert e Marco. Le labbra di Robert su quella di Marco.
Quando i due si accorsero della mia presenza, si staccarono velocemente.-Mario..- disse semplicemente Marco mentre si avvicinò a me, indietreggiai appena. Strinsi le mani in due pugni mentre il mio sguardo rimase sul polacco.
-Fuori di qua, ora.- disse freddo guardando negli occhi il mio ex compagno, che in quel momento sorrise divertito ed uscì. La voglia di prenderlo a pugni è al livello delle stelle.
-Che ci fai qua, Mario?- mi domandò Marco ed io scrollai le spalle. Effettivamente non lo sapevo con precisione, avevo solo bisogno di vederlo. Mi morsi il labbro inferiore e con lentezza mi avvicinai a lui.
Marco indietreggiò fino a finire con le spalle contro il muro. Meglio per me, pensai.
Sorrisi quando notai la mano di Marco vicina al tessuto della mia maglia, che successivamente tirò per farmi avvicinare a lui.
Il mio sguardo era fisso nel suo. L'indice e il medio stringevano il tessuto della mia maglia. Il suo viso era pericolosamente vicino al mio. Le nostre labbra si sfioravano.-Che aspetti?- Marco interruppe il silenzio che si era creato in quel momento.
-Ricambieresti?- sussurrai e sorrisi quando lo notai annuire. Non persi tempo e appoggiai velocemente le labbra sulle sue. Le sue labbra si muovevano contro le mie. Le mie mani erano appoggiate sui suoi fianchi. Le sue dita incastrate tra i miei capelli. La mia lingua intrecciata con la sua. La sua schiena contro il muro. Il mio bacino a contatto con il suo. Fino a quando non si staccò. Le sue labbra fottutamente rosse e gonfie, i suoi capelli tutti disordinati, mi mandarono a puttane il sistema nervoso. Volevo farlo mio, una volta, due volte, tre volte, fino allo sfinimento. Mi era mancato troppo, il mio biondino.***
Una volta entrati nella stanza, spinsi Marco sul letto e mi sistemai su di lui. Inizia a baciargli le labbra come mai avevo fatto. Prima le labbra, poi il collo, successivamente il petto e poi il ventre. Le sue mani tiravano i miei capelli mentre le mie si muovevano sui suoi fianchi. Quella sera, dopo gli allenamenti di Marco, fecimo l'amore insieme. Finalmente mi resi conto di una cosa. Amavo con tutto me stesso quel ragazzo.POV di Marco
-Mario, svegliati.- guardai attentamente il tedesco accanto a me, ancora dormiva. Inizia a tirargli piano un braccio, ma lui rimase fermo e ciò mi fece sbuffare ed irritare. Così mi alzai, ma Mario mi tirò a sé e nascose la testa contro il mio petto.
-Mario..- mi interruppe.
-Ssh. Voglio dormire.- disse semplicemente mentre mi strinse.
-Oh, andiamo! Alzati immediatamente, Mario Götze.- disse serio.
-Se mi dai un bacino.- disse Mario con una vocina da bambino.
-No.- dissi cercando di rimanere serio. Quando sporse il labbro inferiore, mi avvicinai al suo viso e gli lasciai un veloce bacio sulle labbra.
-Bravissimo, ora..-
-Ora alzati.- non gli feci finire la frase.
-Marco, dai..- quando sentii il ragazzo sbuffare, mi voltai verso di lui e lo guardai male.
-Coccole.- disse sporgendo nuovamente il labbro inferiore.
-Uffa, Mario. Va bene, però poi ti alzi.- dissi serio.
-Certo, certo.- disse disinteressato. Alzai gli occhi al cielo e sbuffai, tirandomelo più vicino.Inutile dire che passammo tutta la sera sotto le coperte, a coccolarci e beh, non potevo lamentarmi.
-Io posso trattarti molto meglio di come fa lei.- mi sussurrò Mario all'orecchio. -Molto meglio di come fa lei.- aggiunse.
-Mario..-
-Posso farlo, Marco, te lo giuro.- rimasi in silenzio dopo le sue parole.
-Solo uno sciocco di innamorerebbe di te, solo uno sciocco, uno stupido e un idiota. Sono uno sciocco.- disse Mario prima di lasciarmi un bacio sulle labbra.
-Ti prego di aspettarmi, piccolo. Giuro che tornerò qua, da te, te lo giuro. Però, ti prego, aspettami. Aspettami perché ti amo.- mi supplicò Mario.
-Ti aspetto qua, Mario.- dissi convinto prima di lasciargli un bacio sulle labbra.-Ti amo Marco, a presto.-
-Ti amo Mario, ti aspetto qua.- dissi a Mario quando, il giorno seguente, tornò a casa.Spazio autrice
La storia è quasi finita, manca un capitolo e poi l'epilogo, credo. Poi pubblicherò la storia sui Crismes, che ho modificato un po'. Sto anche pensando di cancellare la storia sugli Zarry e di riscriverla in modo diverso. Giuro che ho troppe idee per la testa, in questi giorni sto scrivendo veramente tanto, nonostante io non abbia pubblicato nulla. Ho iniziato a scrivere tre storie brevi, che pubblicherò successivamente.
Il capitolo fa un po' schifo e non l'ho neanche riletto, però è passato troppo tempo ed ho deciso di pubblicarlo ora. Buonanotte!
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I want you here with me. llGötzeus.ll
Romance-Io..io, Marco Reus, sono innamorato di te, Mario Götze. Sono innamorato di te, è colpa dei tuoi fottuti occhi, mi ci perdo solo a guardarti, e del tuo fottuto sorriso, che amo da morire così come i tuoi piccoli gesti e tocchi. So che è sbagliato, m...