Non azzardo un altro bacio e le faccio cenno di andare al quel computer.
"Aspetta... c'è una cartella con in nome di Mike." Corro veloce verso il computer e rimango sorpreso dalle foto che ci sono dentro.
"La data è di ieri." Dico puntando il dito per farla vedere meglio a Noemi.
Mi allontano da quello schermo, le foto di Mike sono simili a quella ragazza bionda.
Espressione apatia e cupa: come se fossero stati torturati il giorno prima.
"Meglio andare, non è stare qui." Le dico e lei spegne il computer.
"Ora nel suo studio." Mi ordina e non provo a replicare perché non cambierebbe idea ed io non la lascio sola qui.
Andiamo nello studio e l'ansia mi sta assalendo anche se Noemi continua assalendo ripetermi di stare calmo.
Cerco tra gli scaffali, guardo qualche foglio ma niente.
Non sembra esserci nulla tranne la valigetta che io ho svuotato.
"Bene, ora andiamo di sopra."
"Cosa? No! Non abbiamo molto tempo." Dico scioccato, non riuscirei a sopportare un'altra mezz'ora qua dentro.
"Non c'è nessuno in casa, non ci mettere molto. Promesso." Mi dice vicinissima alle mie labbra; potrebbe baciarmi ma non lo fa.Andiamo al piano di sopra con la speranza di essere da soli, cerco in ogni luogo e non trovo nulla: sono molto riservati per avere una specie di stanza per le torture. Ho il cuore a mille, non posso credere che Mike sia morto e che tutti noi siamo in pericolo.
"Ho trovato qualcosa!" Grida Noemi e mi dirigo nella camera di Scott. Mi porge una chiavetta e la mette rapidamente nello zaino.
"Forse Cam c'entra qualcosa." Dice guardandosi intorno per la stanza.
"Perché? Cosa te lo fa pensare?" Domando ancora più confuso.
"Lui spaccia erba a tutta la scuola. Pure a Mike. Sapeva benissimo quante dosi prendeva e il suo limite. E se Mike fosse morto a causa di un'overdose?"
"Come si spiegherebbe il coltello?" Ribatto con la speranza che mi dia ragione e che incolpi Scott di tutto.
"Cameron deve averlo colpito subito dopo la sua morte." Mi informa ed io inizio a ragionare per una volta.
Sentiamo un telefono squillare... è quello di Scott: se lo sarà dimenticato come suo solito. Noemi prende il cellulare e legge il messaggio.
"Sì è stato lui." Dice buttando il cellulare sul divano e correndo via. La rincorro fino al cancello dove, una vita lì, scavalichiamo e ci dirigiamo in macchina.
"Nel messaggio c'era scritto di una certa Jessica Prescott."
"E quindi?" Chiedo sempre più confuso.
"E la ragazza che abbiamo visto sul quel telefono è proprio Jessica. Cam sa qualcosa e pure Scott."
"Quindi possono essere stati loro ad uccidere Mike e torturare Jessica?"
"Non lo so! Quello di cui sono sicura è che qualcuno sarà il prossimo a subire ciò che hanno subito loro!" Si mette una mano sulla fronte stremata. "Andiamo da Cam ora?"
"Non ci dirà mai ciò che hanno fatto." Replica seccata.
"Devi rapire qualcuno prima." Aggiunge alzando un dito.
Perciò dovremo far parlare Cam sotto tortura? Mi piace.
"Ovvero chi?" Chiedo dato che sarò io a doverlo fare: dovrò vederci chiaro.
"Suo fratello Shawn, portalo da qualche parte e non farti scoprire."
"E tu?" Lei tossisce e fa un piccolo sospiro.
"Io attirerò Cam in un luogo isolato e ti sarai lì. Deve dirci chi era questa Jessica e perché c'è una fottuta sala delle torture!" Esclama ed io le sorrido.
"Allora farò il possibile per rapire Shawn." Dico con un sorriso a 32 denti.
"Un'ultima cosa." Mi dice e le faccio cenno di parlare.
"Dovrai parlare con quella ragazza. Hai già intuito chi." La guardo e poi sospiro.
"Va bene. Però tu mi piaci e non lei.""Lo so." Mi dice e poi mi fa un grande sorriso.
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I'M NOT DANGEROUS ||LUKE HEMMINGS||
Gizem / GerilimUna sera tra amici si trasforma in un incubo dopo che Luke Hemmings uccide Matthew Espinosa. Dopo la sua morte si accorge che la vita delle persone che ama è in pericolo.