Capitolo 1

57 9 9
                                    

"Se continui a rimanere seduta sul divano a ingozzarti di patatine e altre schifezze finirai per diventare un'obesa, e poi non venire a lamentarti con me dicendomi che le tue amiche sono magre come un chiodo, intesi signorina?" la voce di mia madre riempiva tutta la casa mentre io, in una calda giornata di luglio come tante altre, ero stesa sul divano a guardare le repliche di Bake Off su Real Time e affogando la mia solitudine in un pacchetto di patatine al formaggio -non so se avete presente la bontà di questi stuzzichini- "E sentiamo, cosa dovrei fare? Andare in palestra forse? No grazie" mia madre mi guarda con disappunto e la noto scuotere la testa con la coda dell'occhio, ma io faccio l'indifferente -cosa che mi è sempre riuscita bene- e mi concentro a guardare Bake Off. Ma proprio quando,con aria soddisfatta, mi convinco che abbia perso le speranze nel tentativo di farmi fare attività fisica, la mia graziosa mammina se ne esce urlando con un volantino in mano "Puoi andare in questo campeggio dove c'è la possibilità di scegliere uno sport da praticare due volte al giorno per quattro settimane" dice isterica ed emozionata allo stesso tempo come se fosse lei quella a doverci andare "Anissa, guarda!" dice porgendomi il volantino "C'è una vastissima scelta di sport, ne troverai uno che ti piace per forza!" mi spiega con tono un po' più calmo ma sempre con una vena di eccitazione; in effetti devo ammettere che tra tutti gli sport mi ha sempre incuriosito la kickboxing ed era anche presente tra gli sport del campeggio, ma appena espongo l'idea a mia madre, lei mi risponde se era possibile che tra tutti gli sport presenti dovessi proprio scegliere quello più da maschiaccio. Sospiro infastidita da questa sua affermazione perché ormai lo so: mia madre è fatta così, io devo essere quello che lei non è mai riuscita ad essere durante la sua adolescenza per colpa dei suoi genitori -i miei nonni- che erano molto severi in fatto di realizzare i sogni delle loro figlie. Infatti mia madre è solamente la seconda di quattro figlie tutte femmine e con pochissimi anni di differenza -ognuno tragga le proprie conclusioni-, lei vuole che io sia il suo orgoglio,anche nello sport, e mi sprona continuamente a cercare qualche hobby che, nel tempo libero, mi costringa ad alzarmi da questo maledetto divano e ad abbandonare il sacchetto di patatine. La sfiga vuole che questa povera donna abbia sfornato la figlia più pigra e golosa di tutto il pianeta e che non ha voglia di fare assolutamente niente.
A distrarmi dai miei pensieri ci pensa la voce di mia madre, che ritorna quella isterica di prima "Anissa,guarda.... c'è il tennis da praticare" dice tutta eccitata. Oh cazzo, penso, tutto ma il tennis no, ecco cosa intendo quando parlo dei suoi sogni non realizzati che automaticamente devono diventare i miei. Lei ama il tennis, solo che non ha mai potuto praticarlo, e costantemente mi dice che dovrei iniziare ad allenarmi per poi andare alle Olimpiadi un giorno -che illusa la mia mammina- decido però di tenermi tutti questi pensieri per me e le rispondo con tono paziente "Senti mamma, aspettiamo sta sera a cena e parliamone anche con Mary Anne eh, che ne dici?" mia madre annuisce consenziente, e io le sorrido piena di speranza, tanto lo so che Mary Anne sarà dalla mia parte -lo è sempre- e quando le dirò che non voglio andare a quello stupido campeggio, saremo due contro una. Mary Anne è....bhe è la compagna di mia madre, eh sì, mia mamma è lesbica. Da quando mio padre si è trasferito in Messico dopo il divorzio con lei -quando io avevo solo 4 anni- ha deciso che qualcosa nella sua vita doveva cambiare e quel qualcosa è stato Mary Anne.
Non che ci sia niente di male in tutto questo, voglio dire, mantengo ancora i contatti con mio padre via Skype e considero Mary una seconda madre, poteva andarmi molto peggio, è anche vero che dalle elementari, quando mi venivano a prendere due signore che si tenevano per mano, sono sempre stata un po' squadrata da tutti, e le mamme quando mi vedevano uscire da scuola dicevano ai loro figli di non fare amicizia con me mentre mi lanciavano sguardi di disprezzo, perché al loro dire era sconveniente il fatto di avere due mamme. Questo però non mi ha ostacolata nel fare amicizia anzi, ho degli amici meravigliosi, per l'esattezza, due amici meravigliosi, preferisco avere pochi amici ma sinceri piuttosto che tutta la scuola che appena mi volto  me ne dice di tutti i colori.
Pensando ai miei amici mi rendo conto che dopo pranzo dovrei chiamare Fiamma, la mia migliore amica, per discutere con lei la situazione del campeggio e chiederle cosa ne pensa.

Spazio Autrice
Hi guys 🦄.Questo che avete appena letto è una piccolissima parte del mio grande sogno, che, se vorrete, con il vostro aiuto potrà diventare realtà. Quindi vi invito a mettere una ⭐️ se vi è piaciuto almeno un pochino questo capitolo e magari commentate con le vostre opinioni.😘
See you at the next chapter📖

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 05, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Campground |h.s|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora