Vorrei convincerti che l'amore è semplice...

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-Devo parlarti di... Dio, è difficile da dire.
-Ce la fai? No, perché sono le 9 di mattina, e sei fortunato a trovarmi già sveglia che se stessi dormendo saresti finito molto male.
Mi lamento guardando un immaginario orologio da polso.
E in realtà, è strano anche che lui a quest'ora sia già in piedi.

-Ecco, io...
Sbuffo roteando gli occhi al cielo.
Lui mi guarda male e gli sorrido.

Passano alcuni minuti e lui non parla ancora, allora mi alzo sbuffando ancora e dirigendomi in camera.

-Penso di provare qualcosa per Giulia!

Mi giro di scatto sorridendo come un'ebete, e iniziando ad urlare.
-Lo sapevo! Lo sapevo!
Grido saltellando per tutta la casa, mentre lui sbatte la mano contro la sua fronte.
Poi mi calmo, e ritorno da lui, prendendolo per le spalle.
-Okay, e perché non glielo dici?
-Non so se ricambia.

Posso ridergli in faccia?

Ma se l'altra sera stavano per baciarsi, poi gli sguardi e sorrisi che si scambiano sono unici.
Anche un cieco se ne accorgerebbe!

-Federico, lei ti muore dietro. Inoltre, l'altra sera vi stavate per baciare!
-Era ubriaca.
-Non è vero!
-, invece.
Che testa dura, Dio.
Scuoto la testa guardando in basso.
-E perchè sei qui?
-Volevo chiederti se... se potevi... beh...
-Fede, non ricominciare ti prego.
-Se potevi aiutarmi in qualche modo.
Annuisco sorridendo.
-Tutto qui? Certo che ti aiuto!
-Davvero?
Chiede entusiasta con il suo radioso sorriso.
-Ma sì! Vi serve una spinta!
-Grazie davvero.
Esclama abbracciandomi.

Rimango un attimo perplessa da questa azione, ma poi ricambio.
Invidio molto Ben e Giulia, loro hanno un rapporto di amicizia molto bello e spero che anche quello mio e di Federico diventi così.
Si prendono in giro, scherzano, si abbracciano.

-Per prima cosa, smettetela di essere timidi l'uno con l'altra, siete ridicoli.
Fa una smorfia, apre la bocca per dire qualcosa ma lo interrompo.
-Non contraddirmi, Federico.
Abbassa lo sguardo ridendo.
-Okay, okay... ma solo perché sei la sua più cara amica.
-Ovviamente! Ascolta, perché questo pomeriggio non organizziamo un'uscita a quattro? Andiamo a fare un pic-nic e quando io e Benjamin vi lasciamo soli ti fai avanti.
Ci pensa un attimo e poi risponde.
-Andata!
E conclude con un bacio sulla guancia.
Io sorrido.
-Bene, allora ci vediamo dopo!
-, certo!
Mi sorride e se ne va, euforico.

Lui le piace, lei gli piace, allora cosa c'è che li intralcia?
Beh, la loro stupida timidezza.
E sarò io, a fare sì che questo non sia più un ostacolo.

***

16:30.

Ho chiamato Giulia e le ho detto di prepararsi.
Tra poco dovrebbe arrivare, e anche i ragazzi.
Io sono pronta, ho indossato dei jeans stretti con una maglietta senza maniche bianca sulla schiena e grigia davanti.
Solito trucco leggero, capelli sciolti e vans nere.
Il cellulare vibra, segnale di un nuovo messaggio.
È Benjamin.

"Ehi piccola, siamo qui sotto!
Scendete."

Peccato che Giulia non sia ancora arrivata.
Non importa, vorrà dire che la andremo a prendere.

Prendo le ultime cose, cioè cellulare e borsa, e scendo velocemente.
Chiudo la porta e mi dirigo dai ragazzi.
Benjamin mi accoglie con un grande sorriso mentre Federico, stupito, mi fa un sorriso forzato.
Se non vuoi non sei obbligato, caro Federico.
-Ciao, amore.
Mi saluta Ben dandomi un bacio a stampo, saluto poi Fede che mi guarda preoccupato.
-Dov'è Giulia? Non viene?
-Non lo so, le ho scritto di prepararsi che uscivamo tutti insieme, ma non è ancora venuta.
Annuisce col capo, in ansia, e iniziamo a incamminarci diretti a casa di Giulia, sempre nel nostro quartiere.

Zitta e Baciami. [Benjamin Mascolo] {B&F}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora