Voglio dedicare questa OS a Giovanna, la mia principessa.
Ti amo _givemetommo_
—♡—
Harry si svegliò rapidamente quella mattina, saltando giù dal letto e scendendo giù in cucina, intento a preparare al meglio la sua colazione.
Proprio mentre stava per arrivare all'apice della concentrazione, ecco che arrivò una figura minuta, dietro di lui, a lasciargli piccoli baci sulla schiena, sulla spalla.
E sorrise, al pensiero di quella stessa figura, che si mette in punta di piedi per raggiungere il maggiore, e baciargli anche il collo.
Così decise di distrarsi per un attimo, girando il viso verso di lui, e gettando la testa all'indietro.
Louis Tomlinson, il diavolo tentatore in persona, era esattamente dietro di lui, con le mani sugli esili fianchi del riccio e il mento sulle sue imponenti spalle.
Le labbra, che fino a poco fa erano poggiate sul suo collo, erano in quel momento schiuse, perfettamente rosee, e Harry giurò di riuscire a sentirne già il sapore, giurò di sentire ancora il tocco delle sue labbra contro la sua pelle.
È questo che succede quando si è innamorati, no?
Perché si, Harry amava Louis, nonostante le sue mille stranezze e contraddizioni.
Amava il suo essere assolutamente incoerente ed enigmatico in alcuni casi.
Amava, per esempio, il suo essere capace di piangere davanti a un film, o più spesso davanti ad una serie tv, ma allo stesso tempo il suo ascoltare, paradossalmente, una band come gli SWS, con più urla che il resto.
E amava il fatto che alla fine, fosse riuscito a far amare anche a lui quella band.
Amava lui.
—Buongiorno principessa, dormito bene?..—
La voce roca di Harry arrivò in un sussurro alle orecchie del più piccolo, mentre il suo alito, già fresco e piacevole dato che si era lavato i denti, solleticava le labbra sottili di Louis, costringendolo a chiuderle per il fastidio.
Un fastidio piacevole.
—Con te sempre, tesoro, anche se avrei preferito un risveglio migliore, non mi piace trovare uno stupido materasso freddo al posto del tuo petto caldo e accogliente—
Louis pronunciò quelle parole, mettendo poi un piccolo broncio, assolutamente falso, perché sapeva benissimo che Harry impazziva quando lui faceva il bambino.
—Mmh, stavo pensando di portarti la colazione a letto..—
Il riccio sorrise, cercando di non cedere per non dare troppe soddisfazioni al castano.
—Oh, ma davvero? Allora meriteresti un bel premio, Daddy..—
Harry sussultò, lasciando la padella e iniziando a mettere le cose nei piatti, mordendosi il labbro, al pensiero di quello strano gioco di sfida che, sapeva anche lui stesso, era destinato a perdere.
—Mettiti a tavola, Lou, la colazione è quasi pronta piccolo.—
Dopo poco, l'erezione di Louis già un po' pronunciata andò a posizionarsi a contatto col riccio, a stretto contatto, mentre premeva sempre di più, schiacciando Harry fra il suo corpo e il lavabo della cucina.
—Lou ha fame di altro, umh..—
Harry ansimò, socchiudendo appena gli occhi, per poi ritrovare un attimo di lucidità e cercare di spostarlo.
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And that's why I love you. {153- Larry Stylinson O.S.}
FanfictionDove Harry e Louis passano un brutto periodo. Harry si sente sbagliato, sente di non riuscire a far stare bene il suo compagno. Louis è nervoso e non riesce a pensare razionalmente, ma si pente subito per il modo in cui tratta Harry. Harry però non...