Qualcuno mi aveva parlato di amore...

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Sono fermo immobile davanti a quel corpo senza vita.
L'ho ucciso.
Il pavimento è pieno di sangue e qualche goccia fuoriesce dalla sua gola; lascio immediatamente il coltello dalla mia presa salda. Cade a terra in quel mare di sangue.
"Cosa cazzo sto diventando?" Dico ad alta voce, sono solo, vicino al padre di Scott e Matt. Ho superato il limite è me ne rendo conto, però Scott deve soffrire e basta.
Dalla finestra vedo Noemi che sta entrando nel cancello che avevo lasciato aperto.
Apro la porta e le corro in contro, inizialmente non mi accorgo di avere del sangue sulle mani.
"Che ti è successo?" Mi chiede mentre esamina quel sangue.
"Noemi, non so come tu faccia a stare con me."
"Non iniziare con le stronzate, che cazzo hai ucciso?" Ignora completamente il mio avvertimento e mi abbraccia un'altra volta. Le faccio cenno di seguirmi e appena entra si mette una mano davanti alla bocca, è scioccata, lo sarebbero tutti tranne me.
"Io sto per vomitare." Dice guardando il corpo di quell'uomo.
"Devi aiutarmi, era il padre di Scott."
"Cosa?! Quello è un ex militare cazzo!" Rimango allibito dalle sue parole, un ex militare?
"Voleva uccidermi, aveva capito che Matt era stato ucciso e che il suo assassino ero io."
"Come hai fatto a ucciderlo? Quell'uomo sapeva uccidere in mille modi diversi, come hai fatto?"
"Lui si è fidato di me, non si era accorto che ero armato e appena ha abbassato la pistola io gli ho tagliato la gola." Lei impreca sotto voce; ancora una volta non ascolto me stesso e cedo alla sua voce.
Ho un problema.
Solo lei può risolverlo.
"Luke, ora non startene lì impalato. Questo corpo non può restare qui." Mu dice ed io annuisco, mi manda di sopra a cambiarmi dato che ero sporco di sangue. Prendo il coltellino e me ne vado senza dire nulla, non so che aveva in mente però so già che non è una cosa buona.
Vado in bagno e mi lavo la faccia; tolgo il sangue da quel coltello e lo appoggio sulla mensola.
Vado in camera mia e prendo un maglietta e dei jeans; le cose che indossavo prima le piego e le lascio sul letto; mi sistemo i capelli velocemente e vado a prendere il coltello.
Appena vado di sotto Noemi sta ripulendo il sangue dal pavimento.
"Hai delle bende?" Mi chiede.
"Sì vado a prenderle."
Una volta preso il kit medico prendo la garza e la metto attorno al collo del cadavere. Sapevo già ciò che lei voleva fare ed è strano.
"Prendi dei lenzuoli e dello scotch. Muoviti." Alzo le mani in segno di resa e vado a prendere tutto.

Copriamo il cadavere con le lenzuola e lo portiamo nel baule della sua macchina, non può lasciare tracce di sangue perché è avvolto nelle lenzuola tenute salde dallo scotch.
"Che piano hai?" Le chiedo mentre ritorniamo dentro casa e lei ripone il mocio e il secchio con i quali ha pulito per terra.
"Andremo in un posto isolato e farà la stessa fine di suo figlio." Dichiara mentre si lava accuratamente le mani.
"Sei sicura?" Chiedo avvicinandomi a lei; si asciuga le mani e ci ritroviamo a pochi centimetri l'uno dall'altra.
Lei improvvisamente mi dà in mano la pistola che aveva il padre di Matt.
"Tieni. Non si sa mai." La prendo e la tengo salda in mano.
"Ora andiamo, non è sicuro tenere un morto in macchina." Le sorrido e successivamente non siamo più vicini come prima. Mi lancia le chiavi della macchina e siamo pronti per andare a bruciare quella persona.

La sua voce mi rimbomba in testa per tutto il viaggio. Se solo sapesse cosa provo, forse non sarei così profondamente cattivo.
Mi fermo nel posto più isolato che ci sia qua a Los Angeles; Noemi mi aiuta a trasportare il cadavere vicino a un dirupo dove si può vedere il mare.
Prendo l'accendino e quella piccola fiamma fa bruciare quel corpo in così poco tempo.
Sento la mano di Noemi intrecciata alla mia, io fisso quel corpo bruciare e lei fissa me.
"Quella famiglia ha oscuri segreti Luke." Mi informa Noemi.
"E noi dobbiamo scoprire che segreti hanno da nascondere." Aggiunge e in quel momento attira la mia attenzione e sono ipnotizzato da quei fantastici occhi.
Un momento!
Che mi sta succedendo?!
Non mi sono ritratto quando lei mi preso la mano e nemmeno ora che la sto guardando.
"Va bene. Tutto quello che vuoi." Il suo telefono suona.
Leggiamo il nome sul dispay: Scott.
So perché la cerca: a Scott piace Noemi da quando è andata a letto lei. È successo un anno fa più o meno e lui non si vuole ancora rassegnare.
"Pronto?" Dice Noemi mettendo i viva voce.
"Noemi! Ti prego vieni a casa mia è successo un casino. Ti prego vieni." Lei gli risponde con 'certo' e poi io la guardo perplesso.
"È la nostra occasione di vedere ciò che nascondono, io distraggo Scott e tu cerchi qualcosa. Okay?"
"Oh fanculo, va bene, ho sempre una pistola con me!" Dico elettrizzato.
"Io lascerò aperta la porta sul retro e tu entrarai, ti manderò un messaggio dopo che avrò aperto la porta. Ti entrerai e la prima cosa che farai sarà controllare lo studio del padre." Annuisco e poi saliamo in macchina. Sarà difficile, però so quanto Scott odia quella ragazza e sopratutto vuole abusare di Noemi e farò tutto il possibile per impedirlo.

Arriviamo davanti casa Espinosa e lascio scendere la mia migliore amica, lei mi rivolge un sorrisetto che mi fa sorridere anche a me. Vado dall'altra parte della casa e accosto sulla strada aspettando un suo messaggio.
Dopo circa venti minuti mi arriva.
Scavalca il cancello ed entra il più velocemente possibile.
Esco dalla macchina e cerco di scavalcare quel cancello altissimo: un passo falso e muoio.
Appena sono nel giardino che circonda la casa, senza esitare, vado verso la porta ed effettivamente è socchiusa.
Entro e scopro solo ora che quella porta è l'entrata del garage. Nonostante io sia venuto spesso a casa loro non sapevo dove fosse il garage.
Salgo la scalinata che porta al salotto: ho un'ansia tremenda e mi dirigo al più presto nello studio di suo padre.

Chiudo la porta al chiave e comincio a cercare qualcosa, non so che segreti siano, ma se Noemi è disposta a restare da sola con Scott devono essere importanti.
Dopo vari minuti di ricerca trovo una valigetta sotto la scrivania.
Ci vuole un codice.
Merda.
Ci sono solo tre numeri: 2,4,0 e un piccolo display che mostra i tentativi.
Solo due?!
Sono fottuto.
Non ho mai visto valigette simili prima d'ora.
Penso a qualcosa che possa essere un nesso tra quei numeri. Ricordo che il padre era molto legato ai due figli; Matt è nato il 4 settembre, ma Scott il 26 gennaio e quindi le date di nascita non corrispondono al condice di sblocco.
Provo con 204... ma non funziona.
Porca puttana Luke pensa una volta tanto.
4: data di nascita di Matt.
Penso a cosa possa significare gli altri due numeri.
Nessuno dei numeri ha in comune qualcosa con la famiglia: almeno per quello che so.
Tento un'ultima volta; so che a volte il padre di Matt e Scott si fumava qualche canna e così provai con: 420.
La valigetta si apre automaticamente.
Avevo ragione! 420! La legge sull'erba: a quanto pare ho fatto bene a studiare quella roba.
La apro con cautela e quello che c'è dentro è qualcosa di estremamente pericoloso.
Come sapevo già tra l'altro.

I'M NOT DANGEROUS ||LUKE HEMMINGS||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora