One Shot

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Lauren odia tutti.

Dal modo in cui ci si sentiva a tenere le sue mani, al modo in cui ci si sentiva a baciare le sue labbra. Da quelle conversazioni sussurrate, a quelle in cui non poteva smettere di ridere. Dal modo in cui il suo sorriso si allargava ogni volta che la vedeva, al modo in cui i suoi occhi brillavano di passione nella tarda notte. Da quello che Lauren si ricorda, a quello che vuole dimenticare.

E Lauren ricorda tutto.

Prima che Lauren incontrasse Camila, lei stava scrivendo un tema per una delle sue classi e i suoi occhi non volevano guardare nient'altro a parte lo schermo davanti a lei. Gli unici suoni che udiva provenivano dal passaggio delle macchine fuori dal suo appartamento e dalla tastiera del suo computer, ogni volta che premeva le punte delle dita contro i tasti, andando da uno a un altro senza neanche guardarli.

Lauren si ricorda la porta che veniva aperta e la sonora voce di Dinah che annunciava il suo ritorno a casa. Si ricorda di aver salutato in risposta, gli occhi incollati allo schermo davanti a lei e, con la coda dell'occhio, si ricorda di non aver riconosciuto la seconda persona entrata nell'appartamento.

Quindi, naturalmente, smise di scrivere.

Lauren si ricorda il modo in cui i capelli di Camila brillavano grazie alla luce del sole che stava tramontando, attraverso le finestre. Si ricorda il modo in cui Camila strizzò gli occhi a causa della luce del sole che l'aveva colpita dritta in faccia, e si ricorda il caldo colore dei suoi occhi marroni che stavano guardando i suoi smeraldi.

"Hey Lauser," iniziò Dinah arrivando dalla cucina con due bicchieri di acqua fredda in mano. "Questa è Camila" presentò la sua amica del college, dandole uno dei bicchieri che stava tenendo. "E Chancho", aggiunse Dinah, rivolgendosi alla ragazza dagli occhi marroni con un sorriso, "Questa è Lauren, la mia migliore amica," finì appoggiando la sua bevanda sul tavolino da caffè.

"Ciao." Camila le sorrise prima di bere un sorso dalla sua bevanda e salutare timidamente Lauren con l'altra mano, mentre Dinah si avvicinò alle finestre per tirare giù le tende.

"Hey," disse Lauren, alzandosi dalla sedia e avvicinandosi a Camila, allungando una mano per salutarla. "Piacere di conoscerti," sorrise in risposta, sentendo la mano calda di Camila stringere dolcemente la sua sudata.

E Lauren seppe in quel momento, quando il sorriso di Camila si allargò e la guardò con i suoi occhi stropicciati, che era completamente fottuta.

Si ricorda, a metà cena, di essersi sentita insicura del suo abbigliamento: pantaloni da tuta grigio scuro e una felpa nera con la scritta "Teenager Stronza" sul davanti, tutta bianca e a lettere maiuscole. Era uno scherzo-regalo da parte di Dinah per il suo compleanno, che lei era finita per amarlo. E per di più, indossava i suoi calzini bianchi e sporchi per aver camminato attorno alla casa tutto il giorno.

Si ricorda di essersi sentita insicura perchè Camila indossava una camicia con il colletto bianco rincalzata in una gonna nera, collant neri che modellavano le sue lunghe gambe e stivali alti. Si ricorda di quanto fosse bella con quel suo piccolo fiocco bianco che contrastava il colore dei suoi capelli. Diamine, Camila doveva aver pensato che Lauren fosse una barbona o qualcosa del genere.

La ragazza dagli occhi verdi si ricorda quella stessa sera in cui le parlò. Fu così facile, così semplice che Lauren si dimenticò del suo tema per la prima volta in quattro giorni. Si ricorda Camila ridere agli scherzi di Dinah, storgere il naso perchè non riusciva a contenere le risate. Si ricorda Camila andare via tardi quel giorno, prendendo in prestito la stessa felpa che la ragazza dagli occhi verdi stava indossando (la scusa di Lauren per dargliela fu: "fa un pochino freddo fuori"), anche se lei e Dinah le dissero che andava più che bene se si fosse fermata da loro per la notte.

Please don't hold my hands (Camren) - Traduzione Italiana Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora