Doppio Colpo

Prologo: I nuovi eroi

"Tsk, tutto qui?": era questo che le persone della mia età si chiedevano, se parlando con dei loro "amici" miei compagni di classe, spuntava per caso una domanda su di me.
E non importava quale essa fosse, la risposta era sempre e solo una: decisa e sicura. Quegli stolti dei miei compagni non sapevano niente di me... All'apparenza ero solo questo: Nome Michele, Cognome Esposito, Età 13 anni, Aspetto Grassoccio, Personalità Inesistente, Hobby Videogiochi. Ignoravano la possibilità che dietro quell'aspetto rozzo e cicciotto ci fosse una persona. Io ero lì perché dovevo esserci, esistevo perché Dio voleva questo, non importava a nessuno se fossi o non fossi nelle loro vite, tanto ero stato preso e messo al mondo per essere un rifiuto che, anche se paziente o gentile venivo trattato con i piedi da molti di quelli che consideravo miei compagni. E poi c'era Piermarco: il mio migliore amico. Lui si che era forte: Anche se molto minuto, possedeva una velocità e resistenza sorprendenti, andava d'accordo con tutti, amava il diamine di maledetto calcio ed era un artista nato. Le differenze fra noi due erano le seguenti: Io non avevo molti amici, 6 o 7, Piermarco non poteva contarli neanche assegnando i loro nomi sugli spicchi di una pannocchia, io ero scontroso e pregiudicoso nei confronti di tutti persino delle ragazze, il mio amico aveva pregiudizi sopravvalutativi per chiunque avesse fino ai 16 anni, il mio ambiente naturale era ormai casa mia con le sue comodità e la sua TV con tutte le mie avventure e i miei traguardi, la savana per quel leone di Piermarco era invece qualsiasi distesa di erba avesse due porte ed un pallone. I più svegli di voi lettori si starà chiedendo qual'è il filo conduttore tra noi due, cosa ci lega così tanto, o persino perché dovremmo essere amici. La risposta è semplice: Yu-Gi-Oh e l'arte. Eravamo due patiti del disegno e del gioco di carte già citato come nessun altro, due opposti inseparabili; pensate che la sola vista di noi due uno di fianco a l'altro era strana! Un grosso orso ghiotto di miele ed un leprotto scattante ed iperattivo messi sullo stesso piano, ecco cosa eravamo. Nonostante ciò siamo noi due i protagonisti di questa storia, e due saranno sempre.