Capitolo 3

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-Andiamo, andiamo! Pensate di avere tutto il giorno?-
Coach Harley, responsabile della difesa e in particolare dei Linebacker

Gli allenamenti erano appena ricominciati dopo un mese di pausa dopo il campionato, un mese in cui i giocatori avevano continuato a mangiare come se non avessero mai lasciato il campo da gioco lasciando però da parte l'allenamento, visto che molti di loro erano impegnati nelle attività di famiglia.

Sembrava che ai Coach non importasse un fico secco di ciò che avevano fatto (o non fatto) in quel mese i relax, anzi davano l'impressione di non essersi mai fermati. Dopo un'ora suddivisa tra stretching dinamico e statico in cui si erano tutti sentiti dei ballerini provetti, corsa intorno al campo con scatto sui lati corti. Per finire in bellezza il riscaldamento li avevano fatti correre su e giù per i gradoni degli spalti.

Gli allenatori si erano riuniti a centro campo mentre i ragazzi andavano a bere e riprendevano fiato nei cinque minuti di pausa a loro concessi. Ricominciare era sempre difficile: il fiato mancava dopo il primo passo in campo, ma che dico, appena indossata l'attrezzatura.

Vennero come sempre divisi tra attacco e difesa con qualche atleta in più visto che nel primo allenamento si selezionavano i nuovi giocatori, la squadra titolare e di conseguenza la panchina. I Senior dell'ultimo anno come Ethan e Tom avrebbero venduto cara la pelle prima di lasciare il loro posto in campo a dei quindicenni.

-Bene signorine, bentornate e benvenute. I Linebacker e gli aspiranti Linebacker alla mia destra, i Cornerback alla mia sinistra vicini a Coach Caterham insieme alla linea di difesa. Ricevitori e Runningback da Coach Delorean, infine la linea d'attacco e la squadra speciale da Coach Westerfield. Muovetevi, state zitti e non osate separarvi tra matricole e cosiddetti veterani.-
Coach Harley soffermando lo sguardo sui gemelli

-Formate delle coppie. Vi alternerete ogni cinque placcaggi, uno sarà l'attaccante e uno il difensore. Non fatemi venire una sincope comportandovi da cazzoni.-
Coach Harley

Senza nemmeno chiederlo Ethan e Tom si disposero l'uno di fronte all'altro. I due ragazzi non erano certo giocatori che sarebbero stati selezionati dai talent scout per il College, ma erano due fenomeni in campo... il loro difetto era che essendo fratelli molto spesso dopo un paio di errori da parte di uno o dell'altro iniziavano a discutere anche tra un'azione e l'altra. Questo, per un po', influenzava anche il loro modo di giocare.

L'allenatore li osservò a lungo come per accertarsi di non aver perso un punto fermo durante quel mese, il punto interrogativo quando arrivavano i nuovi atleti era se lasciar finire in bellezza i Senior come squadra già formata o dare la possibilità a un paio di matricole di farsi vedere.
Naturalmente tenevano alto conto dei tempi di velocità e della tecnica.

°°°°°°°

Lo spogliatoio era come sempre puzzolente, sporco e umido di sudore e vapore acqueo, alcuni aspettavano il loro turno appoggiati al muro con un asciugamano intorno ai fianchi e altri si stavano già asciugando i capelli spargendo nell'aria calore e odore di gel o lacca che penetrava prepotente nelle narici.

-Gente! Qui è il vostro capitano che vi parla: sono contento di vedere facce nuove oltre a quelle da coglioni che già erano presenti.-
Blake, il capitano della squadra e Quarterback dei Rangers sollevando insulti gridati amichevolmente e fischi da parte dei compagni di squadra e qualche timido applauso da parte dei novellini

-Okay, okay. Dunque, spero di vedere una squadra unita e forte come quella dell'anno scorso, ricevitori con mani migliori e difensori più spietati. E, linea d'attacco, spero che in partita reggiate più che in allenamento perché penso di aver visto le facce di Cip e Ciop* più spesso dei vostri fondoschiena. Appunto per la nostra... sconfitta durante la partitella dell'allenamento, l'attacco pulirà lo spogliatoio per la prima settimana. Vi appendo qui il foglio con i turni per tutto l'anno... e voi della difesa vedete di non lasciare un porcile come sempre quando tocca a noi pulire.-
Blake regalando a tutti il suo sorriso fiducioso

-Parola di lupetto.-
Ethan prima di sparire in doccia

-Parlavo sul serio! Ethan, Tom, non fate casini.-
Blake diventando improvvisamente serio

-Sì, mamma.-
Ethan e Tom in un coro perfetto

-Vi adoro quando parlate all'unisono. Ci vediamo stronzetti.-
Blake lasciando lo spogliatoio

Ci fu il saluto generale che riempiva tutta la stanza quando uno della squadra andava a casa. In quei quattro anni avevano formato proprio una bella squadra, ogni tanto qualcuno se ne andava, altri si aggiungevano, ma bene o male c'erano sempre i "pilastri" del gruppo che avrebbero abbandonato la causa solo alla fine delle superiori.

Dopo circa un quarto d'ora, i gemelli lasciarono lo spogliatoio e si diressero verso la Chevrolet che li aspettava nera e lucente nel parcheggio.

-Wow, sono distrutto. Intendo letteralmente...-
Ethan sedendosi al volante e distendendo le gambe

-Hai ragione, Harley era stato più clemente l'anno scorso.-
Tom sospirando

-Ho bisogno di mangiare. Hai preso la crostata?-
Ethan mettendo in moto

-Ehm, no.-
Tom guardandolo confuso

-Non hai... non hai preso la crostata.-
Ethan incredulo

-Me ne sono dimenticato, scusa.-
Tom

-Non ci si può dimenticare la crostata.-
Ethan

-E'...-
Tom cercando ancora di giustificarsi

-Chiudi quella bocca.-
Ethan inserendo una cassetta nella radio e alzando il volume davanti all'espressione perplessa del gemello che poi si voltò verso il finestrino iniziando a ridacchiare e dopo due minuti stavano già cantando insieme a squarcia gola

CONTINUA...

*Ethan e Tom, molto spesso gli amico gli danno soprannomi di gemelli del mondo del cinema

[Angolo Playlist: Cherry Pie di Warrant]

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