Abbi cura di splendere

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La guardi.

Lei è lì, a pochi passi da te, come ogni giorno, con un libro in mano.

Ferma a vivere mille vite, mille avventure.

Sai bene che i suoi occhi si stanno muovendo veloci, divorano parole.

Occhi brillanti, occhi color ambra.

Occhi che hanno visto le tante, troppe, atrocità della guerra.

Una piccola guerriera dagli occhi color oro fuso.

La tua leonessa.

Ti sei talmente rammollito che nella tua testa, lei è già tua.

Ci sono giorni in cui vorresti urlarlo a tutti, a lei.

Ma non si può, e rimani qui seduto ad osservarla da lontano.

E probabilmente non si è neanche accorta della tua presenza.

Non l'ammetterai mai ma quell'insopportabile So-tutto-io ha qualcosa in più degli altri.

Ti cattura persino il suo profumo.

Schiavo di una petulante ragazzina Grifondoro.

Per Salazar! Cosa ti prende, Severus?

Ora sta sorridendo, e non puoi fare a meno di pensare a quanto sia bella.

La parte peggiore sono le lezioni, quando devi sforzarti di ignorarla.

Lei continua ad attirare la tua attenzione con quella mano sempre alzata, e tu cerchi di resistere togliendole punti.

Ma in realtà vorresti sbattere fuori dalla tua aula tutte quelle dannate teste di legno, e stare da solo con lei.

Contemplarla, stringerla a te con avidità.

Quando torni nel tuo ufficio ti senti un mostro, hai offeso la tua luce.

Perché questo è: luce.

Luce che cancella le tenebre che ti hanno sempre avvolto, difeso.

Luce che infrange ogni regola, ogni barriera, ogni sbaglio.

Tu non sei alla sua altezza.

Tu sei un demone e lei è un angelo.

Non potete stare insieme.

Lei è così giovane, solare, brillante.

Non hai più l'età per queste cose, non vuoi soffrire ancora.

Rimarrai seduto ad osservarla finchè non ti accorgerai che non ti basta più.

Fino a quando la sua assenza non ti toglierà il respiro.

Perché sai che quel giorno arriverà, e sognarla ogni notte accanto a te non sarà più abbastanza.

Goditi questi piccoli momenti vecchio professore dal cuore arido.

"Abbi cura di splendere".

Queste quattro parole ti vorticano in testa, e un giorno, se troverai il coraggio, gliele dirai.

Ed eri talmente distratto che noti solo ora il suo sguardo posato su di te.

Perché ti sta guardando in quel modo?

Come osa fissarti così spudoratamente?

C'è qualcosa di diverso però, nei suoi occhi non trovi quella compassione che ti trafigge l'anima.

Lei non è Minerva, e nemmeno Poppy.

In lei vedi speranza e qualcosa di più, ma non sai decifrarlo.

Maledetto Potter che ha spiattellato i tuoi ricordi all'intero mondo magico, ora non fai paura neanche ad una mosca.

Decidi che è meglio scappare di lì, odi essere così vulnerabile.

Tu non sei un debole, non lo sei mai stato ma adesso per colpa di una ragazzina fastidiosa lo stai diventando.

Ti alzi velocemente cercando di non fare rumore, vuoi sparire in silenzio così come sei entrato.

E mentre le passi accanto, con la tua perfetta maschera di indifferenza, lei dischiude le sottili labbra e ti sorride.

Ma non puoi morire dietro a quel piccolo gesto, sei pur sempre il bastardo pipistrello dei sotterranei.

"Granger, cinque punti in meno a Grifondoro".

"Ma...perché?!" sul suo viso leggi solo rabbia.

Perché mi sono innamorato di te.

























Abbi cura di splendereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora